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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0318

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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Dei rozzi vasi eseguiti in impasto, rinvenuti in II vaso rinvenuto nell' Esquilino, edito nella ta-

alcuni sepolcreti laziali (tav. XXIII, fìgg. 21 e 23) vola IX, fìg. 2, è un prodotto certamente importato,

con leggere varianti nella costruzione del manico (') distinguendosi da quelli indigeni per la natura del-

ed altri ritrovati in quelli prossimi di Allumiere l'argilla, per la perfezione con cui fu lavorato al tornio

imitano in modo troppo ugualmente stilizzato le otri e cotto in un forno chiuso; ed infine anche per la forma

di pelle utilizzate pel trasporto dei liquidi o di alquanto più sviluppata di quelli ai quali ho dinnanzi

c Fig. 190. d

altro materiale, per poter ritenere che derivino dalla accennato. Uno simile per forma benché munito di

indipendente e diretta loro imitazione. Ed invero si piedi e di un imbuto centrale che manca nell'esem-

ricollegano effettivamente alla diffusione di modelli, piare ritrovato nel Lazio, si ritrovò in una tomba presso

che conosciamo con sufficiente larghezza. Dei vasi a poco coeva del Caucaso (fig. 191) ('). Questo e gli

simili ai rozzi prodotti indigeni ai quali ho accen- altri modelli più prossimi ai vasi otriformi in impasto

nato e coevi a questi ultimi si rinvennero in un se- ci additano la patria di origine di questi prodotti o

polcro della prima fase della età del ferro a Kavusi in dei relativi tipi e sopratutto la via commerciale per

Creta (2). cui si importarono nel Lazio.

(>) Bull, comunale, 1898, tav. VI, fig. 7.

(2) American Journal of Archaeology, 1901, pi. I prima
fila in alto n. 5 da sinistra; seconda fila n. 6; terza fila n. 6 (!) De Morgan, Recherches sur les origines des mètaux

da sinistra. dans VArmenie russe, p. 325, fig. 47.
 
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