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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Patroni, Giovanni: Nora: colonia fenicia in Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0069

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121

NORA. COLONIA FENICIA IN SARDEGNA

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Cll'ca dal piano di campagna, larga quasi m. 4,00, e
l0zzamente selciata o piuttosto acciottolata. Benché
* epoca della selciatura non possa precisarsi, è verosi-
mile che i posteriori rifacimenti abbiano seguito un
frecciato più antico.

Questa traccia di strada pareva connessa ad un
aHro manufatto che fin d'allora io posi in rapporto

mento (') io rimasi incerto se ascrivere un tale ma-
nufatto all'epoca preromana o alla prima epoca romana.
Or non v'ha dubbio che l'abbandono dell'acquedotto
scoperto (a fior di suolo ?) fin da epoca ancor lontana
dalla decadenza della romanità, la sostituzione con
l'altro a piloni e la consuetudine generale dell'inge-
gneria idraulica romana stanno a favore della prima

Fio. 2.

0011 uu'altra esigenza della città di Nora, quella cioè
^ Provvedersi d'acqua. Sotto a fondazioni romane an-
°°ra di buon'epoca, apparve un canale con spallette
a^e m. 0,50 e spesse m. 0,30 in muratura a cemento
® fondo acciottolato, il quale esibiva una evidente
benché

di
di

è leggera inclinazione verso la città ed una luce
m- 0,70; si notava internamente un rivestimento

increzioni biancastre. Difficilmente un simile ma-
lfatto potè servire ad altro che ad una condotta
acqua in qualche conserva. Nella mia prima cam-
PaSna dianzi citata fu seguito in direzione della città
*>0r "i. 10,50 e vi furono trovate dentro alcune tombe
aPpartenenti allo strato circostante della necropoli ro-
Itlana; quindi, senza dubbio, già da un pezzo non vi
Pesava più acqua, essendo stato questo canale, in ori-
a quanto pare scoperto, sostituito dal migliore
ac<fuedotto a piloni costruito con le solite norme degli
lchitetti romani. Riferendo intorno a questo trova-

ipotesi, e che il solo fondamento della mia incertezza
di allora era la presenza del cemento. Ma un tale
fondamento non regge più di fronte alla migliore co-
gnizione che, dopo quella relazione provvisoria desti-
nata alle Notizie degli scavi, io mi sono procurata
intorno allo stato delle arti e delle industrie dei Pe-
nici e dei Cartaginesi, sia recandomi a visitare le ro-
vine ed i monumenti di Cartagine, sia completando
i miei studi con mezzi bibliografici che non avevo a
mia disposizione in Sardegna. D'altra parte è opinione
già accettata e divulgata nei manuali che l'applica-
zione del cemento o almeno la propagazione dell'uso
di esso in occidente sia dovuta ai Fenici : esso ricorre
a Cipro in tombe che risalgono almeno al VI secolo
av. Cr. (2), e ben si accorda con la predilezione fe-

(') V. Notizie, ibid.

(2) Choisy, Ilistoire de Varchitetture, I, p. 212.
 
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