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DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA
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lotto che sia ; dalla estremità di questo divergono due
ramoscelli di lauro o mirto (mm. 58 X 48 ; spessore
min. 3).
Fig. 156.
5. Oinochoe a grande pancia e collo imbutiforme
modinato e ricoperto di vernice rosso-scura lucida
(tìg. 159). Attorno alla pancia anelli incisi al tornio.
Integra: alt. m. 0,26; perif. m. 0,58.
Fig. 158.
6. Piccola lrydria dozzinale a corpo sferoidale
senza vernice. Manca il collo e due manichi (fig. 160).
Alt. m. 0,12.
7. Aryballos di argilla fina di color grigio-gial-
lastro ben tornito ed elegante, con beccuccio imbuti-
forme, senza ornamenti tranne alcuni anelli incisi come
al n. 5 (fig. 161). Integro. Alt. m. 0,085.
Fig. 159.
8. Skyphos d'argilla simile, integro. Alt. m. 1,07;
diana, m. 0,074.
Questi ultimi vasi (nn. 5-8) possono essere di
fabbrica locale, gli altri sono certamente importati
Fig. 160.
e sono, insieme con quelli da me scavati a Phala-
sarna (v. p. 377), i più antichi e più sicuri docu-
menti che io conosca del commercio della ceramica
attica in Creta. I medesimi poi ci servono per datare
Fig. 161.
le tombe, donde provengono, alla prima metà del V
sec. a. C; ciò che vale a dire che già prima di quel
tempo esisteva la vicina città.
DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA
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lotto che sia ; dalla estremità di questo divergono due
ramoscelli di lauro o mirto (mm. 58 X 48 ; spessore
min. 3).
Fig. 156.
5. Oinochoe a grande pancia e collo imbutiforme
modinato e ricoperto di vernice rosso-scura lucida
(tìg. 159). Attorno alla pancia anelli incisi al tornio.
Integra: alt. m. 0,26; perif. m. 0,58.
Fig. 158.
6. Piccola lrydria dozzinale a corpo sferoidale
senza vernice. Manca il collo e due manichi (fig. 160).
Alt. m. 0,12.
7. Aryballos di argilla fina di color grigio-gial-
lastro ben tornito ed elegante, con beccuccio imbuti-
forme, senza ornamenti tranne alcuni anelli incisi come
al n. 5 (fig. 161). Integro. Alt. m. 0,085.
Fig. 159.
8. Skyphos d'argilla simile, integro. Alt. m. 1,07;
diana, m. 0,074.
Questi ultimi vasi (nn. 5-8) possono essere di
fabbrica locale, gli altri sono certamente importati
Fig. 160.
e sono, insieme con quelli da me scavati a Phala-
sarna (v. p. 377), i più antichi e più sicuri docu-
menti che io conosca del commercio della ceramica
attica in Creta. I medesimi poi ci servono per datare
Fig. 161.
le tombe, donde provengono, alla prima metà del V
sec. a. C; ciò che vale a dire che già prima di quel
tempo esisteva la vicina città.