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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0142

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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falsificarle ; oltreché la patina non mi è sembrata so- / fittili.

spetta.

La posa è identica in tutti, meno in due esem- Notevole è una raccolta di fnsaiole, le quali, di-

plari ; i tipi sono due, uno maschile e nudo o almeno versamente da quelle rinvenute nei sepolcri i cui cor-

senza abiti appariscenti, femminile l'altro e per lo redi sono stati sino ad ora descritti, sono poche liscie

più vestito di lunga tunica scendente sino ai piedi. (tav. XI, fig. 4), la maggior parte ornate in varia guisa

Le parti sessuali sono assai pronunciate ed eseguite ad incavo, o con bugne rilevate. Descrivo qui appresso

ad incavo nelle figure femminili, a rilievo in quelle i tipi principali.

maschili; in queste ed in quelle poi i piedi si prò- a) Esemplare ornato alla base con sei serie di
lungano in una specie di pernio, destinato evidente- angoli, col vertice verso il foro della fusaiola ; cotesti
mente a fissare queste imagini ad un piede o sostegno. angoli sono incisi a punta di stecco e quindi riempiti
Nulla di notevole vi è nella esecuzione dei visi, som- con una sostanza bianca, della quale restano tracce evi-
maria quante altre mai, cogli occhi incavati a circolo denti (tav. XI, fig. 2).

nei piani determinati dall'arco sopraciliare e dal prò- b) Un'altro è a sfera schiacciata, ornata sulla

filo del naso ; un altro incavo, talora a disco, rappre- maggiore sporgenza del corpo con quattro bottoncini

senta la bocca; dei solchi obliqui ornano poi le braccia rilevati e punteggiati, circondati alla base da tre solchi

verso la loro estremità. concentrici stampati « a funicella » (tav. XI, fig. 10).

Le due imaginette, riprodotte nella tav. XVI, figg. 5 c) Puseruola piriforme, ornata con una zona im-

e 6, una delle quali è a rilievo più tondeggiante, e pressa colla costa di una lima, o con uno stampo ana-

l'altra col disco solare sul capo, io non so se proven- logo e con dischi a tre solchi circolari, concentrici,

gano dal Viminale ; non debbo quindi occuparmene in impressi (tav. XI, fig. 9).

modo speciale. d) Esemplare a doppio tronco di cono, ornato

con linee ad elica, ottenute imprimendo sulla pasta,

Amuleti e pendagli diversi. quando ancora era fresca, uno stampo dentato (tav. XI,

fig. 12).

La collezione Nardoni è molto ricca di tali og- e) Esemplari divisi a spicchi da profonde solca-

getti, del tutto rari nei sepolcri dell'Esquilino, sol- ture longitudinali (tav. XI, fig. 18).
tanto una tomba rinvenuta nella piazza Vittorio Ema- f) Esemplari analoghi al precedente, ma cogli

miele avendo restituito delle figurine in avorio desti- spicchi divisi da impressioni o solchetti punteggiati

nate ad ornare una collana ed un'altra uno scarabeo. (tav. XI, fig. 25).

Un idolo eseguito in pietra nera basaltica, sembra g) Fusaiola col corpo interamente coperto da

una imitazione recente di prototipi egizi non antichis- leggeri fasci di linee punteggiate (tav. XI, fig. 141.
simi ; gli mancano la testa e le gambe. h) Fusaiola sferica divisa in quattro spicchi da

Tutti gli altri pendagli raccolti nella tavola, sono altrettante strozzature verticali in croce ; in ciascuno

di mezza porcellana, a tinte scialbe tra il verde e l'az- spicchio sono poi impressi dei dischi (tav. XVII,

zurro. La maggior parte riproducono i soliti tipi cosid- fig. 17).

detti egizio-fenicì (tav. XVI, figg. 28-32, 35, 37-42, i) Fusaiola romboidale schiacciata ai lati ed

44, 45), ma ve ne sono anche alcuni a pigna, a corolla ornata con rozzi fasci di linee a croce di s. Andrea

campanulata, ad aretta (tav. XVI, figg. 36 e 43); ed impresse a funicella (tav. XI, fig. 21).
altri ancora di diverso tipo, che si allontanano alquanto Nelle tavole fototipiche unite a cotesta memoria

dalle forme più consuete fra i pendagli amuleti rin- sono pure riprodotti:

venuti nelle coeve sepolture dell'Etruria. k) Due cilindri a doppia capocchia, o rocchetti,
Per la maggior parte di questi oggetti mancano di cui si conservano numerosi esemplari nella colle-
indicazioni precise sulla loro provenienza ; benché sia zione (cfr. tav. XVII, figg. 10 e 12).
probabile, non è quindi certo che siano stati tutti II vasellame non vi è molto ben rappresentato,
rinvenuti negli sterri dei quartieri alti di Roma. Ricordo fra gli altri fittili :
 
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