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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0207
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GELA
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ticolari anatomici del torso e delle gambe, a contorni leonina annodata sul petto, chiusa ai fianchi, c rico-
un po' duri e geometrici. In alto sopra la linea dello pronte la testa, l'arco sulle spalle, investe con violenza,
teste ad evanescenti caratteri pavonazzi l'iscrizione: impugnando la spada dal bianco (eburneo) manico, il
primo gigante tutto coperto dell'armatura, il quale
+ A1P1TPOS KAVOS (Tav. XXII) rivoltandosi pare voglia lanciare l'asta, per arrestare
la furia divina. In alto un uccello. A d. altro gigante,
B) Figura nuda di Sileno con grande barba acumi- con bianco pennacchio sull'elmo, fugge riguardando;
nata, trecce sul dorso, coda abbassata, reggo un otre e un terzo a sin. in azione analoga- Negli spazi tra le
Pia. 203.
colla d. protesa, guardando in dietro, fa un gesto,
come per arrestare o trattenere qualcuno. Sotto il
piede graffita la sigla %. Lo stilo è rosso severo.
Chairippos ci era noto sin qui per un alabastron del
M. Britannico e per un frammento di tazza di Adria
(Klein, op. cit., p. 150). Le teste mi fanno risovve-
nire qualche particolare della maniera di Chachryliou.
Lekythos a. cm. 32 Vs a f. n. col corpo superiore
cilindrico, a. cm. 83, con palmette e fiori di loto
sulle spalle, e sul ventre sotto una fascia a meandro,
Eracle che combatte i giganti, sotto le sembianze di
guerrieri (Tav. XXT, b). L'eroe vestito della polle
Monumenti Antichi — Voi. XVII.
figure lettere senza senso. Lo stilo, dell'ultima fase
della pittura nera, ò accurato, col solito largo impiego
di graffiti e colori. Sotto il piede, forato in antico,
graffito il segno X. La rappresentanza non abbisogna
di commonti ; da notare soltanto che la lotta di Eracle
contro i giganti, non essendo una delle sue grandi
imprese, ma una compartecipazione alla guerra mossa
dalle divinità dell' Olimpo ai mostri della terra,
l'eroe appare d'ordinario in compagnia di Zeus, di
Atena o di altri dei; assai di rado solo od a piedi;
sotto questo punto di vista la figurazione del nostro
vaso può considerarsi come non comune.
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ticolari anatomici del torso e delle gambe, a contorni leonina annodata sul petto, chiusa ai fianchi, c rico-
un po' duri e geometrici. In alto sopra la linea dello pronte la testa, l'arco sulle spalle, investe con violenza,
teste ad evanescenti caratteri pavonazzi l'iscrizione: impugnando la spada dal bianco (eburneo) manico, il
primo gigante tutto coperto dell'armatura, il quale
+ A1P1TPOS KAVOS (Tav. XXII) rivoltandosi pare voglia lanciare l'asta, per arrestare
la furia divina. In alto un uccello. A d. altro gigante,
B) Figura nuda di Sileno con grande barba acumi- con bianco pennacchio sull'elmo, fugge riguardando;
nata, trecce sul dorso, coda abbassata, reggo un otre e un terzo a sin. in azione analoga- Negli spazi tra le
Pia. 203.
colla d. protesa, guardando in dietro, fa un gesto,
come per arrestare o trattenere qualcuno. Sotto il
piede graffita la sigla %. Lo stilo è rosso severo.
Chairippos ci era noto sin qui per un alabastron del
M. Britannico e per un frammento di tazza di Adria
(Klein, op. cit., p. 150). Le teste mi fanno risovve-
nire qualche particolare della maniera di Chachryliou.
Lekythos a. cm. 32 Vs a f. n. col corpo superiore
cilindrico, a. cm. 83, con palmette e fiori di loto
sulle spalle, e sul ventre sotto una fascia a meandro,
Eracle che combatte i giganti, sotto le sembianze di
guerrieri (Tav. XXT, b). L'eroe vestito della polle
Monumenti Antichi — Voi. XVII.
figure lettere senza senso. Lo stilo, dell'ultima fase
della pittura nera, ò accurato, col solito largo impiego
di graffiti e colori. Sotto il piede, forato in antico,
graffito il segno X. La rappresentanza non abbisogna
di commonti ; da notare soltanto che la lotta di Eracle
contro i giganti, non essendo una delle sue grandi
imprese, ma una compartecipazione alla guerra mossa
dalle divinità dell' Olimpo ai mostri della terra,
l'eroe appare d'ordinario in compagnia di Zeus, di
Atena o di altri dei; assai di rado solo od a piedi;
sotto questo punto di vista la figurazione del nostro
vaso può considerarsi come non comune.
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