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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0297

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577

NELLA NECROPOLI DI PHAESTOfi

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campi ove ride eterna la primavera. Per oggetti de-
stinati ad entrare coi morti nel mistero della tomba,
quale altra ornamentazione vi era più adatta e confor-
tante di queste immagini, allusive al viaggio od al
lieto riposo delle anime nelle isole fortunate?

P. Oggetti di ornamento della persona.
Oreficerie, pietre e paste colorate

Gli oggetti in metalli preziosi, in pietre dure, in
paste di vetro od in altre materie, che servivano di

sversali. L'apertura è ellissoide (diam. mass. 15 nini.)
ed il castone, che è pure convesso ed ellittico (milli-
metri 17 X 13), è posteriormente incavato in modo da
potersi adattare ad un dito, ma solo ad un dito mi-
gnolo.

Nel castone sono incavate alcune figure assai mi-
nute, la cui impronta a rilievo è riprodotta alla gran-
dezza del vero nella tav. XL, n. fj, e in triplice in-
grandimento qui accanto (tìg. 50).

Il soggetto della rappresentazione è di carattere
religioso. Da un piccolo recinto fatto di pali verticali

Fio. 50. — Anello d'oro inciso. 3:

Fio. 50a.— Rovescio idem. 1,50:1

Fig. 51. — Anello d'oro inciso. 3:

ornamento della persona, costituiscono il gruppo più
ricco ed importante della suppellettile raccolta nelle
tombe di Phaestos ('). Per pregio od abbondanza ossi
gareggiano con quelli della stessa categoria rinvenuti
a Cipro, Rodi, Bgina, Argo e altrove, persino con quelli,
anche i più antichi, di Micene coi quali vedremo che
un intimo rapporto li collega per somiglianza di tecnica
e di forme.

Delle cose eseguite in metallo prezioso la maggior
parte è di oro, solo qualcuna è d'argento e di ferro;
il quale ultimo, come si sa, nell'epoca micenea va
aucora tra i metalli rari e preziosi. E appena neces-
sario preavvisare che la maggior parte degli oggetti,
essendo stati lavorati per corredo di defunti, sono o
di lamina sottile o altrimenti privi di quella solidità
che sarebbe richiesta dall'uso loro quotidiano.

a) Anelli con rappresentazioni figurate.

1. Anello d'oro massiccio il cui cerchio ba la su-
perficie esteriore convessa e rigata da intaccature tra-

ed orizzontali sorge un albero sacro, che viene pie-
gato in giù dall'azione violenta di una donna nuda,
che saltando con furore orgiastico, ('), vi si attacca e
lo scuote rimanendo per un istante sospesa sul terreno,
indicato da una striscia orizzontale. Dall'albero sembrano
cadere dei frutti tondi. Dietro la donna sta dritto un
oggetto di forma ovale, senza dubbio una pietra sacra
o baetylus, sulla quale un uomo, parimenti preso da
entusiasmo religioso, si precipita in ginocchio e in
atto di abbracciarla e baciarla. Un secondo baetylus,
o meglio una tavola betilica formata da una lastra oriz-
zontale posata sopra una pietra o pilastro sacro (2), sta
dietro l'uomo genuflesso, e verso questo vola un uccello
che sembra, piuttosto che un'aquila, una colomba.

La presente scena può dirsi una variante di altre
simili che sono espresse su due anelli di Vatìo e di
Micene (3), ed in parte anche in una impronta di si-

(') Olire a questi che io pubblico, si deve tener conto anclie
degli ornamenti simili provenienti da tombe presso H. Triada,
di cui riferisce il dott. Paribeni in questo medesimo volume.

(') Gir. la corniola di Vario in Perrot-Chipiez, op. cit., VI,
p. 429 n. 1.

(') Cfr. Evans, Tree and pillar cult, p. 18 (110), fìg. 10.

(a) Evans, op. cit., p. 78 sg. (170), figg. 52, 53; Milani,
Studi e mat., Il, figg. 110, 117; Fnrtwangler, Gemmen, tav. II.
19 e VI, 3; von Fritze, Sirena Helbigiana, p. 71, fig. 7 ; Raro,
 
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