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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0237

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461

DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA

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tanos e Hyrtakina. Sopra una collina a sud, deno-
minata Rara Mustafà, ho notato una tomba aperta
di altro tipo, cioè a fossa, colle pareti di pietre la-
vorate (lnngh. m. 1,80, largh. m. 0,62); due grandi
lastre, che avevano servito da coperchio, giacevano lì
accanto.

Più proficua fu la visita ad un'altra parte della
necropoli, che sta a nord, in una località detta raq
nÓQovg. Ivi, nella pendice sottostante alla sopradetta
strada moderna e rivolta verso nord-nord-est, fu ritro-

tuttavia in una vidi il ziro ancora giacente al suo
posto, e lo feci anche sterrare un poco per osservarlo.
I detti pithoi sono della solita forma dei grandi e
capaci pithoi cretesi, ornati ordinariamenti di semplici
cordoni rilevati, come mostravano i numerosi fram-
menti. Tuttavia fra questi furono raccolti anche fram-
menti di un pithos decorato con belle fasce parallele
rilevate (fig. 155) in cui si ripete il motivo anti-
chissimo delle spirali intrecciate impresse sulla creta
molle (')•

Fig. 154. — Resti di mura nel sito medesimo.

vata una fila di tombe di altra specie. Si possono
chiamare tombe a ziro, ma con questa particolarità
che i grossi pithoi, che le costituiscono, sono incas-
trati nel declivio orizzontalmente, non verticalmente;
dentro i medesimi erano deposti i cadaveri colla sup-
pellettile funebre e la bocca ne era chiusa da las-
troni di pietra schistosa (').

Lo stesso sistema di seppellimento fu già riscon-
trato nella necropoli di Kydonia (2). Le tombe visibili
erano tutte rovistate e in gran parte distrutte. Molti
frammenti di pithoi e di vasi erano sparsi lì attorno ;

(') Il contadino proprietario, certo Ntaxovyctxìjg, che le
aveva scavate, asseriva che dentro ciascun pithos erano più
scheletri e che in uno aveva trovato fino a nove crani.

(2) Cfr. Mariani, Monum. dei Lincei, VI, p. 203. Altre
analogie p. es. in Crimea, cfr. Rev. archéol, 1857, p. 016;
Birch, Ancient Pottery -, p. 532.

Monumenti antichi — Vol. XI.

I frammenti di vasi veduti sul posto erano prin-
cipalmente di lekythoi attiche con bella vernice nera.
Alcuni altri vasi furono ricuperati a Kondokynighi
in casa del proprietario di quel terreno.

1. Il più notevole è una lekythos disgraziata-
mente frammentata e colla superficie assai scrostrata,
sulla quale era una rappresentanza a figure nere
(figg. 156, 157). Queste erano quattro, come pare, ma
due sole restano quasi per intero a sin., delle altre
restano pochissime tracce. La prima di quelle pare
che rappresenti Ercole che corre verso d. in atto di
colpire colla clava alzata uno che fugge verso d., del
quale resta solo un piede. Ercole è barbato ed ha la

(') Il più grande dei frammenti, qui figurato misura
m. 0,31 X 0,34 ed ha lo spessore da 2 '/2 a 3 cm. ; le fasce
sono alte m. 0,053 e distano fra loro m. 0,128.

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