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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0261

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509

DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA

510

nell'ultima riga in cui è di 0,022-0,04. Lettere ir-
regolari con apici. Copia:

O

ONHCIOOPOCMENEC
GENO YC NI ESA A A
THSlAlAC YN BI
CxJM N 6 AC G N E
K A K AI E 00 <*>
POEYNHC

/__\

'Ovrj(fig>OQog Msvscs tìt'vovg NiysXXa | tft sìSCa tfvvfiiV
o) fivtag k'vs | xa xal Goìcp qoGvvrjc.

L'iscrizione non par più antica del III sec. di Cr.
Per fxvéag si confronti 2%uvéa (n. 41), EimXéa (n. 68),
KXspwag per Klti^Mug (u. 51). Altri esempi presso
Skias, nsqì rffi xoì]iixì]c diaXt'xrov, p. 119, § 10.

VI. Lissos.

Le rovine di un centro abitato e la notevole ne-
cropoli che si trovano nel seno sul mare libico ad
oriente del capo Phlomi, che prende nome dalla chiesa
di "Ayiog Kvgxóg, spettano probabilmente alla città ma-
rittima di Lissos o Lissa, che, secondo lo Stadiasmus
maris magni, 333, era situata tra Syia e Kalamyde.
È vero che da alcuni Lissos si colloca più ad occi-
dente, nel luogo dove i Veneziani innalzarono il Ca-
stello di Selino. A ciò non vale punto opporre che in
questo luogo non si son rinvenute rovine antiche;
perchè rovine antiche non si hanno neppure a Ret-
timo, l'antica Rhythymna, e poi Buondelmonti viag-
giatore fiorentino della prima metà del sec. XV, nella
Descriptio insule Candie ed. Legrand, p. 112, rife-
risce di avervi veduto immania et artifitiosa funda-
menta ... conduclus (acquedotti) et magnalia porti

Monumenti antichi — Vol. XI.

hedì.fitia. Se anche non avessimo questa testimonianza,
dovremmo ritenere a priori impossibile che gli antichi
si lasciassero sfuggire un posto indicato dalla natura
per una città com' è il castello di Selino. Qui mette
capo la sola via praticabile che dal distretto di Kan-
tanos esce sul mare libico ; e i due seni che s' aprono
ai due lati del promontorio offrivano alle navi una
stazione tra le migliori che potesse aversi nella Creta
meridionale. Senonchè io tengo per fermo che qui
vada collocata la città di Kalamyde, città marittima,
come mostra la sua menzione nello Stadiasmo e che
però io non potrei collocare col Pashley nel luogo
detto Kastraki tra i villaggi di Tsalianà e di Kon-
dokyoighi (II, p. 124). La identificazione di Lissos
con Ayiog Kvqxóg viene raccomandata anche dal testo
un po' indeterminato del pseudo Scilace, per. 47 :
Kvómvia nqòg fioqéav, sv [isGoysia óè "EXvgog Ttófog,
TTQÒg vótov óè AiGGa nólig. Non ho potuto rinvenire
l'unica iscrizione di "Ayiog Kvqxoc fin qui nota, che è
stata pubblicata dal Myres, Journ. of Hell. Slud.,
XVI, 187. Ne ho invece trovata nel campo delle ro-
vine un'altra, disgraziatamente senza importanza, che
è stata trasportata alla Canea per venire collocata
nel Museo.

47. Lastra in pietra locale che va leggermente
restringendosi verso il basso. Alt. m. 0,23; largii,
massima 0,31 ; alt. delle lettere: v. 1, 0,045; vv. 2-3,
0,038. Copia:

(p E I Afl N

K KY0HPIO2
CD E I Al AA

(l'tióùov | KvOt'jQiog | (PsidiXa.

Il primo K della 2a linea rappresenta un penti-
mento del lapicida. Non so se (PsióiXa è dat. ovvero
nora. femminile come Gavfiaai'Xa (Collitz, I, 1325),
EÙQvXa (Mon. Ani., II, 296), 'AqkttóXvc (sotto n. 80).

VII. Syia.

La rada di Suia (Sovyia) è lo sbocco naturale sul
mare libico del territorio di Rhodovani. Per ciò e per
la somiglianza del nome non v'ha dubbio che le ro-

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