629 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 630
(fig. 193 c) ('). L'esemplare rinvenuto nella tomba quali riprodotto nella fig. 193 d (')■ Anche questo è si-
dei Guerriero, come quello di Assarlick or ora citato, mile ad altri coevi di Cipro, uno dei quali mostra come
disgraziatamente male riprodotto nella pubblicazione questa classe di vasi si ricolleghi a quelli analoghi
dalla quale ho tratto l'incisione che ne presento, sono col collo a tromba privo della protome animale
eseguiti maestrevolmente in argilla depurata a pareti (fig. 193 e-/) (2). Si tratta quindi di un tipo esotico
relativamente sottili e la cottura al forno ha loro con- importato nel Tirreno e forse anche nel Lazio dalla
ferito una tinta bianco-giallastra; sulla superficie fria- via commerciale marittima del sud e quivi imitato
bile sono poi eseguiti dei disegni a guazzo con un colore nelle manifatture locali.
variante dal rosso al bruno per effetto della diversa os- Il vaso a ciambella con testa di caprone rinvenuto
sidazione del minerale che lo compone. Con questa tinta a Vetulonia in uno dei cosiddetti ripostigli stranieri
si ottennero nel vaso cornetano i disegni visibili nella--
riproduzione che ne offro ed in quello d'Assarlick delle (') American journal of Archaeology, 1901, p. 811, fig. 4;
, . . ... n. , • , • , . . Mon. Lincei, VI, p. 54. L'Helbig ed il Ghirardini avevano
bande orizzontali con dischi a cerchi concentrici cosi . . A ■ r f „ . . „ rl ,„ ; „••„;«
notato delle rassomiglianze ira cotesto vaso ed alcuni cipriotti
svaniti che non furono riprodotti nella incisione pub- Ann. Insù., 1874, p. 262; Not. scavi, 1882, p. 192; cfr. Palma
blicata dal Paton. Si tratta adunque di esemplari ana- di Cesnola> pL Ym} ma quelli allora noti erano s!mili
agli esemplari tirreni solo in quanto gli uni e gli altri ripro-
loghi la cui relazione è messa in maggiore evidenza ducevano forme di uccelli; quelli scoperti in seguito, ai quali
da due vasi contemporanei a quello cornetano ed asso- accenno nel testo, si prestano invece a più sicuri raffronti.
. . ..... ,, ... . . „ (2) Pottier, Vases antiques du Louvre, I, pi. VI, fig. A,
lutamente simili a quest ultimo per tecnica e forme, kr nf „, fi kq i • a- ■ -t •+• + + j„i
^ r "i 56, ctr. anche fig. od, esemplari sporadici ritenti a torto dal-
rinvenuti nella necropoli di Kurtes in Creta, uno dei l'autore ad una remota antichità, poiché a Cipro altri del tutto
simili provengono dalle necropoli della età del ferro, cfr.
Cesnola, A descriptive atlas of the Cesnola collection ecc.
0) Journ. of hellenic Studies. 1887, p. 74, fig. 19. pi. XCV, figg. 811 ed 817.
(fig. 193 c) ('). L'esemplare rinvenuto nella tomba quali riprodotto nella fig. 193 d (')■ Anche questo è si-
dei Guerriero, come quello di Assarlick or ora citato, mile ad altri coevi di Cipro, uno dei quali mostra come
disgraziatamente male riprodotto nella pubblicazione questa classe di vasi si ricolleghi a quelli analoghi
dalla quale ho tratto l'incisione che ne presento, sono col collo a tromba privo della protome animale
eseguiti maestrevolmente in argilla depurata a pareti (fig. 193 e-/) (2). Si tratta quindi di un tipo esotico
relativamente sottili e la cottura al forno ha loro con- importato nel Tirreno e forse anche nel Lazio dalla
ferito una tinta bianco-giallastra; sulla superficie fria- via commerciale marittima del sud e quivi imitato
bile sono poi eseguiti dei disegni a guazzo con un colore nelle manifatture locali.
variante dal rosso al bruno per effetto della diversa os- Il vaso a ciambella con testa di caprone rinvenuto
sidazione del minerale che lo compone. Con questa tinta a Vetulonia in uno dei cosiddetti ripostigli stranieri
si ottennero nel vaso cornetano i disegni visibili nella--
riproduzione che ne offro ed in quello d'Assarlick delle (') American journal of Archaeology, 1901, p. 811, fig. 4;
, . . ... n. , • , • , . . Mon. Lincei, VI, p. 54. L'Helbig ed il Ghirardini avevano
bande orizzontali con dischi a cerchi concentrici cosi . . A ■ r f „ . . „ rl ,„ ; „••„;«
notato delle rassomiglianze ira cotesto vaso ed alcuni cipriotti
svaniti che non furono riprodotti nella incisione pub- Ann. Insù., 1874, p. 262; Not. scavi, 1882, p. 192; cfr. Palma
blicata dal Paton. Si tratta adunque di esemplari ana- di Cesnola> pL Ym} ma quelli allora noti erano s!mili
agli esemplari tirreni solo in quanto gli uni e gli altri ripro-
loghi la cui relazione è messa in maggiore evidenza ducevano forme di uccelli; quelli scoperti in seguito, ai quali
da due vasi contemporanei a quello cornetano ed asso- accenno nel testo, si prestano invece a più sicuri raffronti.
. . ..... ,, ... . . „ (2) Pottier, Vases antiques du Louvre, I, pi. VI, fig. A,
lutamente simili a quest ultimo per tecnica e forme, kr nf „, fi kq i • a- ■ -t •+• + + j„i
^ r "i 56, ctr. anche fig. od, esemplari sporadici ritenti a torto dal-
rinvenuti nella necropoli di Kurtes in Creta, uno dei l'autore ad una remota antichità, poiché a Cipro altri del tutto
simili provengono dalle necropoli della età del ferro, cfr.
Cesnola, A descriptive atlas of the Cesnola collection ecc.
0) Journ. of hellenic Studies. 1887, p. 74, fig. 19. pi. XCV, figg. 811 ed 817.