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235

NUOVI STUDI1 E SCOPERTE I'N GORfYNA

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di cenere, carboni, ossa umane combuste e insieme
molti frammenti di vasi, vale a dire, secondo ogni ap-
parenza, gli avanzi di un rogo funebre. Nella fotografìa
riprodotta qui alla fig. 26 si vede a destra il mucchio
dei frammenti fìttili (che spettano per la maggior
parte a tazze e lekythoi ordinarii) ('), a sinistra il cu-
mulo delle ceneri, carboni ed ossa cavate di lì dentro
e raccolte insieme (2).

Una scoperta di tal sorta, fatta dentro un recinto
sacro ad una divinità, è non poco sorprendente e, se

Infatti nella tradizione scritta molto di rado e solo
a personaggi di tal sorta troviamo concesso questo onore.
Gli esempi si riferiscono per la massima parte a per-
sonaggi mitici, come Alcmena che dicevasi sepolta
presso il tempio di Zeus a Megara, Hyakinthos presso
l'altare di Apollo in Amicle, Pelope e Hippodameia
nell'Altis di Olimpia, Arkas presso l'altare di Hera
a Mantinea, gli Aloadi in un santuario di Bacco in
Beozia, Neottolemo nel recinto sacro di Delfo
Oreste davanti al tempio di Saturno in Roma (2).

Fig. 24. — Heroon nel piazzale del Pythion.

non unica, rarissima. Un onore così eccezionale e così
discordante dai comuni usi ellenici non poteva essere
tributato fuorché ad un personaggio che si fosse
acquistato singolari benemerenze verso la città, e che
fosse da questa venerato quale un eroe.

(') Sono di argilla giallastra alcuni non verniciati altri
con verniciatura nera sì dentro che fuori o solo fuori, come
nei vasi etrusco-campani; qualcuno ha anche strie e nerva-
ture, un frammento a destra ha due striscie nere. Spettano ma-
nifestamente ad epoca tarda, ellenistica. Fra essi è un frammento
di vetro deformato dal fuoco e inoltre sette od otto piccoli
pezzi di hronzo, probabilmente spettanti ad una fibula. Tutti
gli oggetti erano ridotti intenzionalmente in piccoli frantumi.

(2) Le ossa furono giudicate umane dal dottor G. Hazzi-
dakis, medico valente, che nella sua qualità d'ispettore del
Governo Cretese visitò subito lo scavo; e tali parvero anche a
noi. Secondo il suo giudizio (che mi fu confermato da lui per
lettera) le ossa erano di uomo di età matura; solo non era
possibile determinarne il sesso a causa della loro scarsità e
condizione. Cosi restò escluso (e già lo escluderebbe anche la
poca quantità delle ossa e delle ceneri) che fossero residui di

Tuttavia non manca qualche esempio di personaggi
storici. Se tra questi non potrà contarsi Epimenide,
personaggio piuttosto leggendario, del quale si mo-
strava la tomba in Argo davanti al tempio di Athena (3),
possiamo in ogni modo citare il caso di Pirro, le cui ossa
erano deposte nel recinto sacro a Demeter in Argo (4).

vittime bruciate nei sacrifica e poi raccolte dentro una specie
di altare, come quello per es. che si scoperse davanti al Megaron
di Demeter a Selinunte (cfr. Koldewey e Puchstein, Griech.
Tempel in Unteritalien uni Sicilien, p. 84, fig. 60). Le re
liquie furono da me raccolte, fotografate e poi portate al Museo
di Candia, dove suppongo che siansi conservate.

(') Veggasi Paus, I, 41, 1; III, 19. 3; V, 13, 1; VI, 20,
7; Vili, 9, 3; IX, 22, 6; X, 24, 5.

(a) Serv. ad Virg. Aen. II, 116.

(3) Paus., II, 21, 3; invece gli Spartani pretendevano di
avere essi le ossa di lui : cfr. Paus. Ili, 11, 11 ; Rohde, Psyche3,
p. 98, sostiene la storicità di Epimenide, affermando che le
favole connesse con la sua persona non dànno ragione di ne-
garla.

(4) Paus, II, 21, 4-5; cfr. I, 13, 7.
 
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