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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0287
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557

NELLA NECROPOLI DI PHAESTOS

558

11. Pondo di un vaso concavo (coppa?) di vetro.
La superfìcie, ora annerita, è ornata da raggi bianchi
rilevati e divergenti dal centro. Larghezza massima
m. 0,068, spessore m. 0,003.

12. Altri frammenti dello stesso vaso e di un altro
di vetro con collo stretto a variegature simulanti dei
fogliami. Vasi di vetro sono rarissimi in Grecia nel-
l'età micenea ('), non così in Egitto, donde dovettero
essere importati od imitati.

18. Cilindretto di steatite, liscio, alquanto fram-
mentato ad una delle estremità (fig. 37, sopra n. 5).
V'è un leggero divario tra il diametro di questa
e dell'estremità opposta (25 mm. e 23 mm.). Alt.
m. 0,034. Uso incerto.

Fig. 41. — Pozzo di materia turchina. ni

14. Pezzi varii di una materia di colore turchino
(xvarog ?) ; uno di essi (fig. 41) ha la forma di
cuneo, lungo m. 0,03, largo 0,02 alla base, e spesso
m. 0,016; un altro simile è più grosso (alla base
m. 0,033), ma è frammentato ; altri sono minuti fram-
menti. Pezzi della stessa materia, che è molto friabile,
si rinvennero nella tomba 9 (v. sopra p. 522) e due
anche nel palazzo di Phaestos, dei quali l'uno è per-
forato, sicché sembra che abbia servito da ciondolo.
Incerto è l'uso degli altri (2).

15. Tavoletta rettangolare di pietra rossa schi-
stosa molto tenera ; uno dei due piani è ben levigato,
l'altro meno. Lungh. m. 0,102, largii, m. 0,064, spess.
medio m. 0,012. Uso incerto.

E. Vasi di terracotta.

La maggior parte di questi ripete delle forme co-
muni con una decorazione assai semplice, nella qualo

Vergil., Aen., VI, 171. Un piccolo triton ho veduto anche tra
gli oggetti di una tomba della la età del ferro da Striano (Sarno),
fondo Serafini; ora nei magazzini del Museo Naz. di Napoli.

C) Tsuntas-Manatt, p. 77; Perrot-Chipiez, op. cit. VI, p. 044.

('') Pél xiavog cfr. Perrot-Chipiez, ib., p. 559; Tsuntas,
"tiytjfi, Aqx, 1897, p. 103 e loc. cit.

molto frequenti sono i motivi geometrici accanto ad
altri di pretto carattere «miceneo". L'argilla di so-
lito è molto pura, talora assai raffinata e la vernice,
ora nera ora rossastra, non è priva di lustro, che
talvolta anzi diviene molto brillante. È chiaro clic
tutti questi vasi, indipendentemente dalla tecnica più
o meno buona, appartengono al periodo più progre-
dito dell'epoca micenea. Tra essi spiccano, per la loro
particolare ornamentazione, due vasi dei quali di-
remo a lungo dopo che avremo passato in rassegna
gli altri meno importanti.

1. Urna a corpo piriforme, collo largo e basso, lab-
bro piatto e sottile, piede stretto e tre anse (fig. 42, a
sin.). Ben conservata tranne qualche piccola frattura
ed alcune scrostature della vernice. Alt. m. 0,23, dia-
metro della bocca m. 0,094, senza il labbro. Terra
gialletta; vernice marrone, poco solida e poco lustra.

Il collo è verniciato dentro e fuori ; così i manichi.
Sulle spalle una fila di punti larghi e irregolari, poi
di linguette, poi di archetti, tre a tre, formanti come
una collana; nel centro dello spazio vuoto in ciascuno
è un archetto più piccolo volto in su con una piccola
appendice discendente. In basso fascette orizzontali
parte larghe parte sottili.

Vasi di questa forma sono comuni a Creta e al-
trove, talora anche con bellissima decorazione floreale,
animale ecc. (').

2. Vaso simile, ma più slanciato e di tecnica
eccellente, terra di colore rosso pallido con ingubbia-
tura giallastra assai fine ; bella vernice lustra e arros-
sata. Da più pezzi ; mancano due dei manichi. Altezza
m. 0,244, diametro della bocca m. 0,088 (fig. 42, a d.).

Tutto verniciato il collo (la cui base è segnata
da un cordoncino plastico) ed il piede. Sulle spalle
una fila di grossi punti e quindi tre grandi spirali
fatte da molti ravvolgimenti e con una rosetta nel
centro (una spirale nel mezzo di ciascuno degli spazi
segnati dai manichi). In basso sette larghe fascette
alternate con gruppi di striscioline.

3. Simile al precedente anche per la decorazione ;
ma più piccolo e più andante. Vernice guasta e sbia-

(') Cfr. p. es. i begli esemplari di Knossos e Micene; Ma-
ckenzie, Pottery of Knossos, in Journ. Hell. St., XXIII. p. 192 Beg.;
di Thorikos, 'Eq>tj(i. àQ%. 1895, tav. XI; di Argos, Bull. corr.
hell, 1901, p. 377, fig. 3 e tav. XIV; di Ialysos, Perrot-Chi-
piez, op. cit., VI, fig. 466 ecc.
 
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