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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0321

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NELLA NECROPOLI DI PHAESTOS

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mostro, ha anche una sorprendente analogia colle figure
di Oms, custode dell'Amenti, dell'ippopotamo celeste
nelle rappresentazioni egizie delle costellazioni (').

B. TavQoxaOàipta. Un giocoliere piegato sopra
uno dei ginocchi ha afferrato per le corna un toro,
che rivolge a lui la testa aprendo la bocca come per
muggire. Come risulta dalla posizione delle gambe, cor-
rispondente al noto schema arcaico dell'uomo in corsa,
egli ha inseguito l'animale che correva. Ciò è messo
ancor meglio in evidenza dal confronto con un gruppo

da una cintura della quale i capi penzolano davanti
come in certe figure dei monumenti egiziani (').
All'Egitto del resto fa pensare anche la stessa rap-
presentazione della cattura del toro (2).

Così questa gemma riunisce in sè tanto certi
indizi dell'influenza asiatica quanto dell'egiziana; ciò
che le dà un pregio particolare. Oltre a ciò essa si
distingue dalle precedenti per la sua forma rettan-
golare meno comune ed anche per certi particolari
stilistici, come l'aspetto corpulento e i &vffavoi del
mostro ed inoltre lo strano effetto dell'occhio enorme,
che, quasi come quello d'un Ciclope, è piantato di

Fig. Ola — Corniola (diritto). 3:1

Fig. 975. — Corniola (rovescio). 3:1

simile, ma in azione più vivace, che si vede sopra una
gemma di Micene (2). È uno di quei giuochi di
forza e di agilità che conosciamo da parecchie altre
gemme ed anche da affreschi (3). Di questi si presta
particolarmente al paragone la scena di un affresco,
ancora inedito, di Knossos, dove si vede un saltatore
e due saltatoci, delle quali l'una afferra similmente
il toro perle corna; anche il loro costume somiglia
a quello dell'uomo che è rappresentato sulla gemma
e che ha i fianchi coperti da un semplice panno legato

(') Maspero, [list. anc. des peuples de VOrient classique, I,
pp. 92 e 94. A chi vegga lì la figura dui toro (costellazione
della coscia) vicina a quella dell'ippopotamo c confronti il di-
ritto col rovescio della nostra gemma potrebbe sembrare questa
una coincidenza suggestiva, ma io non oserei mettere in rap-
porto l'uno coll'altro genere di rappresentazione.

{-) Furtwangler, op. cit., Ili, p. 49 = Milani, loc. cit.,
fig. 165 (cfr. 166).

(3) Riuniti da Milani, ibid., figg. 160-167, la cui spiega-
zione che astrae dalla vita reale e dai divertimenti delle corti
preomeriche difficilmente può essere accettata, specialmente
dopo l'esempio seguente di Knossos. Due gemme presso Furt-
wangler, op. cit., tav. II, nn. 16-17, 37.

prospetto in mezzo alla faccia profilata del giocoliere.
Questa mostruosità trova uno stretto riscontro nella
testa dei pescatori che sono dipinti in un sostegno di
terracotta trovata a Melos (;t).

Quanto al significato delle due rappresentazioni
della gemma io non dubito ch'esso debba ricercarsi
nelle idee e nelle costumanze religiose di quei tempi.
Delle stesse tccvqoxuOàxpia è ormai nota la loro re-
lazione colla religione, tìnanco in tempi molto più re-
centi, e non in Creta soltanto (4). E un senso sim-
bolico s'intravede, come a suo luogo notammo, anche
in alcune delle gemme precedenti. Che questi ed altri
oggetti di corredo fossero dati ai morti non soltanto

(') Evans, Ann. Brit. School, VII, p. 94. Scene di tauro-
kathapsia anche in impronte sulla creta; ibid., Vili, p. 77 sg.,
fig. 43.

(8) V. p. es. Ohampollion, Description de rEgypte, V,
tav. XVIII, n 6 ; cfr. v. Bissing, Athen. Mitili., 1898, p. 246 segg.

(3) Excavations at Phylakopi in Melos; Journal of IMI.
Studisi, sappi. IV, 1904, p. 123 seg., tav. XXII.

(4) Cfr. M. Mayer, Jahrb. des deutschen archaeol. Instituts,
VII, 1892, p. 72 segg. ; Furtwangler, Ant. Gemmen, III, pp. 49
e 441.
 
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