Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

DOI Artikel:
Paribeni, Roberto: Ricerche nel sepolcreto di Haghia Triada presso Phaestos
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0383

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
749

PRESSO I'HAESTOS

750

e corto coi margini che fanno salita sulla parte cen-
trale della lama, e che sembra perciò, non possano
prestarsi affatto all' ufficio loro di tagliare ; la punta
è rotta (lungh. m. 0,12). Alla base restano i due
chiodetti a capocchia ribadita, non v' è codolo, e la
forma è delle più comuni. Non è improbabile, che
la parte centrale della lama avesse un' incrostazione
di altra materia, come i famosi pugnali di Micene
lavorati alla agemina. Certo doveva essere un oggetto
di lusso, più che un' arma d'uso.

quel che vediamo negli sfingi egizii, anzi il sommo
del capo forma con le spalle una linea sola. La fronte
è bassa, e la chioma ha quella singolare acconciatura
con un ricciolo ripiegato in basso che è largamente
esemplificata nell'arte egizia e asiatica (') partico-
larmente negli sfingi. Le orecchie invece di restare
attaccate al capo e coperte dai capelli, sono assai
distaccate, e appaiono completamente al disopra di
questi. Nella faccia larga le cavità amigdaloidi che
segnano gli occhi, erano probabilmente riempite d'altra

Fig. 44. — Sfinge di steatite. 2:3

6. Un nastro di bronzo avvolto a spirale di pic-
colo diametro, che non permette di pensare ad una ar-
milla, oggetto del resto raro nell'età micenea. Si tratta
di una spirale da contenere i riccioli, in che era divisa
la chioma, oggetto che apparve più volte insieme a
materiale diverso, a cominciare dagli strati troiani
fino ad età storiche (').

Più in basso cioè a m. 1,15 sul vergine, nel punto
segnato nella pianta (fig. 22) con A apparve l'oggetto
singolare che è riprodotto nelle nostre figure 44, 45. È
uno sfinge accovacciato di steatite nera, intatto meno la
estremità della gamba destra anteriore. La testa grossa
non è affatto sollevata sulle spalle, al contrario di

(') Cfr. Troia, Schmidt, Schliemann's Saml. 6431; Micene,
Perrot-Chipiez, VI, p. 341, fig. 113; Salamina, Tsundas-Manatt,
p. 388; Beozia, Perrot-Chipiez, VII, p. 272, fig. 14(5. Abbondano
poi nelle tombe italiane della prima età, del ferro (cfr. Gsell,
Nécropole de Vulci, p.177; Pasqui, Notizie scavi 1886, p. 293;
Helbig, Rom. Mitth., 1886, p. 34 ecc.). Dell'oggetto, e del-
l'uso che se ne faceva, ha trattato l'Helbig, Hom. Epos, 2a ed.,
p. 242. Lo Studniczka ha raccolto alcuni esempi plastici del
modo, come in età tarde tali spirali erano usate (Krobylos und
Tettyges in Jahrbuch d. Inst., 1896, p. 385).

materia, il naso è piuttosto lungo, ma al contrario di
quel che si nota nella grande maggioranza delle figu-
rine di terracotta rinvenute in questo luogo (2) non è
voltato all' insù, anzi scende quasi ripiegandosi verso
la bocca.

Questa è piccola a labbra sottili, il mento è im-
berbe. Il collo è cortissimo, e seguito subito da un
rialzamento, come se sul groppone vi fosse uno strato
di grasso. Tutto il corpo del resto ha quest'aspetto
di troppo pingue, e specialmente le coscie delle gambe
posteriori, che sono addirittura sproporzionate alla sot-
tigliezza delle tibie. Singolare è la posizione dei due
piedi posteriori. Dovendosi probabilmente l'oggetto
vedere solo dalla parte che ce lo mostra la figura,
l'artista, al contrario di quel che succede nell' arte
primitiva anche micenea, dove ai quadrupedi visti di

(•) Merriam, The arrangement of Hair on the Sphinxes
of Eujuk in Am. Journal, 1885, p. 159, ai riscontri che il
Merriam porta potrei aggiungere la sfinge della regina Hat-
Shepu in Barracco, Gollection, p. 13, tav. VII, e un vaso di
Focea in Journ. Bell. St., 1881, p. 304.

(2j Halbherr in Monumenti dei Lincei, XIII, p. 74.
 
Annotationen