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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 12.1902

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Pernier, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos: 1900-1901
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https://doi.org/10.11588/diglit.9305#0012
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PARTE PRIMA

RICERCHE E SCAVI SULLE ACROPOLI DI PHAESTOS

§ 1. — Le allure di Phaestos.

In queir estremo lembo della piana di Messarà eh' è
vicino al golfo di Dybaki, sulla sponda sinistra del
fiumicello Geropotamos, sorgono tre alture isolate, for-
manti come una breve catena che segue la direzione
stessa del fiume, da est ad ovest (v. tav. I).

L'altura occidentale, dai fianchi ripidi specialmente
verso settentrione, termina in una vetta aguzza —
m. 180 circa dal mare —, ma ad est la china digrada
meno bruscamente fino al livello d'una strada (tav. I,
b c), che, dal villaggio di Vori a nord, passando accanto
al colle di S. Onofrio, va verso il villaggio di Ka-
milari, a sud-ovest.

Oltre la strada si stende un tratto quasi piano, sul
quale sorgono le rovine del monastero veneziano di
S. Giorgio a Falandra, fino a che il terreno torna ad
elevarsi verso una seconda vetta, alta circa m. 100,
più ampia della prima, di forma ellittica.

Di qui si riscende dolcemente verso est su di una
vasta platea, lunga m. 110, larga m. 100, alta m. 65
circa sopra il livello del mare. Verso l'angolo nord-est
il suo piano s' allarga circolarmente, e, sull' orlo della ri-
sega inferiore è una piccola cappella in rovina (tav. I, d),
dedicata ad Haghia Pilotini.

Dalla strada che viene da Vori e S. Onofrio
(tav. I, b c), un po' al di sotto del convento di S. Gior-
gio, se ne stacca un' altra la quale, sul fianco occiden-
tale dell' altura di mezzo, si biforca alla sua volta in

due rami : il primo (tav. I, b d), salendo a quella vetta,
si dirige, lungo il margine della platea orientale, verso
la cappella di Haghia Photini, il secondo (tav. I, b a)
scende direttamente al villaggio di S. Giovanni.

E finalmente una terza strada (tav. I, e f) da qui,
girando sotto l'altura orientale, va verso Kalyvia e
Mires.

A chi dall' alto della catena festia riguardi il nord,
si presenta, siili' altra sponda del fiumicello : a sinistra,
presso la strada di Vori, il colle di S. Onofrio che
mostra sul fianco occidentale la sua composizione a
strati di calcare giallastro, a destra un picco sormon-
tato dagli avanzi d' una fortezza turca, e 1' altura su
cui si stende il villaggio distrutto di Kalyvia ; in fondo
poi 1' alta catena dell' Ida. Ad ovest è il mare e verso
est si domina tutta la piana messaritica fino ai monti
di Lassithi, chiusa a sud dalla catena degli Asterusii.

Sulla vetta dell' altura occidentale, sui fianchi di
quella centrale e meglio ancora sul lato est della terza,
apparisce la nuda roccia d'un calcare compatto grigio
scuro, da cui è formata quasi tutta la catena; però,
siili' altura di mezzo specialmente, s'osserva negli strati
superiori una specie di roccia tenera, cretacea, che gli
indigeni chiamano xovaxovgag. Più varia apparisce la
composizione geologica della terza altura. Qui, sulla
china occidentale, in basso, scavando si scoprì una spe-
cie di piccola caverna naturale, le cui pareti erano di
pietra gessosa bianca, lucente, con venature di color noc-
ciolo ; e verso 1' orlo settentrionale si vede affiorare una
 
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