213 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 214
scene funebri del tutto analoghe ritrovandosi dipinte l'avambraccio destro disteso lungo il corpo ed il brac-
o rilevate nelle tombe, o nelle urne sepolcrali rin- ciò portato un po' in avanti, colla mano nella regione
venute al di là del Tevere. pubica. I cavalli attaccati sono tre e questi sono privi
La parte conservata del fregio rappresenta una prò- di ali; dietro a loro appare la figura di un uomo che
cessione di carri. Due di questi sono rappresentati, procede verso destra col braccio destro piegato e l'a-
l'uno appresso l'altro, coi cavalli attaccati alla stanga vambraccio proteso in avanti,
e gli uomini ritti al disopra dei carri, che avanzano A destra mancano alcuni pezzi della lastra, in alto
lentamente verso destra. La biga che è a sinistra ha restano le tracce di una cornice a sgusci, colla quale
il davanzale continuo, le ruote assai basse, a sei raggi, doveva terminare cotesto fregio, che può integrarsi con
la stanga dritta e relativamente breve, poiché non ol- alcuni di quelli velletrani della collezione Borgia, esi-
trepassa le spalle dei cavalli. Sulla biga hanno preso stenti oggi nel Museo Nazionale di Napoli, uno dei
posto l'un dietro l'altro due uomini. Quello di sinistra, quali, che sembra eseguito collo stesso stampo, è qui
Fig. 90.
avvolto, come sembra, in una clamide o manto, si ap- raffigurato (fig. 91); e mostrano che nell'estremità
poggia colla mano sinistra sulla corrispondente spalla della lastra era rilevato un araldo, come vuole il
dell'altro, il braccio destro è piegato in dietro colla Pellegrini, o forse Mercurio stesso, come io penso,
mano sull'anca. L'altr'uomo, l'auriga, preme colle co- privo delle ali ai piedi, ma recante con sè, a guisa
scie sul davanzale della biga, senza dubbio per non di scettro, il caduceo (J).
essere rovesciato indietro da qualche scossa improv-
visa; trattiene i due animali colle redini tese, una Armi ed utensili,
in ciascuna mano, stringendo colla destra una sferza
a doppio cordino. I cavalli si muovono al passo, colla a) Punte di lancia in ferro, a foglia di olivo, con
testa ben alta ed il collo arcato; si vede che rodono cartoccio conico, grandi, per lo più assai ossidate; ad
i freni. Quasi a simboleggiare la loro celerità, l'artista una aderisce ancora la spirale di filo di bronzo che
li ha raffigurati muniti d'ale che partono dalla spalla avvolgeva l'asta per afforzarla immediatamente al di-
e si incurvano in alto, come quelle riprodotte in bronzi sotto del cartoccio.
ed in vasi di fattura ionica. _
La medesima situazione si ripete a destra ; soltanto (1) La figura . ^ da que]Ja dd PellegrinÌ! edita nel la.
l'uomo che si aggrappa alla spalla dell'auriga tiene Voro già citato alla p. 101, num. 8.
scene funebri del tutto analoghe ritrovandosi dipinte l'avambraccio destro disteso lungo il corpo ed il brac-
o rilevate nelle tombe, o nelle urne sepolcrali rin- ciò portato un po' in avanti, colla mano nella regione
venute al di là del Tevere. pubica. I cavalli attaccati sono tre e questi sono privi
La parte conservata del fregio rappresenta una prò- di ali; dietro a loro appare la figura di un uomo che
cessione di carri. Due di questi sono rappresentati, procede verso destra col braccio destro piegato e l'a-
l'uno appresso l'altro, coi cavalli attaccati alla stanga vambraccio proteso in avanti,
e gli uomini ritti al disopra dei carri, che avanzano A destra mancano alcuni pezzi della lastra, in alto
lentamente verso destra. La biga che è a sinistra ha restano le tracce di una cornice a sgusci, colla quale
il davanzale continuo, le ruote assai basse, a sei raggi, doveva terminare cotesto fregio, che può integrarsi con
la stanga dritta e relativamente breve, poiché non ol- alcuni di quelli velletrani della collezione Borgia, esi-
trepassa le spalle dei cavalli. Sulla biga hanno preso stenti oggi nel Museo Nazionale di Napoli, uno dei
posto l'un dietro l'altro due uomini. Quello di sinistra, quali, che sembra eseguito collo stesso stampo, è qui
Fig. 90.
avvolto, come sembra, in una clamide o manto, si ap- raffigurato (fig. 91); e mostrano che nell'estremità
poggia colla mano sinistra sulla corrispondente spalla della lastra era rilevato un araldo, come vuole il
dell'altro, il braccio destro è piegato in dietro colla Pellegrini, o forse Mercurio stesso, come io penso,
mano sull'anca. L'altr'uomo, l'auriga, preme colle co- privo delle ali ai piedi, ma recante con sè, a guisa
scie sul davanzale della biga, senza dubbio per non di scettro, il caduceo (J).
essere rovesciato indietro da qualche scossa improv-
visa; trattiene i due animali colle redini tese, una Armi ed utensili,
in ciascuna mano, stringendo colla destra una sferza
a doppio cordino. I cavalli si muovono al passo, colla a) Punte di lancia in ferro, a foglia di olivo, con
testa ben alta ed il collo arcato; si vede che rodono cartoccio conico, grandi, per lo più assai ossidate; ad
i freni. Quasi a simboleggiare la loro celerità, l'artista una aderisce ancora la spirale di filo di bronzo che
li ha raffigurati muniti d'ale che partono dalla spalla avvolgeva l'asta per afforzarla immediatamente al di-
e si incurvano in alto, come quelle riprodotte in bronzi sotto del cartoccio.
ed in vasi di fattura ionica. _
La medesima situazione si ripete a destra ; soltanto (1) La figura . ^ da que]Ja dd PellegrinÌ! edita nel la.
l'uomo che si aggrappa alla spalla dell'auriga tiene Voro già citato alla p. 101, num. 8.