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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0071

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129 MONUMENTI PRIMITIVI DI

di rozzi cappellacci aggettati ; il corredo è qui ap-
presso descritto:

a) (tav. VII, fig. 5). Piattello ad ingubbiatura
rossa corallina, montato su breve piede a tromba, colle
labbra espanse orizzontalmente, al di sopra delle quali
è inciso un cercbio con festoni doppi verso l'interno,
mentre dei pennacchi sono graffiti verso l'esterno nei
punti d'attacco dei festoni medesimi; due fori ese-
guiti nel labbro servivano ad appenderlo.

Coi cocci ricordati nel rapporto sono stati rico-
struiti :

b) (tav. Vili, fig. 2). Brocca a corpo schiacciato,
collo tronco conico ed anse munite di alette elicoidali,
sul cui corpo sono imposte quattro bugne, nella sommità
delle quali è impresso un dischetto a due cerchi con-
centrici ; al disopra delle bugne, sul corpo del vaso
sono incavati due solchi semicircolari concentrici e
negli spazii fra bugna e bugna una serie di solchi ver-
ticali. Sul collo, fra tre serie di dischi a due cerchi
concentrici impressi, ne sono graffite due a zig zag;
un'altra pure a zig zag chiude in alto questa deco-
razione. E lavorato assai accuratamente; l'impasto è
nero, gli ornati graffiti conservano tracce notevolissime
della riempitura in ocra rossa.

c) (tav. X, fig. 13). Olpe di bucchero alta m. 0,20,
a bocca rotonda, con due sporgenze ai lati dell'attac-
catura dell'ansa; sulle spalle è ornata con una linea
di ventagli punteggiati semichiusi, e quindi con un'al-
tra a ventagli aperti ; nel corpo sono graffiti dei fasci
anulari di linee che ne compiono il giro.

d) Secondo il rapp. M. sarebbe stato ritrovato
in questa tomba un pugnale di ferro rotto in tre pezzi,
che oggi non si può più identificare con certezza.

Tomba LXXX ('). Il rapporto M. riferisce che
in cotesta sepoltura a fossa, coll'alcova difesa da vol-
ticella di cappellacci, si rinvennero:

ferro rotto in 13 pozzi, lungo complessivamente m. 0,35 e due
altri pezzi irriconoscibili.

Museo, scaffale 1884; oggetti distinti da un cartellino colla
indicazione: via dello Statuto, 8 ottobre 1884.

(') Scavata il 9 ottobre. Rapporto M., 999: « In quel tratto
che dalla via Merulana immetteva su quella detta delle Sette
Sale, alla solita profondità di m. 1,00 dalla superficie del
vergine, venne in luce una delle solite arche... che conteneva:
(a) un vaso ad un'ansa, italo-greco (con tal nome Marsuzi chia-
mava allora i vasi a copertura nera) con quattro bozze sul
corpo, alto m. 0,12, del diametro di m. 0,15; (b-e) quattro fibule
di bronzo, una delle quali alta m. 0,07 e le altre tre rotte e
mancanti di alcuni pezzi".

Monumenti antichi — Vol. XV.

MA E DEL LAZIO ANTICO 130

a) Orcio in impasto ingubbiato di nero, ornato
sulla maggiore sporgenza del corpo con quattro bugne ;
è alto m. 0,12 ed il diametro massimo è di m. 0,15.

b-e) Quattro fibule di bronzo, una delle quali con
una corda di m. 0,07, le altre rotte e mancanti.

Nel Museo non esiste alcun gruppo di oggetti
certamente identificabile con questo corredo mala-
mente descritto.

Sepolcri scomposti LXXXI ('). Aggiunge il
rapporto M. che in quel medesimo giorno si ritrovarono
altri sepolcri, dei quali descrive complessivamente i
corredi. Gli oggetti che vi si ritrovarono sarebbero
stati secondo il citato Kapporto : un vaso rotto in 23
pezzi, altri 43 cocci, 33 pezzi irriconoscibili di bronzo,
12 anellini pure di bronzo, 3 ambre a fusaiola forate,
altri frammenti d'ambra.

Questi ultimi oggetti non si possono più identi-
ficare con certezza. Riguardo alla identificazione dei
cocci, in seguito ricomposti nel magazzino, è da osser-
varsi che i cartellini allora attaccati ai vasi ricostruiti,
accertano essere stati rinvenuti il 9 ottobre 1884 i
seguenti:

a) Due piattelli o presentato! di bucchero coral-
lino, alti m. 0,065, compreso il breve piede a tromba,
ornati a graffito sul labbro con un cerchio e dei doppi
festoni che ne pendono e dei pennacchi incisi in cor-
rispondenza delle loro attaccature; sono in sostanza
del tutto simili a quello edito nella tav. VII, fig. 5 ;
due fori trapanati nel labbro dopo la cottura servi-
vano ad appendere il recipiente.

/;) (Tav. X, fig. 9). Coppa di bucchero finissimo,
ornata con zone limitate da linee graffite al tornio,
delle quali fasce una, quella verso la bocca, è riem-
pita con sottili tratti obliqui incisi a mano ; è alta
m. 0,06.

e) Due kylikes di bucchero (cfr. tav. X, fig. 7)
del diam. alla bocca di m. 0,12, alte m. 0,06; sul
corpo sono ornate, una con due fasci di linee graffite al
tornio, l'altra con un fascio solo.

d) Orcio eseguito in impasto malamente ingub-
biato, è alto m. 0,13, l'ansa è a nastro, il corpo è ornato
con tre bugne rilevate.

e) (tav. IV, fig. 8). Anforetta a corpo sferico schiac-
ciato, col piede a tromba, il collo conico e le labbra

(') Raporto M. cit. (999).

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