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365

nuovi studii e scoperte in gortyna

366

altre cm. 1, meglio conservate che sulla faccia op-
posta :

Eni vn^àrwv tov Stira......2t-

jSad%o\J> xaì rov Sara

xaì Atvxiov 2eiXio[v.......àvO-

vnàcov xaì Aevxio\y.......

Se TIQWTOXÓO'flOV ....

oìv aig IxXXo àvz . . .
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xà Srjfióffia sxns . . .
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'AciGionóXfo^g . . .
Evexovq Neoì . . .
EiccQiog art . . .
■Oovxo . . rea . . .
TiéTQav ià\_rSe
arsero

L'iscrizione è anche più malmenata dell'altra, nè
riesco a intenderne il significato neanche in modo molto
approssimativo. L'atto di cui l'iscrizione era destinata
a tener memoria, sembra sia stato di una certa rile-
vanza, vista la molteplicità dei nomi di magistrati che
sono ricordati a datarlo. A linea 9 credo di poter
leggere AtìxXs\jiisTov per AaxXrj\jxisTov^\. Già altre due
iscrizioni ci attestano della grande venerazione degli
Arcades per Asclepios, l'una il decreto di riconosci-
mento dell' àffvXi'a del tempio di Dioniso aTeos (Gollitz,
Dialektinschr. 5178, lin. 43), che ricorda tò laQÒv
xS> 'A<jxXamù>; l'altra iscrizione di Hierapytna presso

gli Arcades (Mus. Hai. III, col. 608), che ricorda
le feste del Dio.

L' 'AQKtrÓTToXig, che appare a lin. 7 e a lin. 10,
dovrebbe avere avuto gran parte nell'atto di cui la
iscrizione parla. Il nome è piuttosto raro (cfr. Ben-
seler Pape s. v.).

Il nome dei consoli è vano sperar di supplirlo, come
pure quello del protocosmo a linea 4 ; il proconsole il
cui nome completo probabilmente assai lungo sembra,
occupasse quasi tutta la lin. 3, è un L. Silius ignoto
come governatore di Creta, e che non risulta, che abbia
mai in appresso rivestito la dignità consolare. Non ha
certo nulla a che vedere col proconsole Silo, il cui
nomo si trova su monete cretesi dell'età di Vespa-
siano (').

15. In casa di Gheorghios Papadhakis. Stele se-
polcrale di calcare con fascia rilevata all'orlo supe-
riore. Misura m. 0,41 X 0,23.

/T H A II
UNTIMENE
OZ

Lyttos c suo territorio.

16. Xidhà. — Nel campo di Maria Lambropula su
una collina a settentrione del luogo ove sorgono le. ro-
vine di Lyttos e la chiesetta di H. Gheorghios. Stele in
calcare con listello rilevato misurante m. 0,79 x 0,44.
Dell'iscrizione le prime tre linee sono a caratteri più
grandi, le altre tre più piccole furono forse aggiunte
più tardi. Copia e calco.

ATAeHTYXH K
AoNITqANAPI
MNHMHCXAPIN
KAAOnOYCTYXIKUJTUO
lAlCOAA€A<j>UJMNHMHC
XAPIN

Ayattì] TòjjJj Kàwvi t($) àvSgì /.ivrj/utjg %àqiv.
KuXónovg Tv%ix(ùì) x(ìo) ìSC((<i) àSsX(p(Jp) pbv^firjg

XCIQIV

11 fatto che una stele sepolcrale abbia servito duo

(i) Cfr. Mionnet, Suppl. IV, 313, 316, 345; VI, -177, 683;
Svoronos, Numismatiquc de la Créte, I, p. 3-10. De Ruggiero,
Diz. epigrafico s. v. Greta.
 
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