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anathkmata di una città sicula-greca ecc.

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racusa (Notizie, 1903, p. 529 e seg.), uno di Leon-
tini (inedito, in proprietà privata) ed alcuni frammenti
di Gela (Orsi, Gela, pp. 82, 349, 743). Il Pottier se
ne è diffusamente occupato a proposito di un esem-
plare **\ Louvre (voi. I, tav. 77, p. 114, F. 198;

di Madonna del Piano sono tutti attici, taluno con
tracce di ionismo, e spettano alla seconda metà del
sec. VI ed ai primissimi anni del V; dello stile rosso
nessuna traccia. La ceramica coincide quindi cronolo-
gicamente colla plastica.

Fig. 13.

testo p. 776 e seg.), e riconosce in questa decorazione
miniaturista una reazione ionica alla tendenza attica
delle grandi figure. Di firmato, da Nicostene, si ha
solo un esemplare del Museo Britannico (Catalogne,
I, B. 364).

Molti altri sono i frammenti ceramici raccolti nella
grande fossa, e nel loro complesso i vasi del deposito

Carattere del deposito.

Tutti i santuari greci, grandi e piccoli, erano stra-
ordinariamente ricchi di àva^r'jfiata, ex-voto di de-
voti, i quali variavano solo, a seconda dell'impor-
tanza del santuario, per mole e pregio materiale od
intrinseco. Dal grande bronzo o dalla statua insigne
 
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