VASI GRECI DELLA SICILIA
PAETE I.
CRATERE DI GAMARINA
PARTENZA DI TESEO
EPIFANIA DI DIONISO AD ARIANNA
GARA FRA MARSIA ED APOLLO.
A) Descrizione ed esame stilistico del cratere. —
Confronti con vasi assegnati alla medesima
fabbrica.
Col principio dell'attività artistica di Poligooto
di Taso nell'Attica (') coincide nella pittura industriale
un vero mutamento, dovuto all'impressione che i nobili
esemplari della megolografia dovevan certamente la-
sciare nell'animo degli umili pittori di vasi.
Alla splendida fioritura dello stile severo a figure
rosse, illustrato dai nomi di Euphronios, di Brygos, di
Duris, di Hieron, di altri, — artefici che noi dobbiamo
considerare autonomi, se pur non sentirono anch'essi
l'impronta della pittura prepolignotea, da noi quasi
completamente ignorata, e dell' arte dei più antichi
rilievi sepolcrali — segue una scuola più evoluta nella
tecnica, più audace nella scelta dei soggetti e nella
(') Per tale questione, cfr. Milchhòfer, Zur jiinger. atti-
schen Vasenmalerei, in Jahrbuch d. Inst-, IX (1894), p. 72.
Continuo ad accettare, salvo che per alcune deduzioni cronolo-
giche, le conclusioni del Milchhòfer. Cfr. Rizzo, in Riv. di filol.,
XXX (1902), p. 484 sg.
composizione. Di essa gli studi moderni permettono
quasi di stabilire, con probabili congetture, i limiti cro-
nologici e i caratteri artistici, non già indipendenti ed
individuali, ma comuni, perchè derivati, in modo più o
meno lontano, da modelli giustamente famosi.
Al regno della kylix succede il regno del cratere ;
ma, purtroppo, anche i prodotti più nobili e più fini
di questo periodo sono quasi tutti anonimi ; e questo
fatto, insieme con l'altro dei caratteri tecnici e stili-
stici generali e comuni, non ci permette di stabilire
speciali cicli di attività artistica individuale. È, anzi,
una vera fortuna, se si riesce a determinare, sia pure
frammentariamente, l'attività di una o di un'altra fab-
brica attica, penetrando nella conoscenza dei procedi-
menti tecnici in essa seguiti, dello stile degli artefici
che vi lavoravano, dei soggetti da essi preferiti.
Da ciò appunto, e non da ciò soltanto, l'impor-
tanza del vaso eh' io pubblico ; e non credo di essere
troppo innamorato del mio tema, affermando in prin-
cipio che da più anni non appare nelle Riviste d'ar-
cheologia, negli Atti di Accademie, o in monografie
separate l'illustrazione di un vaso inedito, che per il
PAETE I.
CRATERE DI GAMARINA
PARTENZA DI TESEO
EPIFANIA DI DIONISO AD ARIANNA
GARA FRA MARSIA ED APOLLO.
A) Descrizione ed esame stilistico del cratere. —
Confronti con vasi assegnati alla medesima
fabbrica.
Col principio dell'attività artistica di Poligooto
di Taso nell'Attica (') coincide nella pittura industriale
un vero mutamento, dovuto all'impressione che i nobili
esemplari della megolografia dovevan certamente la-
sciare nell'animo degli umili pittori di vasi.
Alla splendida fioritura dello stile severo a figure
rosse, illustrato dai nomi di Euphronios, di Brygos, di
Duris, di Hieron, di altri, — artefici che noi dobbiamo
considerare autonomi, se pur non sentirono anch'essi
l'impronta della pittura prepolignotea, da noi quasi
completamente ignorata, e dell' arte dei più antichi
rilievi sepolcrali — segue una scuola più evoluta nella
tecnica, più audace nella scelta dei soggetti e nella
(') Per tale questione, cfr. Milchhòfer, Zur jiinger. atti-
schen Vasenmalerei, in Jahrbuch d. Inst-, IX (1894), p. 72.
Continuo ad accettare, salvo che per alcune deduzioni cronolo-
giche, le conclusioni del Milchhòfer. Cfr. Rizzo, in Riv. di filol.,
XXX (1902), p. 484 sg.
composizione. Di essa gli studi moderni permettono
quasi di stabilire, con probabili congetture, i limiti cro-
nologici e i caratteri artistici, non già indipendenti ed
individuali, ma comuni, perchè derivati, in modo più o
meno lontano, da modelli giustamente famosi.
Al regno della kylix succede il regno del cratere ;
ma, purtroppo, anche i prodotti più nobili e più fini
di questo periodo sono quasi tutti anonimi ; e questo
fatto, insieme con l'altro dei caratteri tecnici e stili-
stici generali e comuni, non ci permette di stabilire
speciali cicli di attività artistica individuale. È, anzi,
una vera fortuna, se si riesce a determinare, sia pure
frammentariamente, l'attività di una o di un'altra fab-
brica attica, penetrando nella conoscenza dei procedi-
menti tecnici in essa seguiti, dello stile degli artefici
che vi lavoravano, dei soggetti da essi preferiti.
Da ciò appunto, e non da ciò soltanto, l'impor-
tanza del vaso eh' io pubblico ; e non credo di essere
troppo innamorato del mio tema, affermando in prin-
cipio che da più anni non appare nelle Riviste d'ar-
cheologia, negli Atti di Accademie, o in monografie
separate l'illustrazione di un vaso inedito, che per il