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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0314
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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Certi tipi di fìbule rinvenuti nel Lazio, in Sicilia,
ed in Grecia sono caratteristici, almeno in Italia, di
quella fase più remota ; alludo a quelle ad arco sem-
plice ed alle altre ad arco rovescio con doppia molla

Fig. 187.

alle estremità, o molla ad una e gomito all'altra o
anche coll'arco ad asticella avvolta ad a spire ricor-

Fig. 188.

renti come un esemplare, forse romano, del Museo di
Berlino pubblicato dal Montelius (fig. 188) ('). Le
spade con codolo piatto e margini rialzati, come quella
romana della collezione Nane edita dal Montelius

(!) Montelius, La eivilisation primitive en Italie, II, 2,
pi. CCCLV, fig. 3. Cfr. Museo ital.'di antichità classica, voi. II,
tav. XIII, fig. 6.

(fig. 187) ('), simile all'esemplare di Pratica edito dal
Lanciani, certamente, come lo dimostrò 1' Dndset (2),
sono imitazioni di modelli greci ; di questi se ne rin-
venne uno a Cuma (:!) in un sepolcro della età del ferro,
un altro a Creta nell'antro di Psycro ( '), ove era asso-
ciato ad una fibula della antica età del ferro e di
un tipo non ignoto nell' Italia meridionale (5) ; ma
in Grecia più frequentemente sono associate a vasel-
lame dell'ultimo periodo miceneo (f;). È per lo meno
improbabile che questo tipo sia divenuto di moda
nel Tirreno quando i prototipi non erano più in uso
nell' Oriente ; si deve quindi ritenere, almeno come
probabile, che la prima diffusione di quei modelli sia
avvenuta in Italia alla fine del periodo miceneo, quando
cioè erano ancora di moda nei paesi greci; onde se
ne deduce la esistenza dei commerci del Lazio col-
l'ori ente ellenico già nella Ia fase della età del
ferro, in cui del resto si andavano diffondendo i primi
germi dai quali doveva poi fiorire e fruttificare così
intensamente la coltura greca arcaica, la cui intensa
azione sulla coeva civiltà latina doveva manifestarsi
vigorosamente sotto l'impulso dei commerci e della
intensa colonizzazione che caratterizzano appunto in
Italia la IIa fase di quella età.

Ma è tempo ormai di tralasciare gli indizi dei
commerci di cabotaggio per le coste settentrionali del
Mediterraneo, per esaminare quelli relativi ai commerci
lungo le coste meridionali e le grandi isole più pros-
sime, Cipro cioè e Creta principalmente.

La linea del Sud. Quando io publicai i Mo-
numenti primitivi della Sardegna, non tenni conto di
alcuni enormi pani di rame esistenti nel Museo di
Cagliari, publicati già nel Ballettino archeologico
sardo dello Spano e quindi in quello del Pais (7), sia

(') Montelius, La eivilisation primitive en Italie, II, 2,
pi. CCCLV, fig. 17.

(2) Undset, Études sur Vdge du bronze de la Hongrie,
p. 150; Die àltesten Schivertformen, p. 19.

(3) Mon. Lincei, XIII, p. 254.

(4) Museo italiano di antichità classica, II, tav. XIII, fig. 5.

(5) Museo cit., II, tav. XIE, fig. 0 ; cfr. Montelius, La eivili-
sation primitive en Italie, I, pi. XVI, A, p. 220.

(6) Cfr. Furtwangler e Loeschcke, Mykenische vasen,iàf. I>,
fig. 11 (Jalysos) ; Journal ofhellenic studies, 1887. tav. LXXXIII,
p. 449 (Carpathos) ; Undset, Die àltesten Schwerlformen,
p. 15, fig. 24; op. cit., p. 149, fig. 31 (Larnaca) e p. 11, fig. 18
(Corinto).

(7) Pais, Bull. Arch. sardo, 1884, p. 130 e figura nel testo;
p. 149 e fig. ; Perrot e Chipiez, Hist. de l'Art, IV, p. 499, fig. 97.
 
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