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591 VILLAGGI PREIS

ni. 2,20. Una parte è mancante perchè fu distrutta
dai cavatori di pietra. Nella fig. 10 ho rappresentato
la pianta topografica di questo scavo e segnai colla
lettera A questo fondo di capanna. La sezione della
roccia che vedesi nella fotografia 3, tav. II, è segnata
in B nella fig. 10, e forma uno spuntone di calcare dietro
del quale vi è un campo. Nel fare questo scavo tro-
viamo cinque pezzi di macino che combaciano bene

CI DI CALDARE

Nella terra che stava sopra il pavimento, tro-
vammo pure una freccia di selce rossa (fig. 11 bis)
bene lavorata, piana da una parte e rotonda dal-
l'altra, così che ha la forma di un mezzo cono, la-
vorata con fini ritocchi.

Abbondano colle ossa i frammenti di terraglie
nere, di impasto grossolano. Alcune mostrano le traccie
della cottura a fuoco libero, perchè sono più rosse di

formando una conca di calcare : e troviamo pure le
pietre cilindriche che servivano come macine. Un'altra
macina più grande, rotta in due pezzi, viene fuori
dalla terra nera prima che si scopra il pavimento di

Fig. 11 bis. — Selce rossa lavorata a ritocchi per fare una
punta di freccia ('/< più piccola del vero).

una capanna vicina, segnata C nella fig. 10, e di questa
macina col suo frantoio do la fotografia (fig. 11). Il
pavimento della capanna merita di essere esaminato
attentamente, perchè rassomiglia ai fondi delle capanne
che trovammo pure a Cannatello e segna un progresso
notevole nella tecnica. Si mise sotto lo smalto, o il
betone (') di pietre calcaree infrante, grosse poco più
di una noce, per rendere uguale il terreno ; si colma-
rono i vuoti con argilla bagnata e ridotta in polvere fina
e sopra si fece uno strato di argilla che venne battuta.

(') Béton, francese; è lo smalto che si getta nelle fon-
damenta.

fuori che non siano dentro. Trovammo pure molte
zanne di grossi cinghiali.

Levata la terra dove sta l'uomo sul margine destro
della fig. 3, tav. II, trovammo una cavità nella
roccia, che rappresento nella fig. 12; è alta m. 1,00,
larga m. 1,70, profonda m. 1,30 dal taglio della
vòlta. Sembra che sia una cavità fatta artificialmente,
ma le pareti sono ruvide e non vennero lisciate colla
pietra pomice o con altre pietre di arenaria, come
erasi fatto per le celle dei sepolcri. Il pavimento della
fig. 3, tav. II, benché rotto, si comprende che tro-
vandosi nello stesso piano penetra dentro l'alcova rico-
prendola tutta. Nel disegno della fig. 12 se ne vede
un pezzo in posto, largo m. 0,40 X 0,35; un altro
alquanto più piccolo non lo si vede perchè trovasi
dietro la spalla della roccia che chiude a destra la
cavità. Il pavimento in questa specie di alcova è
doppio, come pure trovammo a Cannatello, e lo strato
superiore staccasi facilmente dall'inferiore. Un pezzo
che levai l'ho mandato al Museo di Siracusa : ha lo
spessore di 15 mm., e di un colore più scuro del pa-
vimento di sotto che è rossastro e più spesso. La
durezza dello strato superiore può dipendere da un
incendio, o forse fu prodotta espressamente col fuoco.
 
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