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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Paribeni, Roberto: Necropoli del territorio Capenate
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0236
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451

NECROPOLI DEL TERRITORIO C A PENATE

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naccliio a lunga coda dell'holfnos e dell'olla di t. XVI
(fig. 40), nei quali si possono riconoscere degli aironi,

Fig. 59. — Dettaglio di una figura di cavallo graffita
(da un'olla di tomba ignota cfr. p. 343).

e gli uccelli simili senza piumaggio sul capo dell'olla

Fitì. 60. — Kantharos d'impasto bruno (collezione S. Paolo).

di t. LXXXIV, 1. Alle volte il corpo degli uccelli è
cosparso di punteggiatura (cfr. fig. 60) che può stare

a significare tanto la varietà del colore, quanto l'imi-
tazione da sbalzi metallici (').

Cavalli. Debbono aver costituito il motivo predi-
letto, tanta è l'insistenza con la quale vengono ripe-
tuti. Come si sa, il cavallo non appare frequentemente
nell'arte micenea (2), è invece comune nel materiale
geometrico (3) e appare nello ionico (4), e nelle tazze
egizio-fenicie o assiro-fenicie (5), mentre è rarissimo
nel vasellame corintio. In Italia comincia pure in età
antichissima, ed è nel nostro periodo straordinariamente
abbondante (6)- Appunto per la continua ripetizione la
figura appare stilizzata in modo costante con tratti che
in parte riscontrano, in parte si distinguono da quelli

Fig. 01. — Cavalli legati insieme (dettaglio di una fiasca
di tomba XIX).

propri dei cavalli geometrici greci. Così nei nostri,

(') Il Karo, De arte vascularia, p. 26, cita in confronto
un vaso fittile di Tirinto (Schliemann, Tiryns, tav. XV-21) e un
frammento di Naukratis (Flinders Petrie Naukratis, tav. V, 44)
cfr. Pinza in Mon. Lincei, XV, fig. 143.

(2) Si riscontra in forma plastica a Creta, Pernier in Mon.
Lincei, XII, p. 118, fig. 47, Savignoni, ibid. XIV, p. 645,
fig. 113.

(») Cfr. Perrot-Chipiez, Ilist. de l'Art, VII, figg. 9, 40, 41,
48, 54, 62, cfr. anche Furtwiingler, Die Bronzen in Olympia,
voi. IV, tav. XVIII n. 295, XXII. n. 362 a; XXVII n. 618, ecc.

(*) P. es. cavalli alternati con cervi nella ceramica cosi
detta rodia, Pottier, Catalogue II, pp. 5 e 6, cfr. Karo De arie
vascularia, tav. I, ecc.

(6) Montelius Civ. Primitive, tav. 367 n. 1, 3, 8; 368,
n. 5; Jahrlmch des Inst. 1898, p. 35, fig. 7.

(c) Rinuncio anche qui alla esemplificazione : si potrebbe
esser tentati a supporre qualche ragione religiosa o magica
per tanta frequenza, quale ad esempio suppone il Rejnach per
le figure animali del periodo Magdalénien (Anthropologie 1903,
p. 257), o il Capart per quelle che ornano i vasi preegizi
(Les débuts de l'art en Egypte, p. 207). Per l'età storica ò no-
tevole la predilezione dei Campani per i cavalli attestata dalle
loro monete.
 
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