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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0286

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555

SCAVI E SCOPERTI?

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vasi. 1' uno fittile, l'altro pure di alabastro trovati nel
palazzo di H. Triada come anche di un altro pari-
menti di alabastro di provenienza egiziana (XII di-
nastia) ricordati dall'Halbherr in raffronto dei due pre-
detti (')•

L'uso dell'alabastro, tanto diffuso nel mondo mi-
ceneo, è naturale che s'incontri prima a Creta ed a
Cipro, le terre più vicine ai luoghi di origine di que-
sta materia di lusso e della sua lavorazione (i).

conchiglia di tal sorta ('). È questo un oggetto che
ormai non è raro tra i rinvenimenti dell'epoca micenea
in Creta, dove si trova così nelle abitazioni come
nelle tombe; sempre, a mio avviso, in rapporto col
suo uso e significato religioso (2). Per questa ragione
credo che noi lo ritroviamo anche in tempi più tardi
persino fuori del mondo greco, come p. es. in qualche
tomba meno antica di Thera e in una tomba di
Vetulonia, che ci dà così un segno della sopravvi-

Fig. 39. — Vaso di alabastro.

Fio. 40.

Conchiglia di alabastro.

8. Altro vaso di alabastro, sferoidale con corto
collo in parte restaurato (fig. 39). Alt. m. 0,18, cir-
conferenza m. 0,47, diam. della bocca m. 0,055.

9. Conchiglia oblunga (triton) di alabastro, in-
tatta (fig. 40). Solo la punta, che deve essersi rotta
in antico, mostra di essere stata poi lisciata, come
si vede nel confronto con altra conchiglia somiglian-
tissima trovata nel palazzo di Knossos, nella quale
la punta è integra laddove il resto è frammentario.
Accuratamente intagliata nella superficie ad imitazione
del vero ; anche l'interno è ben cavato a spirale
che si avvolge verso la punta (nell'esemplare di
Knossos è semplicemente imbutiforme con parete li-
scia). L'estremità opposta alla punta è sezionata in
senso normale in guisa da formare come una imboc-
catura che è perforata nel senso dell'asse.

Ciò allude senza dubbio all'uso di esso, o meglio
del suo prototipo naturale, come strumento musicale.
Una gemma dell'Antro Ideo giustamente interpretata
per la prima volta da A. Evans mostra una donna
che compie una cerimonia del culto suonando una

venza e della diffusione della relativa tradizione reli-
giosa (3).

10. Anforetta di vetro con variegature bianche e
azzurre, orizzontali nel collo, ondulate attorno al ven-
tre (fig. 44, fila 1, n. 1). Rotta nel collo e priva di
un manico. Alt. m- 0,07.

(') Halbherr; loc. cit. p. 02 segg., figg. 48 e 52.
(!) Vasi di alabastro in Cipro, Murray ecc. Excavalions
in Cyprus, p. 25.

(>) Tree and pillar cult, in Journal of fieli. Studici, 1902.
p. 142 (44), fig. 25, Cfr. Milani, Studi e mal., I, p. 28 e II. p. 89;
Karo, loc. cit, p. 138. Edita la prima volta da Mariani. Monu-
menti antichi, IV, p. 178, fig. 12, ed ultimamente da Furt-
wiingler, Gemmen, III, p. 47, fig. 22. Non è raro il simbolo
della conchiglia nei sigilli; cfr. p. es. la impronta di Knossos,
Annual cit., IX, p. 54 segg. nn. 13, 14, 43. Evans, ivi, p. 89,
nota 4, rammenta le monete di Eryx con tale simbolo associato
ad Afrodite. Si ricordi il frastuono sacro nel culto di Zeus Ideo
e di Rhea descritto da Lucrezio, Rer. nat. II, 018 segg. Cfr. poi
Daremberg et Saglio s. v. Bucina.

(2) Oltre il sopra ricordato esemplare di Knossos ne ab-
biamo ora uno splendido in ossidiana (liparite ?) del palazzo
di H. Triada: Paribeni, Rendiconti dei Lincei, voi. XII, 1903,
p. 334. Conchiglie della stessa specie in tombe cretesi sono
ricordate da Evans, loc. cit. Si può aggiungere il piccolo triton
di Praesos, Annual cit., Vili, p. 244, e l'altro di Ligortyno
pubblicato qui appresso alla fig. 119.

(3) Grandi conchiglie in tombe del periodo dello stile geo-
metrico cfr. Dragendorff. Thera, li, op. 120 (incerto il significato
di molte altre più piccole, ibid. pp. 19, 31 e 320). Per Vetu-
lonia cfr. Milani, op. cit., II, p. 88 segg., fig. 287. Ai riferimenti
letterari ivi citati si può aggiungere opportunamente il caso
di Miseno che col suono della conchiglia provoca gli dei.
 
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