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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0235

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457 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 458

sinea principalmeute, per quelle di Villanova, Savi- non solo per ciò che riguarda i vasi in impasto ingub-
gnano, Bazzano, Este e Novilara ed anche per altri biati, ma anche per quelli a superficie ben cotta e
rinvenimenti minori, ad alcuno dei quali avrò occasione scialbata di bianco per ricevere poi degli ornati di-
di accennare. Anche in questa regione il materiale pinti a guazzo ('). Però se si fa astrazione da questi
eneo in uso fra i vivi ci è noto per alcuni ripostigli, caratteri, comuni anche ad altre famiglie di prodotti
fra i quali il più ricco è quello notissimo di S. Pran- ceramici, nel complesso è evidente che nei due ver-
cesco a Bologna, composto con serie svariatissime di santi dell'Appennino si era accentuata nella prima età
oggetti, alcuni dei quali poterono usarsi anche dalle del ferro una sostanziale diversità di indirizzo nello
famiglie alle quali si debbono i locali sepolcri a facies sviluppo dell'arte figulina. Più grandi analogie offrono
conservatrice. invece i bronzi ritrovati in queste due regioni.

Riguardo alla ceramica, trovano raffronti nelle Comune è la tecnica di afforzare i bordi delle la-
necropoli adriatiche gli ziri o vettine con anse oriz- mine di bronzo ribattendoli ed accartocciandoli intorno
zontali ad anello di cui si ebbero esempi dalla ne- ad un'anima di ferro; questa tecnica si osserva in-
cropoli dell'Esquilino in Roma ed altri numerosi da fatti tanto nello scudo rinvenuto in un sepolcro dei-
quelle nei colli albani (cfr. tìg. 130 a) ; uno degli ossuari l'Esquilino (XGIV, b), quanto in alcuni prodotti me-
li villanoviani » del Lazio è identico quasi ad esemplari tarlici ritrovati nel bacino dell'Adriatico (2).
numerosi nella necropoli felsinea ed in quella di Vii- Anche parecchi tipi sono identici o simili. Spade
lanova (2), e così pure si ritrova in queste la ciotola ad antenne identiche alcune, analoghe altre all' esem-
caratteristica, coll'ansa leggermente obliqua e coi due piare romano (tav. Ili, fig. 5). si rinvennero così nella
denti sporgenti dal labbro ai lati dell'attaccatura del- valle del Po come nel Piceno e nelle Marche (3) ; dei
l'ansa (cfr. p. 283, fig. 109 a) (3), l'orcio a corpo sfe- coltelli a lama ondulata, con manico a C, del tutto
roidale, quello del cosiddetto tipo villanoviano modi- analoghi a quelli di Caracupa, provengono da Aquileia
Acato (4), Tanforetta col corpo piriforme tronco in basso, e da Este; ma forse spettano alla seconda fase della
munita di due anse per lo più ad anello (5), le fuseruole età del ferro (4); quelli analoghi, ma privi di manico
ed i rocchetti (f>), le tazze a due anse col corpo sferoi- metallico, e muniti invece di un codolo ad asticella
dale schiacciato ("), le anse cornute, quelle espanse ad talora appiattita ed in tal caso forata per il passaggio
alette Accedono inoltre delle analogie di tecnica, dei chiodetti coi quali erano fissate le guance, talora

invece a cartoccio, sono abbastanza comuni nella valle
del Po (5). Più comuni ancora sono le punte di lancia

(') Gozzadini, Intorno agli scavi fatti dal sig. Amoaldi
Veli, p. 8 ; Not. scavi, 1884, pp. 63 e 67 ; Di alcuni sepolcri

della necropoli felsinea, p. 10, fig. 6; Montelius, La civilisa- (') Not. scavi, 1891, p. 83; Zannoni, Gli scavi della Cer-
tion primitive, I, pi. LXXXVII, fig. 17; Zannoni, Gli scavi tosa, tav. CXLVIII, fig. 18; Brizio, Monum. archeol. della pro-
delia Certosa di Bologna, p. 202. vincia di Bologna, tav. II, fig. 8.

(2) Cfr. p. e. Montelius, op. cit., pi. LXXV, figg. 10 ed 11, (2) Cfr. p. e. Gabrielli, 77 palazzo comunale di Ascoli Pi-
pl. XCin, figg. 2, 6 e 7. ceno e le sue raccolte, II ed., p. 19, n. 4092 (situla di Cupra-

(3) Crespellani, Di un sepolcreto preromano a Savignano marittima).

sul Panaro, tav. I, fig. 5; Gozzadini, Di un sepolcreto etrusco (3) Not. scavi, 1889, tav. I, fig. 34, p. 319; Zannoni, La

scoperto presso Bologna, tav. IV, fig. 39; Montelius, La civi- fonderia di Bologna, tav. XXV, fig. 92; Montelius, La civili-

lisation primitive, I, pi. LXXV, fig. 12. sation primitive, I, pi. LXX, fig. 4; Soranzo, Scavi e scoperte

(4) Mon. Lincei, V, tav. XIII, figg. 4, 6 e 12. nei poderi Nazari d'Este, tav. VI, fig. 1; Bull, paletn., 1897,

(5) Gozzadini, Di un sepolcreto etrusco scoperto presso Bo- p. 40; Not. scavi, 1897, p. 135.

logna, tav. IV, fig. 6; Intorno ad alcuni sepolcri scavati nel- (4) Bull, paletn., 1896, p. 99, tav. Ili, fig. 7; Not. scavi,

l'arsenale militare di Bologna, tav. unica fig. 5; Crespellani, 1892, tav. VI, fig. 20; Bull, paletn., 1896, p. 893, fig. 1.

Del sepolcreto e degli altri monumenti antichi scoperti presso (5) Orsi, // sepolcreto italico di Vadena, p. 76, tav. VII;

Bazzano, tav. II, fig. 7, cfr. fig. 8. Campi, Archivio trentino, 1886, p. 299, figg. 4 e 5 della tav.;

(6) Not. scavi, 1880, p. 376; Mon. Lincei, V, p. 154. Not. scavi, 1882, p. 22, tav. IV; Soranzo, Scavi e scop. nei

(7) Museo preist. di Roma, Verucchio; Montelius, La ci- poderi Nazari, pp. 29, 30, 33, tav. VI, figg. 2 e 3; Bull, paletn.,
vilisation primitive, I, p. 439, figg. c ed f; Mon. Lincei, V, 1876, tav. II, fig. 4; Rivista archeol., della provincia di Como,
tav. Vili, figg. 46 e 51. 1878, tav. Ili, fig. 4, fase. VI, p. 19, tav. II, fig. 13; Monte-

(*) Not. scavi, 1889, p. 214 e seg.; Bull, paletn., 1889, lius, La civilisation primitive en Italie, I, pi. XLVII, fig. 15;

p. 69; Gozzadini, Di alcuni sepolcri della necropoli felsinea, Bull, paletn., 1883, p. 214; Zannoni, La fonderia di Bologna,

p. 6, fig. 2. tav. XXX, fig. 90; Not. scavi, 1889, tav. I, fig. 41; Gozzadini,
 
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