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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 12.1902

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Pernier, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos: 1900-1901
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https://doi.org/10.11588/diglit.9305#0021
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25

N.. PALAZZO DI PHAESTOS

2G

livelli più alti. Non sappiamo però se già all'epoca
di Kamares si fosse ampliata l'area verso sud per
mezzo di terrapieni sostenuti da muraglie ciclopiche.

Più tardi, quando 1' odifizio premiceneo era distrutto
e si pose mano ad una grandiosa ricostruzione, allora,

l'area fabbricabile, alcune parti estreme del colle verso
il margine est e a nord-ovest, dove la roccia era sin-
golarmente emergente, rimanevano al disopra del nuovo
livello.

Allora ad oriente si rimediò spianando in parte la

Fig. 7. — Avanzi di pasto e pezzi d'osso lavorati.

al livello primitivo (1° livello) si adattarono soltanto
alcune parti dell' edifizio (tav. II, 1-3), ma, spianate
le rovine, poste solide fondazioni, ampliata l'area a
sud con terrapieni sostenuti da alte muraglie, si ot-
tenne un altro piano principale di costruzione (2° li-
vello), sul quale furono disposti la maggior parte dei
vani (tav. II, 4-50, 57-61, 65), piano che venne ad
essere più alto dell'altro m. 1,20-1,30 circa.

Se non che pure dopo tale innalzamento del piano
principale, col quale s era cresciuta l'estensione dei-

roccia e ottenendo un piano di poco più elevato ri-
spetto a quello principale, tale che vi si poteva acce-
dere per mezzo di rampe, leggermente salienti (tav. II,
56, 62).

Ma ben più sensibile era il dislivello fra il piano
principale e il margine del colle a nord-ovest. Qui si
dovette addirittura formare un' altra terrazza (3° li-
vello), più alta di circa m. 2.00, e la si congiunse
al piano sottoposto per mezzo di alte scalinate (tav. II,
39 la rampa, 66).
 
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