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Paribeni, Roberto: Vasi inediti del Museo Kircheriano
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0161
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VASI INEDITI DEL MUSEO KIRCKERIANO
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sato la parte mediana dietro la nuca, e tenendo tirate
ad uguale lunghezza le due parti esterne, è sul punto
di incrociarle e ravvolgerle intorno al capo. Non dubito,
che dagli opportuni ravvolgimenti di tale benda do-
vesse risultare la cuffia verginale, quale è rappresen-
tata in questo stesso vaso nella figurina ritta in piedi
in atto di filare.
A destra un terzo efebo nudo sembra recare a quello
di mezzo una phiale. Manca la mano sinistra della
figura centrale.
Il disegno è accurato e assai corretto, la musco-
latura è sobriamente, ma sapientemente indicata con
pochi tratti neri.
10. (N. d'inv. 488). Cratere a figure rosse di stile
Fio. 13.
9. (N. d'inv. 486). Kylix attica a figure rosse ri-
composta da più frammenti, tre dei quali sono sostituiti
agli antichi perduti. Diam. m. 0.22; alt. m. 0,10. Nel
fondo (fig. 12), dentro una cornice circolare ornata da un
meandro intramezzato da croci, è la figura di un gio-
vane atleta nudo, eretto, di prospetto, che con lo strigile
si terge il sudore dalla coscia destra. A sinistra si
vede parte di una base o di un'ara. All'esterno sono
pure rappresentate scene della palestra; da un lato
un efebo nudo di prospetto con lunga asta nelle mani
tra due altri che gli presentano l'uno una corona, l'altro
un ramoscello. Questa parte della coppa ha molto
sofferto, ne manca un frammento piuttosto rilevante, e
due figure sono assai annerite dall'azione del fuoco.
Nell'altro lato meglio conservato (fig. 13) un giovane
nudo di prospetto, tenendo nella destra una lunga
asta, parla ad un altro pure nudo che è alla sua
destra, e che l'ascolta, appoggiandosi ad un bastone.
bello, restaurato già dall'antichità con quattro grossi
punti di bronzo (fig. 14). Alt. in. 0,21, diam. alla bocca
m. 0,23. Sotto l'orlo è una corona di ovuli. Da un
lato una donna vestita di chitone e di himation fugge
verso destra volgendo indietro il capo. La figura ha
molto sofferto, perchè rotta per mezzo nel senso della
lunghezza, e per modo che gli orli di frattura non com-
baciano; l'antica sutura di bronzo poi si estendeva
fino a coprire il viso della figura. È stata ora tolta,
ma uno dei fori per cui essa era introdotta, ha por-
tato via buona parte del naso e della bocca. Dall'altro
lato è una figurina di giovane donna alata. È vestita
di peplo con lungo apoptygma, e vola verso destra,
nella qual direzione sono volti i piedi che sembrano
sfiorare il terreno. Il torso però è presentato di pro-
spetto, il capo diademato volto all'indietro. Alle spalle
si attaccano due ampie ali, la sinistra tiene una face,
in cui una pennellata di rosso indica la fiamma fu-
VASI INEDITI DEL MUSEO KIRCKERIANO
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sato la parte mediana dietro la nuca, e tenendo tirate
ad uguale lunghezza le due parti esterne, è sul punto
di incrociarle e ravvolgerle intorno al capo. Non dubito,
che dagli opportuni ravvolgimenti di tale benda do-
vesse risultare la cuffia verginale, quale è rappresen-
tata in questo stesso vaso nella figurina ritta in piedi
in atto di filare.
A destra un terzo efebo nudo sembra recare a quello
di mezzo una phiale. Manca la mano sinistra della
figura centrale.
Il disegno è accurato e assai corretto, la musco-
latura è sobriamente, ma sapientemente indicata con
pochi tratti neri.
10. (N. d'inv. 488). Cratere a figure rosse di stile
Fio. 13.
9. (N. d'inv. 486). Kylix attica a figure rosse ri-
composta da più frammenti, tre dei quali sono sostituiti
agli antichi perduti. Diam. m. 0.22; alt. m. 0,10. Nel
fondo (fig. 12), dentro una cornice circolare ornata da un
meandro intramezzato da croci, è la figura di un gio-
vane atleta nudo, eretto, di prospetto, che con lo strigile
si terge il sudore dalla coscia destra. A sinistra si
vede parte di una base o di un'ara. All'esterno sono
pure rappresentate scene della palestra; da un lato
un efebo nudo di prospetto con lunga asta nelle mani
tra due altri che gli presentano l'uno una corona, l'altro
un ramoscello. Questa parte della coppa ha molto
sofferto, ne manca un frammento piuttosto rilevante, e
due figure sono assai annerite dall'azione del fuoco.
Nell'altro lato meglio conservato (fig. 13) un giovane
nudo di prospetto, tenendo nella destra una lunga
asta, parla ad un altro pure nudo che è alla sua
destra, e che l'ascolta, appoggiandosi ad un bastone.
bello, restaurato già dall'antichità con quattro grossi
punti di bronzo (fig. 14). Alt. in. 0,21, diam. alla bocca
m. 0,23. Sotto l'orlo è una corona di ovuli. Da un
lato una donna vestita di chitone e di himation fugge
verso destra volgendo indietro il capo. La figura ha
molto sofferto, perchè rotta per mezzo nel senso della
lunghezza, e per modo che gli orli di frattura non com-
baciano; l'antica sutura di bronzo poi si estendeva
fino a coprire il viso della figura. È stata ora tolta,
ma uno dei fori per cui essa era introdotta, ha por-
tato via buona parte del naso e della bocca. Dall'altro
lato è una figurina di giovane donna alata. È vestita
di peplo con lungo apoptygma, e vola verso destra,
nella qual direzione sono volti i piedi che sembrano
sfiorare il terreno. Il torso però è presentato di pro-
spetto, il capo diademato volto all'indietro. Alle spalle
si attaccano due ampie ali, la sinistra tiene una face,
in cui una pennellata di rosso indica la fiamma fu-