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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0239

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461

il palazzo di phaestos

462

stos si trovano invece sepolti sotto gli originali pavi-
menti del palazzo posteriore.

È perciò che la costruzione di questo sembra meno
antica rispetto a quella del secondo palazzo cnossio.

B) E invero anche lo studio dell'architettura
degli edilìzi di Phaestos ci porta ad una simile con-
clusione ('); infatti abbiamo potuto riconoscere che
alcune parti caratteristiche della reggia premicenea
cretese, le quali si trovano appunto nel più antico
edifizio di Phaestos — e cioè il piazzale occidentale
coi marciapiedi, il propileo e il corridoio d'ingresso
a sud-ovest, il muro a ortostati e i magazzini adia-
centi (2), — mentre esistevano a Knossos pure nel se-
condo palazzo e ivi restarono in uso all'epoca mi-
cenea, invece a Phaestos, quando ebbe luogo la grande
ricostruzione, si lasciarono coperte e non furono rin-
novate, quasi che allora la pianta della reggia cre-
tese avesse subito, per quelle parti, riduzioni o mo-
dificazioni.

Il rinnovamento della reggia festia non è dunque
contemporaneo alla ricostruzione del palazzo di Knos-
sos, ma piuttosto — se vogliamo basarci sui riscontri
della ceramica — sembra coincidere con quella serie
di modificazioni edilizie di Knossos, fra le quali de-
vesi ascrivere la chiusura delle caselle dei magazzini
occidentali.

Accettando i calcoli del signor Mackenzie (3),
tanto il vasellame trovato nelle caselle e sui pavi-
menti dei vani più antichi del secondo palazzo di
Knossos, quanto il corrispondente vasellame, raccolto
a Phaestos sotto i pavimenti micenei, deve attribuirsi
al 1800 circa avanti Cristo. A tale epoca quindi si
può datare la chiusura delle caselle dei magazzini di
Knossos e la rovina del più antico edilizio festio, alla
quale, come dicemmo (4), la ricostruzione sembra aver
seguito con breve intervallo di tempo.

Il signor Evans ha messo in evidenza come fra
il 2000 e il 1800 avanti Cristo, cioè durante il primo

(') Vedi innanzi, a p. 429 e seg.

(2) Mi comunica il prof. Halblierr clic pure a Phaestos, ad
est del muro a ortostati, esistono magazzini con pithoi ed altro
vasellame premiceneo. Non è improbabile clic nei pavimenti
di questi vi fossero le caselle, che non si trovano più nei ma-
gazzini del secondo palazzo festio.

(3) The pottery of Knossos in J. //. S., XXIII, 1903, p. 201.

(4) Vedi innanzi, p. 428 e seg.

periodo del secondo palazzo di Knossos, corresse una
reciproca influenza fra 1' Egitto e i paesi dell' Egeo.

A Phaestos, come abbiamo visto ('), insieme con
la suppellettile, che restava fra i pavimenti del primo
e quelli del secondo palazzo, e che si riferisce alla
fine del periodo suddetto, v'erano pure alcuni oggetti,
ornati con disegni caratteristici degli scarabei egizi
della XII dinastia. Ma poiché tali oggetti non pos-
sono considerarsi contemporanei degli scarabei da cui
sono presi i loro disegni, sembrami verosimile pen-
sare, che appunto la reciproca influenza fra 1' Egitto
e i paesi dell' Egeo nel principio del secondo mil-
lennio avanti Cristo, abbia allora messo in voga a
Creta quegli antichi motivi ornamentali egiziani.

Motivi identici si ritrovano su oggetti del depo-
sito sepolcrale di H. Onouphrios, datato dall' Evans
fra il 2500 e il 1800 avanti Cristo, e può darsi che
anche in tali oggetti festii, come in quelli del pa-
lazzo decorati egualmente, l'imitazione egizia sia fatta
su prototipi antichi.

Se così fosse, del deposito stesso una parte almeno,
dovrebbe attribuirsi ad un'epoca vicina piuttosto al
secondo che al primo dei termini cronologici, fìssati
dall' Evans.

§ 22. — Gli oggetti di metallo e le forme da fusione.

Nello scavo del sacello di Kamares 2"', fra i ma-
teriali di riempitura, a un livello poco più alto rispetto

Fig. 70. — Lama di pugnale in bronzo. 2:3.

alla tavola da libazioni che si trovava in silu, si rac-
colse una lama di bronzo, di cui diamo il disegno (fig. 70).

(!) Vedi innanzi, p. 446.
 
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