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NECROPOLI DEL TERRITORIO CARENATE
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come in quelli del Dipylon, dell'Heraion di Argo e di
Beozia, il corpo è magro e allungato, il collo largo
e alto, le gambe lunghe, grosse alle coscie e troppo
sottili dal ginocchio in giù ; nei nostri però il corpo si
restringe moltissimo all' attacco delle gambe posteriori,
Pesci. Con sufficiente frequenza è rappresentato
nei nostri vasi un pesce dal corpo largo e appiattito
con piccola testa e pinna caudale bifida, forse la so-
gliola. Non è un soggetto così antico, per lo meno in
Italia, quanto l'oca e il cavallo; in Grecia non manca
Fig. 62. — Olla con figure graffite di cavalli a molte ali
(tomba ignota cfr. p. 313).
(fig. 62) mentre in quelli è cilindrico, e non appaiono
nei nostri le irte criniere che a quelli sono date (').
Non di rado sono rappresentati due cavalli affron-
tati, come si ha tanto frequentemente nel geometrico
greco (2) ; una volta i due cavalli sono legati alla
stessa cavezza (fig 61), manca però nei nostri il tre-
spolo o la mangiatoia che negli esemplari greci è posto
tra i due cavalli (:ì).
(') Le criniere irte ci sono però in qualche vaso del ge-
nere dei nostri trovato altrove, p. es. a Pitigliano, Montelius,
Civ. primitive, tav. 207, fig. 10.
(2) Cfr. Perrot-Chipiez, ffist. de l'Art, VII, figg. 9, 48, 5*4,
62, cfr. anche Pottier, Vases antiques, A, 286 (pisside di Ka-
miros).
(°) Questo accessorio non manca in un vaso di Falerii : Cozza
e Pasqui in Not. scavi 1887, p. 173.
Monumenti Antichi — Vol. XVI.
nel miceneo ('), così appiattito figura poi nella cera-
mica geometrica della Beozia e dell'Attica (2).
Col giungere in Italia dei prodotti greco-orientali
il repertorio delle ornamentazioni si accresce di nuovi
soggetti, oppure le figure stesse già usate da tempo
si complicano con nuovi elementi. I quadrupedi alati
rappresentati in quegli oggetti orientali sembra, ab-
biano fatto grande impressione ai nostri figlili ; ali o
svolazzi simili ad ali sono dati a tutti gli animali,
non di rado anche in numero maggiore di due, che si
innestano sul dorso, sul petto, sul collo o sulle gambe,
(') Cfr. Savignoni in Mon. Lincei, XIV, p. 568 seg.
tav. XXXVIII, Bosanquet in Brit. Sch. Annual, Vili, tav. XVIII;
Evans, ibid. VIII, p. 80, fig. 45 e IX, p. 69, fig. 46, p. 114,
fig. 71; Tsundas in 'Ecp. 'Jqx- 1889, tav. VII, 5, ecc.
(3) Perrot-Chipiez, ffist. de l'Art, VII, p. 213, fig. 92.
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come in quelli del Dipylon, dell'Heraion di Argo e di
Beozia, il corpo è magro e allungato, il collo largo
e alto, le gambe lunghe, grosse alle coscie e troppo
sottili dal ginocchio in giù ; nei nostri però il corpo si
restringe moltissimo all' attacco delle gambe posteriori,
Pesci. Con sufficiente frequenza è rappresentato
nei nostri vasi un pesce dal corpo largo e appiattito
con piccola testa e pinna caudale bifida, forse la so-
gliola. Non è un soggetto così antico, per lo meno in
Italia, quanto l'oca e il cavallo; in Grecia non manca
Fig. 62. — Olla con figure graffite di cavalli a molte ali
(tomba ignota cfr. p. 313).
(fig. 62) mentre in quelli è cilindrico, e non appaiono
nei nostri le irte criniere che a quelli sono date (').
Non di rado sono rappresentati due cavalli affron-
tati, come si ha tanto frequentemente nel geometrico
greco (2) ; una volta i due cavalli sono legati alla
stessa cavezza (fig 61), manca però nei nostri il tre-
spolo o la mangiatoia che negli esemplari greci è posto
tra i due cavalli (:ì).
(') Le criniere irte ci sono però in qualche vaso del ge-
nere dei nostri trovato altrove, p. es. a Pitigliano, Montelius,
Civ. primitive, tav. 207, fig. 10.
(2) Cfr. Perrot-Chipiez, ffist. de l'Art, VII, figg. 9, 48, 5*4,
62, cfr. anche Pottier, Vases antiques, A, 286 (pisside di Ka-
miros).
(°) Questo accessorio non manca in un vaso di Falerii : Cozza
e Pasqui in Not. scavi 1887, p. 173.
Monumenti Antichi — Vol. XVI.
nel miceneo ('), così appiattito figura poi nella cera-
mica geometrica della Beozia e dell'Attica (2).
Col giungere in Italia dei prodotti greco-orientali
il repertorio delle ornamentazioni si accresce di nuovi
soggetti, oppure le figure stesse già usate da tempo
si complicano con nuovi elementi. I quadrupedi alati
rappresentati in quegli oggetti orientali sembra, ab-
biano fatto grande impressione ai nostri figlili ; ali o
svolazzi simili ad ali sono dati a tutti gli animali,
non di rado anche in numero maggiore di due, che si
innestano sul dorso, sul petto, sul collo o sulle gambe,
(') Cfr. Savignoni in Mon. Lincei, XIV, p. 568 seg.
tav. XXXVIII, Bosanquet in Brit. Sch. Annual, Vili, tav. XVIII;
Evans, ibid. VIII, p. 80, fig. 45 e IX, p. 69, fig. 46, p. 114,
fig. 71; Tsundas in 'Ecp. 'Jqx- 1889, tav. VII, 5, ecc.
(3) Perrot-Chipiez, ffist. de l'Art, VII, p. 213, fig. 92.
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