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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0240
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463

IL PALAZZO DI PHAESTOS

464

E rotta alla punta e ad uno degli angoli della
base, ed attualmente misura in lunghezza m. 0,087; il
manico doveva attaccarsi ad essa per mezzo di chiodi,
di uno dei quali è ancora visibile il foro. La lama
liscia e piatta ha forma triangolare, coi lati legger-
mente concavi e sembra avere appartenuto ad un pu-
gnale del primitivo tipo egeo-cretese (').

vine per porre le fondamenta delle costruzioni poste-
riori, si lasciarono fra la terra di riporto la maggior
parte degli avanzi ceramici, ma certo se ne trassero
e si utilizzarono tutti gli oggetti di metallo che ca-
pitarono sotto mano.

Del resto, non solo sembra che gli oggetti di
bronzo fossero d'un uso abbastanza frequente all'epoca

*

Fig. 71. — Doppie asce in bronzo da un ripostiglio, trovato presso una piramide tronca in gesso.

All'infuori di questo pugnale nessun oggetto di
bronzo o di altro metallo è venuto fuori dallo strato pre-
miceneo, ma tale assoluta scarsità di oggetti in metallo,
riscontrata nella nostra parziale esplorazione, — seb-
bene sia in contrasto con l'abbondanza della rima-
nente suppellettile rimasta inviolata fra le rovine del
primo edificio, — non può autorizzarci a decidere per
una maggiore o minore diffusione dell' uso di oggetti
di bronzo all'epoca in cui fu distrutto il primo edificio.

Anche nel palazzo miceneo non si trovarono che
pochissimi oggetti di metallo, ma ciò si spiega facil-
mente pel fatto, che, quando se ne smossero le ro-

(l) La figura del pugnale egeo-cretese, triangolare, si vede
incisa su tavolette scritte di Knossos. Evans, Knossos, 1902,
in B. S. A., Vili, p. 94. Un esemplare di pugnale molto si-
mile a quello di Phaestos, fu trovato ad H. Triada. Vedi Halb-
herr, Mon. Aut., XIII, p. 68, fig. 54. Cfr. altresì la lama di
bronzo piatta, proveniente da 11. Onoupbrios. Evans, Cretan Picto-
graphs, appendice, p. 135, fig. 138.

cui appartiene il secondo palazzo, ma apparisce anche
evidente ch'essi erano di fabbricazione locale; infatti,
oltre al ripostiglio di doppie asce in bronzo (') che ac-
cennano ad una produzione non scarsa di tali oggetti,
abbiamo pure trovato, nello scavo di Phaestos, alcune
matrici in pietra per la fusione di oggetti in bronzo.
Quasi a mezzo dell'area lastricata a oriente del pa-
lazzo, parve inoltre di riconoscere gli avanzi di una
specie di fornace, nella quale il bronzo veniva fuso.

Alla fig. 71 riproduciamo alcune delle doppie asce
del ripostiglio, le quali differiscono fra loro soltanto
per le dimensioni e per la maggiore o minore cur-
vatura dei tagli ; in esse il foro per l'innesto del
manico è circolare o leggermente ovale. La più grande
misura in lunghezza m. 0,24.

(i) Cfr. Sion. Aut., XII, pp. 69 e 103.
 
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