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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Paribeni, Roberto: Ricerche nel sepolcreto di Haghia Triada presso Phaestos
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0365

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presso phaestos

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tura. Rasoi della stessa forma si ebbero da parecchie
tombe micenee (') e, strano a dirsi, quelli che più si
avvicinano a questa forma sono i rasoi dei paesi scan-
dinavi (2).

Come si sa, il radersi sembra un costume intro-
dotto soltanto tardi nel periodo miceneo (3) e gli strati da
cui l'oggetto è uscito, presentano difatti fibule, qualche
oggetto iu ferro, e sono pertanto non molto antichi (4).

Così pure il brocchetto a collo pieno sembra da
trovamenti egizi non rimontare oltre il XIV-XIII sec. ;
la nostra poi offre, come si è visto, nella ineleganza
della forma e nei motivi della decorazione un certo
sapore geometrico.

Devesi pertanto ritenere, che questo gruppo di urne
sia relativamente tardo.

Tomba a camera con sarcofago dipinto.

Un po' più a sud del gruppo suddetto, si rinvennero
altri due sarcofagi (vedi tav. XL1, n. 4), uno dei quali
in pietra ricoperta di stucco dipinto di insigne valore
archeologico. Nel mio rapporto preliminare su questa
campagna di scavo ho detto brevemente delle scene
importantissime che vi sono rappresentate (5), il pro-
fessor Halbherr ne darà più ampia e completa illu-
strazione.

I duo sarcofagi erano collocati con la stessa orien-
tazione est-ovest nel declivio del colle entro un recinto
rettangolare di metri 2,39 (muri est-ovest) per m. 1,95
(muri nord-sud) (fig. 19). Le quattro pareti di questo re-
cinto sono state rivestite di un robusto muro costruito
a sassi non molto grandi nè squadrati, ma che non di
meno presenta un aspetto abbastanza regolare. Il muro
sud,come quello che appoggiato al declivio, doveva

(') No presento una lista che credo completa: Micene
(tombe scavate dallo Tsundas 'Ecp. if<j£. 1888, p. 171, tav. IX,
n. 17.; ibid. 1891, p. 25) Jalysos (Furtvvangler-Ldscliki', Myk.
Vasen, testo, tay. D-8); Markopulo (Tsundas-Manatt, Myc. Age,
p. 166, fig. 61); Palaekasfro (Brit. Sch. Annual,VUl, p. 304)
Artsà (Ecp. 'Aqx- 1904. p. 19, fig. 3). Phaestos (Savignoni in
questo volume pag. 540, fig. 24).

(2) Cfr. Madsen, Antiquités préhist. du Danemark. voi. 2",
tav, XXIV-XXV; Sophus Miiller, Syatéme préhutorique du
Danemark. Età del bronzo, p. 65, nn. 184-189, p. 67, n. 288 ecc.

(3) Tsundas-Manatt, Myc. Age, p. 166.

(4) Anche in Sicilia il rasoio è apparso con vasi micenei
tardi (Petersen in Rdm. Mitth. 1898, p, 150).

(5) Rendic. Lincei, XII, p. 343.

Monumenti Antichi. — Vol. XIV.

sostenere la spinta delle terre, è spesso m. 0,95, e
quasi altrettanto quello di nord, gli altri due raggiun-
gono m. 0,90.

Le mura arrivano fino a toccare il vergine, e data
la pendenza del luogo, la parte conservata di essi mi-
sura in quello sud m. 1,20 d'altezza, nei due laterali
m. 0,90 in quello nord m. 0,65.

La spessezza dei muri e la presenza di una porta
con soglia di calcare, che si apre nel lato est (am-
piezza m. 0,87) farebbe pensare a una camera sepol-
crale. Senonchè dovrà darsi a questo appellativo di
tomba a camera un senso alquanto ristretto. La nostra
tomba non aveva mura elevate, nè tetto in costruzione,
perchè nello scavo non ne apparve traccia. E vero,
che dato il pendìo del luogo, tutto questo materiale
poteva precipitare e disperdersi per la china; ma
resterebbe a spiegarsi, come, avvenuta questa rovina,
potesse ciascun muro conservare un' altezza uniforme
per tutto il suo sviluppo, presentando cioè il filare su-
periore di pietre perfettamente orizzontale, come quello
che termina una costruzione. Porse la copertura era
in legno, e in ogni modo il nostro sepolcro non si
allontana molto dal tipo di quei sepolcri a fossa, che non
di rado hanno anch'essi le pareti rivestite di muro di
pietre come le famose fosse dell'acropoli di Micene (').
Esso verrebbe pertanto a trovarsi tra le tombe qua-
drangolari premicenee a fossa con rivestimento di
pietre, e con porta piccolissima delle isole egee (2) e
la tomba postmicenea di Panaghià, che non è certa-
mente altro, se non una fossa quadrangolare di m. 1,90
X 1,65, e pure è fornita anch'essa di porta (3).

Entro questo recinto a pochissima profondità dal
piauo di campagna si rinvennero i due sarcofagi di
forma rettangolare coi lati lunghi paralleli ai lati lunghi
della fossa. Il più grande di pietra rivestito di into-
naco dipinto, si rinvenne rovesciato sulla fronte setten-
trionale, e questa posizione aveva contribuito a con-
servar meglio le pitture che venivano a poggiare sul
suolo. Rialzatolo, apparve sotto di esso un secondo
sarcofago, molto più piccolo, orientato come il primo,

(') Perrot-Chipiez, [list, de l'Art, VI, p. 585: Tsundas-Ma-
natt, Myc. Age, p. 93.

(2) Per esempio a Siphnos Tsundas in Eq>. HqX- 1899,
pp. 75, 83.

(3) Halbherr, Thrce Cretan Necropoleis in Ara. Journal
1901, p. 284.

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