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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0068
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proprio vicino all'angolo nord-est della predetta chiesa.
Siccome il materiale allora raccolto non è completa-
mente esposto nel Museo, seguirò le indicazioni for-
nite dall'esatto rapporto del Marsuzi, completando man
mano la descrizione degli oggetti identificabili. Questo
sepolcro era del tutto simile agli altri sin qui de-
scritti; consisteva in una fossa profonda m. 1,10 dalla
superficie del banco cretaceo, e la deposizione era di-
fesa da una volta di rozzi cappellacci.

a) Verso oriente sulla nuda roccia restavano pochi
avanzi del cranio.

b) Alla sua destra giaceva un orcio del cosiddetto
tipo villanoviano modificato (cfr. per la forma tav. IV,
fig. 15), alto m. 0,20, eseguito in impasto e forse al
tornio; le pareti sono grossolane, l'ansa verticale è a
nastro, l'aspetto nerastro; sul corpo sono piantate tre
bugne equidistanti.

Sulla scapola si raccolsero pezzi di fibule e cerchi
di filo di bronzo; ma di questi oggetti metallici resta
oggi nel Museo soltanto il seguente:

e) Una fibula serpeggiante a due molle, collo
spillo rotto, riguardo alla quale non potrei affermare con
sicurezza che abbia fatto parte dei corredi di questo
sepolcro.

d) Verso i piedi si ritrovò una tazzetta ad ansa
bifora terminante a cornetti (tav. V, fig. 6) alta m. 0,08 ;
la faccia anteriore dell'ansa è munita delle consuete co-
stolature orizzontali, il fondo è ornato nel centro con
una croce gammata granita, intorno alla quale si no-
tano impressi in giro sette dischetti.

Accenna infine il rapporto M. a tre oggetti formati
a pera con bozze nel corpo, collo curvo, mancante in
parte, alti ciascuno m. 0,08, diam. massimo al corpo
m. 0,05 e ad altri cocci rinvenuti presso i piedi dello
scheletro, oggetti cotesti che non esistono attualmente
nel Museo.

Tomba LXIX I corredi di cotesto sepolcro
raccolti nel Museo sono qui appresso descritti :

a) Ammasso di cocci in impasto, fra i quali si
discerne una delle solite grandi tazze ad ansa bifora,
con tre bugne rilevate sulla pancia.

b) Cilindro o rocchetto di terracotta, lungo
m. 0,05.

(') Corredo raccolto nel Museo sotto il n. 60. Mancano i
relativi documenti.

Tomba LXX ('). a) Frammenti di vasi in im-
pasto di incerta forma.

Tomba LXXI (2). a) Tazzetta ad ansa bifora
alta m. 0,08, con tre bugne sul corpo, e sulla pancia
una decorazione ad /W impressi a lembo di con-
chiglia sulla pasta ancor fresca. Il fondo è leggermente
ombelicato, l'intero fittile è di un lavoro assai rozzo.

b) Fusaiola esagona in terracotta.

c) Fibula di bronzo ad arco ingrossato, pieno, con
tre anelli infilati nell'arco, priva della staffa e della
molla.

d) Frammenti di bronzo, alcuni dei quali spet-
tano forse alla fibula e).

Nel Museo sotto la dicitura, arca 63, sono esposti
dei corredi svariatissimi, attribuiti così ad un sepolcro,
del quale non si ha alcuna notizia. La strana asso-
ciazione di una tal quantità di oggetti, lascia quindi
adito al dubbio che siano stati raccolti sporadicamente,
e siano stati poi associati arbitrariamente, come ciò
avvenne riguardo all'arca 49 (3).

Sepolcri scavati dal 1888 al 1800.

Tomba LXXII. Il rapporto M. 1220 ci av-
verte che il 19 febbraio 1888, nella piazza Vittorio
Emanuele, si rinvenne un pozzo rivestito di paralle-
lepipedi di peperino, entro al quale giaceva un cine-
rario rettangolare della medesima pietra, munito di
quattro piedi e di rincassi intagliati nelle pareti ; era
chiuso alla bocca con un coperchio pure in peperino
intagliato a doppia pendenza.

In una delle pareti restava traccia di coloritura
in rosso ; il coperchio si era rotto in sedici pezzi e così
era penetrato entro al sarcofago arcaico un cinerario
più recente di marmo. Il sarcofago in questione, com-
pletamente spogliato della primitiva suppellettile, era
alto, senza i piedi, m. 0,64, lungo m. 0,62, largo m. 0,70.

Tomba LXXIII ('). Vicino alla tomba prece-

(') Corredo raccolto nel Museo sotto il n. 61. Mancano i
relativi documenti.

(2) Corredo raccolto nel Museo sotto il n. 62. Mancano i
relativi documenti.

(3) Cfr. nota (2) a p. 67.

(4) Scavata insieme alla tomba precedente il 19 febbraio 1888
(Rapporto M., 1221) tra le vie Laimnnora, Ricasoli e Piazza
V. Emanuele; cfr. Not. Scavi, 1888, p. 132.
 
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