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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0232
451
ESPLORAZIONE ARCHEOLOGICA
452
parte dei ruderi si vede nella fig. 145 dove nel fondo
si scorgono anche i dirupi che chiudono la valle dalla
parte di nord.
Di altri avanzi ho notato un pezzo di architrave
con gultae, che stava sopra la sorgente (lungh. in. 1 ;
di pianta rettangolare con una volta a botte; lungo
le pareti corre ordinariamente uno zoccolo, e nelle
medesime sono incavate talvolta una o più nicchie;
la porta, rettangolare, è molto piccola e talvolta, come
a Svia, immette prima in un vestibolo. Una delle
alt. m. 0,33, largii, m. 0,52) ; dentro la chiesa un
capitello corinzio di marmo d' epoca tarda, e fuori della
medesima un angolo di sarcofago ordinario con una
testa di ariete e un frammento di festone.
Ma più che da questi miseri avanzi della città
destinata ai vivi, 1' attenzione del viaggiatore è richia-
mata dal complesso caratteristico delle tombe della
sua necropoli, una vera città dei morti (fig. 146). Nu-
merosissime casette fatte di sassi e calce sono pian-
tate sul declivio della rupe opposta a quella menzio-
nata dianzi, parte rovinate, parte ancora ben conservate
(tìgg. 147. 148). A somiglianza di quelle di Svia, sono
tombe senza vestibolo ha le dimensioni seguenti : lun-
ghezza m. 2,43, largii, m. 1,87, alt. massima m. 1.89,
minima m. 1,40; porta alta m. 0,90, larga in. 0,46;
zoccolo alto m. 0,49. Qui nell' interno è una sola nic-
chia (largii, m. 0,36, alt. m. 0,38) nella parete d.,
alla distanza di m. 0,70 dalla parete d'ingresso.
Un' altra tomba con vestibolo, in parte rovinata
(fig. 149), ha nella camera, che segue al vestibolo, due
fosse scavate nel pavimento sì da occuparlo intera-
mente. Queste sono orientate verso l'ingresso e sono
separate da una banchina larga m. 0,50; e il loro
piano è di m. 0,52 più profondo del piano del vesti-
bolo. Due altre banchine sono delineate da una parte
ESPLORAZIONE ARCHEOLOGICA
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parte dei ruderi si vede nella fig. 145 dove nel fondo
si scorgono anche i dirupi che chiudono la valle dalla
parte di nord.
Di altri avanzi ho notato un pezzo di architrave
con gultae, che stava sopra la sorgente (lungh. in. 1 ;
di pianta rettangolare con una volta a botte; lungo
le pareti corre ordinariamente uno zoccolo, e nelle
medesime sono incavate talvolta una o più nicchie;
la porta, rettangolare, è molto piccola e talvolta, come
a Svia, immette prima in un vestibolo. Una delle
alt. m. 0,33, largii, m. 0,52) ; dentro la chiesa un
capitello corinzio di marmo d' epoca tarda, e fuori della
medesima un angolo di sarcofago ordinario con una
testa di ariete e un frammento di festone.
Ma più che da questi miseri avanzi della città
destinata ai vivi, 1' attenzione del viaggiatore è richia-
mata dal complesso caratteristico delle tombe della
sua necropoli, una vera città dei morti (fig. 146). Nu-
merosissime casette fatte di sassi e calce sono pian-
tate sul declivio della rupe opposta a quella menzio-
nata dianzi, parte rovinate, parte ancora ben conservate
(tìgg. 147. 148). A somiglianza di quelle di Svia, sono
tombe senza vestibolo ha le dimensioni seguenti : lun-
ghezza m. 2,43, largii, m. 1,87, alt. massima m. 1.89,
minima m. 1,40; porta alta m. 0,90, larga in. 0,46;
zoccolo alto m. 0,49. Qui nell' interno è una sola nic-
chia (largii, m. 0,36, alt. m. 0,38) nella parete d.,
alla distanza di m. 0,70 dalla parete d'ingresso.
Un' altra tomba con vestibolo, in parte rovinata
(fig. 149), ha nella camera, che segue al vestibolo, due
fosse scavate nel pavimento sì da occuparlo intera-
mente. Queste sono orientate verso l'ingresso e sono
separate da una banchina larga m. 0,50; e il loro
piano è di m. 0,52 più profondo del piano del vesti-
bolo. Due altre banchine sono delineate da una parte