Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

DOI Artikel:
Paribeni, Roberto: Ricerche nel sepolcreto di Haghia Triada presso Phaestos
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0385

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
753

PRESSO PHAESTOS

754

ghezza, è sostituito l'atteggiamento meno composto e
grandioso, se vogliamo, ma accuratamente ripreso dal
vero, del corpo ripiegato e rimpicciolito del felino in
agguato, che è sul punto di stendere le contratte
membra per slanciarsi terribile all'assalto. In servizio

lastra non colorita, rappresentante assai goffamente un
uccello (fig. 4fi). Ha la forma di un globo, a cui è
attaccata una piccola testa, la coda e due piedi corti
e grossi (altezza m. 0,72). La coda è mancante, ed
ivi dovevasi trovare l'apertura principale del vasetto,

Fig. 46.

Vasetto di terracotta.

1:1

di questo stesso concetto il capo umano che s'erge
maestoso e fiero sull'alto collo leonino del reale sfinge
egizio, è abbassato e nascosto quasi tra le spalle del
nostro.

Ora lo sfinge egiziano rappresenta il re ; il nostro
sfinge sarà similmente egli il ritratto simbolico del
principe festio? Lo si potrebbe forse pensare, se la
destinazione dell'oggetto all'uso poco regale di so-
stegno non togliesse qualunque probabilità all' ipotesi.

Più in basso a 50 cm. circa sul vergine si rin-
vennero una ciotoletta di pietra bruna, mancante
di buona parte dell'orlo, che pare sia stata seguitata
a usare anche rotta, perchè è logora e lisciata sui
margini di frattura; e frammenti di un piccolo disco
sottile di bronzo, probabilmente uno specchio

Finalmente a circa 30 cm. sul vergine presso il
muro di sud si trovò un curioso vasetto di argilla gial-

non essendovi altro nell'oggetto, come è ora conser-
vato, se non un piccolissimo forellino sull'alto della
groppa. Per la grossezza sproporzionata del corpo e
dei piedi, per la piccolezza del capo, e in generale per
la sua goffaggine, l'oggetto trova riscontro nei rozzi
vasi a figure animali dei più antichi strati di His-
sarlik (') piuttosto che in quelli così numerosi di
Cipro.

Poco distante da questo vasetto era un oggetto
d'ornamento, costituito da una lamina di bronzo ripie-
gata, e foggiata a ellisse, e rivestita di una foglia
d'oro (fig. 47). Le lamine, tanto quella di bronzo
che l'altra d'oro, non sono saldate, ma semplicemente
ribattute agli orli.

Questo procedimento di rivestire il bronzo con la-
mina d'oro è noto già dalla necropoli antichissima di

(') Tsundas-Manatt, Myc. Age, p. 187.

(') Schliemann, Ilios, p. 413, fig. 238 seg. ; cfr. anche un
vaso simile a forma d'uccello della necropoli di Gebel et Tarif
(Morgan, Origines de VÉgypte, p. 160).
 
Annotationen