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NUOVI STUDI! E SCOPERTE IN GORTYNA
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una iscrizione più antica (a), che è stata abrasa a
destra. La pietra è stata scalpellata anche inferior-
mente per far posto a nuove iscrizioni ; ma probabil-
mente di a non manca alcuna linea. Alt. delle let-
tere m. 0,01-0,015. Subito al di sotto in un riquadro
alto m. 0,285, largo 0,41 una iscrizione (è) con ele-
ganti lettere apicate alte nel primo verso m. 0,036,
negli altri 0,028. A destra in alto lo spazio eviden-
temente riservato ad altri decreti di prossenia non è
stato mai occupato. In basso una iscrizione di tre
versi (c) alla m. 0,12, larga 0,72, con lettere alte
m. 0,028. Delle due ultime b parrebbe essere stata
incisa più anticamente. Calco, copia e fotografìa. Lo
zinco di a è ricavato dal calco:
"n........ 7
la
j"\.....
i or -e^osetaipo
HME NEAE Y©EF©N^',
TERMA@AlAESEA.ti
Hlt^ENK AITANE Yk
T ©n b ^ A@m e HùH^ h
1
.....l•J^,l,,M^I^ll",^-.l<^lll^•^;v.'^,v"ìy^I^.^,V"l,,',**,**-,*''*m,",HW*,^'^'•*'•
aì Gioì ' tàvìs xca nó'LXi xpacpiddorai.
fjfisv iXsvds'qovg..................
zsxvwdcu <T e£ sXtVyOsqmv yvvaixwv ztxva
eXtvdeqa ' al ós zig r\_iva lovrmv xcczaócoXoì
?) Uvàfirnv imót^[j]zai avióv re xazàqazov
fjfXEV xal (y)àv svxaq\jiCav [li] <péqtv, fiaXrjv àè
tÒv (iwXóf.isvov xtjX^v zavzm nàvxa.
Questo decreto della seconda metà del sec. IV o
della prima del III conferisce la libertà o ad alcuni
individui o ad una classe intera di persone. La se-
conda ipotesi è più verisimile. Le manumissioni in-
dividuali (su cui cfr. più oltre n. 58) hanno forma
molto diversa e meno solenne. Non vi manca mai il
verbo ànolaymsiv ; mancano invece le solenni impre-
cazioni di cui qui si vedono traccie sicure. Vedi p. e. la
formola con cui la città di Gort}Tna concede la libertà
ad uno schiavo presso Halbherr, Am. Journ., I, p. 169
(= Dial.-Inschr., Ili, 5007): [&]ioi- ànsXày[aaa]v
à nóXig ol roqzvvioi sXsvQsqov \jb^\tiì zàg àq%ifi'ag
xoqfiióvxoùv dì \jS~\bv !4^x£iu[!"]Xlw^ ràczqiog
Ms[_ì vXX~~\ov ('). Se però il decreto riguarda una classe
intera di persone, esso non può riferirsi, sembra, che
a tutti i servi della gleba dello Stato o a parte di
essi. La mancanza d'accenni a indennità private o ad
interessi privati in genere fa ritenere che non possa
trattarsi di quelli che la grande iscrizione chiama
foixò'sc e le fonti classiche à(pa/j,iù>zai o xXaqioiai
ossia dei servi della gleba addetti ai beni dei singoli
cittadini. Ricordisi la netta distinzione che facevano
tra questi e i /ivcókai Sosicrate e Dosiada nei loro
0) L'ultimo nome è supplito da me: nò credo che i resti
delle lettere notati dallo Halbherr permettono di pensare se
non a MéyvXXo; od a MéyvXXo;.
NUOVI STUDI! E SCOPERTE IN GORTYNA
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una iscrizione più antica (a), che è stata abrasa a
destra. La pietra è stata scalpellata anche inferior-
mente per far posto a nuove iscrizioni ; ma probabil-
mente di a non manca alcuna linea. Alt. delle let-
tere m. 0,01-0,015. Subito al di sotto in un riquadro
alto m. 0,285, largo 0,41 una iscrizione (è) con ele-
ganti lettere apicate alte nel primo verso m. 0,036,
negli altri 0,028. A destra in alto lo spazio eviden-
temente riservato ad altri decreti di prossenia non è
stato mai occupato. In basso una iscrizione di tre
versi (c) alla m. 0,12, larga 0,72, con lettere alte
m. 0,028. Delle due ultime b parrebbe essere stata
incisa più anticamente. Calco, copia e fotografìa. Lo
zinco di a è ricavato dal calco:
"n........ 7
la
j"\.....
i or -e^osetaipo
HME NEAE Y©EF©N^',
TERMA@AlAESEA.ti
Hlt^ENK AITANE Yk
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1
.....l•J^,l,,M^I^ll",^-.l<^lll^•^;v.'^,v"ìy^I^.^,V"l,,',**,**-,*''*m,",HW*,^'^'•*'•
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fjfisv iXsvds'qovg..................
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eXtvdeqa ' al ós zig r\_iva lovrmv xcczaócoXoì
?) Uvàfirnv imót^[j]zai avióv re xazàqazov
fjfXEV xal (y)àv svxaq\jiCav [li] <péqtv, fiaXrjv àè
tÒv (iwXóf.isvov xtjX^v zavzm nàvxa.
Questo decreto della seconda metà del sec. IV o
della prima del III conferisce la libertà o ad alcuni
individui o ad una classe intera di persone. La se-
conda ipotesi è più verisimile. Le manumissioni in-
dividuali (su cui cfr. più oltre n. 58) hanno forma
molto diversa e meno solenne. Non vi manca mai il
verbo ànolaymsiv ; mancano invece le solenni impre-
cazioni di cui qui si vedono traccie sicure. Vedi p. e. la
formola con cui la città di Gort}Tna concede la libertà
ad uno schiavo presso Halbherr, Am. Journ., I, p. 169
(= Dial.-Inschr., Ili, 5007): [&]ioi- ànsXày[aaa]v
à nóXig ol roqzvvioi sXsvQsqov \jb^\tiì zàg àq%ifi'ag
xoqfiióvxoùv dì \jS~\bv !4^x£iu[!"]Xlw^ ràczqiog
Ms[_ì vXX~~\ov ('). Se però il decreto riguarda una classe
intera di persone, esso non può riferirsi, sembra, che
a tutti i servi della gleba dello Stato o a parte di
essi. La mancanza d'accenni a indennità private o ad
interessi privati in genere fa ritenere che non possa
trattarsi di quelli che la grande iscrizione chiama
foixò'sc e le fonti classiche à(pa/j,iù>zai o xXaqioiai
ossia dei servi della gleba addetti ai beni dei singoli
cittadini. Ricordisi la netta distinzione che facevano
tra questi e i /ivcókai Sosicrate e Dosiada nei loro
0) L'ultimo nome è supplito da me: nò credo che i resti
delle lettere notati dallo Halbherr permettono di pensare se
non a MéyvXXo; od a MéyvXXo;.