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371

NUOVI STUDII E SCOPERTE IN GORTYNA

372

il nome di stele. E siccome l'iscrizione stessa dice

àraygdifjai.....sv t<J> tfQih tov ArcóXXmvog rov IIoi-

ti'ov, non è improbabile, che questo blocco abbia ap-
partenuto al tempio stesso, sulle cui pareti, come tante
volte si è constatato in Grecia, il decreto sarebbe
stato inciso.

La grafìa è piuttosto irregolare e trascurata; no-
tevole è la forma piuttosto arcaica della I (lin. 4)
accanto a quella assai avanzata dell'A- Non mancano
errori, come a lin. 8 KAITATAZZTHAAZ che pro-
babilmente va corretto xal rag Gxi]Xag rag ... e omis-
sioni come a lin. 2 è'%a) per Èpr ; óieisXs per disxiXsi.
L'iscrizione contiene il rinnovamento di un trattato di
amicizia e di alleanza tra i Littii e Antioco II &eóg
re di Siria, amicizia e alleanza che già esistevano tra
i Littii e il padre di Antioco: àvavsclyffafflai nQÒg
[ftaoiX^éa 'A>ti'o%ov tòv Avxióyov v'ibv xal xovg sffyó-
rovg aviov [_xrjv UQ^ovndoyovo'av avvi» rs xal rio
tiutqì cpiXiar xal <fvii<.ia%tav. Trattandosi di un rin-
novamento, non sono espresse le condizioni e le ino.-.,
dalità del patto, riportandosi i due contraenti a quello
già stabilite nel primo trattato, quello stretto con An-
tioco I, xaià tÒ xprjCfKJjia xò avrò o xal irà nargl
xal rag ffxr)Xag rag nqovnaQxnvGag. Su per giù le
condizioni saranno state le stesse, che, vediamo da altri
trattati, ottenevano le città cretesi dai grandi sovrani
ellenistici (').

L'iscrizione è datata dal mese Artemisio dell'anno 62
dell'èra Seleucidica, pari circa all'aprile 249 a. Cr. (2),
un anno abbastanza tranquillo nell'arruffata storia dei
Diadocbi, perchè proprio allora tornavano le buone re-
lazioni tra la Siria e l'Egitto, e si sancivano per mezzo
del matrimonio di Berenice sorella di Tolemeo Euer-
gete con Antioco Theós. Più importante sarebbe forse
sapere, quando fu stretto per la prima volta il trattato
con Antioco I, ma le ipotesi che si potrebbero formu-

(') Cfr. trattato tra Eleutherna e un Antigono, Halbherr,
Amer. Journ. 1896, p. 582; tra Hierapytna e un Antigono, idem,
in Museo It. 1890, p. 601 ; cfr. Scrinzi, La guerra di Lyttos,
in Alti del R. Ist. Veneto di Se, Lett. ed Arti, 1897-98,
p. 1516 etc.

(2) L'èra Seleucidica comincia, come è noto, dal primo anno
dopo la conquista di Babilonia per parte di Seleuco (estate
del 312; cfr. Beloch, Cfr. Gesch., Ili, 2, p. 31). Il mese 'Aqie-
fxlaiot; è del calendario macedone, che dopo la conquista di Ales-
sandro Magno divenne calendario ufficiale di tutti gli stati elle-
nistici: Beloch, ibid. Ili, 2, p. 20.

lare, presenterebbero tutte un grado di probabilità
assai discutibile.

Per i symmachoi di Lyttos, che sembra ad essa
città facciano capo, rimando allo studio recente del
Cardinali ('), per quanto esso si riferisca a fatti av-
venuti ventinove anni più tardi della data dell'iscri-
zione presente.

L'alleanza sancita con questo trattato deve avere
una certa durata, perchè si fa nqòg @aaiXéa 'Avxi'oxav
xal xovg sayóvovg aviov, il che non esclude dav-
vero, in un'età così poco tranquilla, che non possano
poi essersi avuti mutamenti di politica. Certo non pare,
che il re di Siria abbia recato soccorsi a Lyttos nel
periglioso momento della catastrofe della città, ma
evidentemente in quel tempo Antioco III che solo da
due anni aveva raccolto la scabrosa eredità dell'assas-
sinato fratello Seleuco III, aveva altro a pensare.

L' 'AnoXXwviog di linee 3-4, il cui nome completo
col patronimico appariva forse in una delle linee pre-
cedenti, sembra non abbia avuto altra parte che di
manifestare all'assemblea littia, quanto il re Antioco
sia benevolo verso la città. Non è improbabile, che
egli sia stato qualche personaggio della corte se-
leucidica, inviato nell'isola a cercare appoggio per la
politica del suo sovrano. Dell'uso del verbo ipqHxvfèu
per relazioni dinanzi ad assemblee analoghe a quelle
di Apollonios abbiamo non pochi esempi cfr. CI. G.
124, 1543, 2058, 2679 etc.

Due esemplari del trattato debbono esser collocati,
l'uno nell'agorà di Seleucia, l'altro nel tempio di Apollo
Pytliios a Lyttos, tempio già ricordato in un trattato
tra Lyttos e Hierapytna (2).

I Jvpàvsg ricordati come xód^ioi all'ultima linea,
sono già noti come xóa^ioi a Gortyna da più iscri-
zioni (3).

Forme importanti sono a lin. 6 iayóvovg a cui
può far riscontro 1' iaxXi^ìa del decreto di Eleutherna
pel riconoscimento della àffvXt'a di Teos (5) e molti
altri esempi nell'epigrafìa cretese.

(') La guerra di Lyttos in Riv. di Filologia 1905, p. 519.
(*) Collitz, Dialektimchr. 5011.

(3) Halbherr, Jl/us. IL, III 617; Amer. Journ. 1897, p. 197,
n. 21; /. G. /., III, 25(; Collitz, DiaUklinsc.hr. 5016. Cfr. sulle
tre tribù doriche Jvfxùve; 'YXteìfe e lh'^uqìvXoi a Creta, Haus-
soullier in Melanges Renier, p. 359 e Durrbach in Bull. Corr.
fieli, 1905, p. 207.

(4) Collitz, D.ialektinschr. 5177.
 
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