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Sergi, G.: La necropoli barbarica di Castel Trosino: presso Ascoli Piceno
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9305#0105
PARTE SECONDA
DESCRIZIONE DELLE TOMBE E DEGLI OGGETTI RINVENUTI IN ESSE
Mediante gli scavi fatti eseguire dal defunto Pre-
vosto di Castel Trosino Don Emidio Amadio imme-
diatamente dopo la scoperta della necropoli barbarica,
furono rimesse in luce circa cinquanta fosse sepolcrali,
di cui una gran parte non diede alcun oggetto (').
Soltanto di sedici fosse, e precisamente di quelle
designate colle lettere ABCDEFGHIKLMNOPQ,
furono tenute distinte le suppellettili e gli ornamenti
che vi si rinvennero.
La posizione di tali sepolcri fu identificata e se-
gaata in pianta con sufficiente esattezza ; però la loro
forma e le loro dimensioni non poterono esser rilevate,
causa i movimenti di terra già eseguiti.
Gli oggetti scoperti all' inizio dei lavori del Pre-
vosto furono mescolati insieme. Nondimeno fu facile
riconoscere, mercè specialmente le indicazioni fornite
dal chino sig. cav. Giulio Gabrielli, che essi prove-
nivano da quattro seppellimenti diversi, che qui sono
distinti con le lettere R S T U.
Mancando ogni altra notizia intorno ai venti sep-
pellimenti citati, daremo soltanto l'elenco degli og-
getti rinvenutivi e le figure di quelli più impor-
tanti (2).
Tomba A (Tav. 2, lett. A). — 1. Filo di col-
lana composta di grosse fuseruole, di globetti e pic-
coli cilindri di pasta vitrea variegata; inoltre di tre
grani di vetro giallo e turchino con bacellature, e di
due dischetti di corallo.
2. Monetina di bronzo molto corrosa, con foro nel
centro.
3. Due anellini di filo di rame.
4. Piccola armilla di filo di rame coi capi leg-
germente ingrossati.
Tomba B (Tav. 2, lett. B). — 1, Due spilli
d'argento con capocchia sferica ottenuti colla fu-
sione.
2. Due orecchini d'oro a cerchietto ornato con nodi
filogranati. Diam. mm. 20.
3. Fibula circolare di lamina d'oro con placca
posteriore e ardiglione d' argento (Tav. VH, 2 e fig. 29).
È ornata in giro con quattro bottoni a sbalzo, alternati
con castoni circolari che racchiudono piccoli dischi di
vetro colorato di cui uno manca; e nel centro da una
croce equilatera formata da cinque pezzi di vetro bianco
e turchino incastonati entro laminette d'oro. Nel campo,
tanto fra i bottoni quanto fra le braccia della croce,
('J È qui duopo ricordare l'opera lodevole e l'aiuto
disinteressato che prestò il Kev. Don Emidio Amadio dal-
l'inizio dei lavori per conto del Ministero, fino al compimento
di essi.
(2) Il valente Ispettore degli scavi Enrico Stefani, eseguì
Monumenti antichi — Vol. XII.
tutti i disegni topografici che si offrono in base ai rilevamenti
dello scrivente, e delineò altresì le vedute di Castel Trosino
e di Santo Stefano. L'egregio disegnatore Azeglio Berretti
eseguì con ogni cura tutte le altre illustrazioni, le quali ripro-
dotte in zincografia, vengono intercalate nel testo.
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DESCRIZIONE DELLE TOMBE E DEGLI OGGETTI RINVENUTI IN ESSE
Mediante gli scavi fatti eseguire dal defunto Pre-
vosto di Castel Trosino Don Emidio Amadio imme-
diatamente dopo la scoperta della necropoli barbarica,
furono rimesse in luce circa cinquanta fosse sepolcrali,
di cui una gran parte non diede alcun oggetto (').
Soltanto di sedici fosse, e precisamente di quelle
designate colle lettere ABCDEFGHIKLMNOPQ,
furono tenute distinte le suppellettili e gli ornamenti
che vi si rinvennero.
La posizione di tali sepolcri fu identificata e se-
gaata in pianta con sufficiente esattezza ; però la loro
forma e le loro dimensioni non poterono esser rilevate,
causa i movimenti di terra già eseguiti.
Gli oggetti scoperti all' inizio dei lavori del Pre-
vosto furono mescolati insieme. Nondimeno fu facile
riconoscere, mercè specialmente le indicazioni fornite
dal chino sig. cav. Giulio Gabrielli, che essi prove-
nivano da quattro seppellimenti diversi, che qui sono
distinti con le lettere R S T U.
Mancando ogni altra notizia intorno ai venti sep-
pellimenti citati, daremo soltanto l'elenco degli og-
getti rinvenutivi e le figure di quelli più impor-
tanti (2).
Tomba A (Tav. 2, lett. A). — 1. Filo di col-
lana composta di grosse fuseruole, di globetti e pic-
coli cilindri di pasta vitrea variegata; inoltre di tre
grani di vetro giallo e turchino con bacellature, e di
due dischetti di corallo.
2. Monetina di bronzo molto corrosa, con foro nel
centro.
3. Due anellini di filo di rame.
4. Piccola armilla di filo di rame coi capi leg-
germente ingrossati.
Tomba B (Tav. 2, lett. B). — 1, Due spilli
d'argento con capocchia sferica ottenuti colla fu-
sione.
2. Due orecchini d'oro a cerchietto ornato con nodi
filogranati. Diam. mm. 20.
3. Fibula circolare di lamina d'oro con placca
posteriore e ardiglione d' argento (Tav. VH, 2 e fig. 29).
È ornata in giro con quattro bottoni a sbalzo, alternati
con castoni circolari che racchiudono piccoli dischi di
vetro colorato di cui uno manca; e nel centro da una
croce equilatera formata da cinque pezzi di vetro bianco
e turchino incastonati entro laminette d'oro. Nel campo,
tanto fra i bottoni quanto fra le braccia della croce,
('J È qui duopo ricordare l'opera lodevole e l'aiuto
disinteressato che prestò il Kev. Don Emidio Amadio dal-
l'inizio dei lavori per conto del Ministero, fino al compimento
di essi.
(2) Il valente Ispettore degli scavi Enrico Stefani, eseguì
Monumenti antichi — Vol. XII.
tutti i disegni topografici che si offrono in base ai rilevamenti
dello scrivente, e delineò altresì le vedute di Castel Trosino
e di Santo Stefano. L'egregio disegnatore Azeglio Berretti
eseguì con ogni cura tutte le altre illustrazioni, le quali ripro-
dotte in zincografia, vengono intercalate nel testo.
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