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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0294

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571

SCAVI E SCOPKRTK.

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temporaneamente dall'Orsi e dal Wide ('); ed ora, per
un altro grado e per una diversa maniera di combi-
nazione degli elementi dell'uno e dell'altro, ci offrono
esempi non meno caratteristici appunto i due nuovi
vasi, che qui pubblichiamo. La loro decorazione si di-
stingue per una intonazione speciale, che potremmo

stile geometrico, ma persino di certe forme e di com-
binazioni di forme che più tardi vengono in maggiore
evidenza nella ceramografia ionica e corinzia. Sicché
questi nostri vasi potranno riguardarsi come esempi
di uno stile di transizione dal miceneo al geometrico ;
ma ciò solo nel senso che la loro ornamentazione par-

Fio. 48. — Arca dipinta Irovata a Palaekastro di Sitia (diritto).

chiamare anche locale, per il suo riscontro con le cose
cretosi su ricordate, specialmente coll'arca di Palae-
kastro (2). In questa e in quelli infatti noi troviamo
non solo una simile riquadratura dello spazio e comu-
nanza di elementi sì geometrici che di altro genere
(come i motivi lineari, l'ornato a scacchiera (3), le piante
fiorite, i pesci, gli uccelli), ma anche analogie per certi
particolari stilistici (come le code degli uccelli e dei
pesci trasformate in palmette ornamentali) e per l'em-
pimento dei vuoti con stelle e con fiori : nelle quali
cose noi sentiamo come il preannunzio non solo dello

(') Orsi, Note on a Mycenaean vase and on some geometrie,
vases ecc. in American Journal of Archaeology, S. S., I, 1897,
p. 251 segg., cfr. ibid. 1901, p. 302; Wide, Nachleben mykeni-
scher Ornamente, in Ath. Mitth. d. Inst.,XKH, 1897, p. 233 segg.

(2j Primo il dott. Gerola paragonò, per la parte formale,
la larnax di Palaekastro coi nostri vasi.

(3) Questi ornamenti sono nei lati corti della larnax, cioè
in un posto secondario come nei due vasi. Cfr. Myk. Vasen,
tav. XXXIV, n. 341, e l'arca in 'Ecprj/x. (Ìq/., 1904, p. 39, fig. 9.

tecipa, in modo più spiccato che altrove, dell'uno e
dell'altro, e non già in un senso cronologico, cioè che
essi spettino veramente ad un tempo che sia già fuori
dei confini dell'epoca micenea. Questa seconda idea sa-
rebbe invero in contradizione con quanto ho detto più
sopra ed in generale col carattere delle tombe e degli
altri oggetti che vennero fuori da esse.

I nostri vasi sono ben più antichi di quelli editi
dall'Orsi e dal Wide, dai quali si distinguono per ciò
che in essi prevale ancora il carattere miceneo, ma
già si presente il regno dello stile geometrico che viene,
laddove negli altri si vede che il regno è già venuto,
ma del precedente resta ancora qualche traccia. Vero
è che questi e quelli sono testimonii ragguardevoli
della continuità della tradizione e della lenta e gra-
duale trasformazione degli stili nella ceramica cretese.

Ma non le sole qualità formali fermano la nostra
attenzione sopra questi due vasi. Che cosa significa
l'uccello portato, in modo nuovo e portentoso, sul dorso
di un pesce ; che cosa i fiori beccati dagli uccelli ; e
 
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