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E CANNATE!-.LO PRESSO GIRGENTI

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abbondanti, e l'analisi mostrò che la terra nera è
ricca di fosfati.

Negli strati superficiali trovai un ago di bronzo
leggermente ricurvo lungo 50 mm., stecche bene lavo-
rate, lisciatoj e punteruoli, ecc. Tutti questi strumenti
di osso sono tanto simili a quelli di Caldare rappre-
sentati nella tav. Ili che per brevità non li riproduco.
Nella parte inferiore della grande trincea, dove fu tro-
vata la tibia umana (fig. 47), venne in luce un pezzo
di arenaria di forma rettangolare lungo 6 cm., che

PlG. 48. — Due chicchi in terracotta di una

serviva a fondere coltelli o spade (') ed un pezzo di
lava in forma globosa. Si trovò pure un pezzo di pietra
pomice grosso quanto il pugno. Le relazioni di questo
villaggio con le altre parti della Sicilia sono dimo-
strate dai nuclei e dai coltellini di ossidiana che tro-
vammo in parecchi punti.

Fra gli oggetti di ornamento, vennero in luce due
chicchi di argilla rossa ben cotta col diametro di
48 a 50 mm., spessi 36 mm. da un lato e solo 25 mm.
dall' altro, come vedesi nella figura 48. Non sono
fusaroli, perchè da una parte sono meno spessi
che dall'altra e non avrebbero servito per far girare
il fuso. Duo pietre quasi rotonde bucate una di are-
naria e l'altra di calcare, servivano probabilmente
da peso in un telaio, oppure adoperavansi per tendere
le reti. Le pietre bucate hanno il diametro da 13 a
14 cm. Un vaso di argilla fine e ben cotta è di color
giallo, con ansa semicircolare e spessa 11 mm. e di-

(') L'incavo ò largo 20 mm. e profondo 2 mm. senza traccia
di una costola mediana,

stante 22 mm. dal bordo. Le pareti del vaso sono
spesse 9 mm. La differenza nel colore della ceramica,
che passa dal nero al bigio, al rosso e al giallo, credo
si debba attribuire al grado differente di esposizione al
fuoco.

Nella trincea ho trovato un accetta di pietra di-
segnata ad 74 nella fig. 49; è una selce scura che
fu lavorata e resa tagliente da una parte, mentre
è bene rotonda senza essere un ciottolo naturale dalla
parte opposta e conica che si fissava nel manico.

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collana (grandezza di poco inferiore al vero).

L'abilità somma nel lavorare le pietre dure che ave-
vano raggiunto gli abitatori del villaggio preistorico
appare dall'arma votiva rappresentata dalla fig. 50.

Fig 49. — Accetta di selce scura trovata nella grande trincea.

È un quarzo roseo che trovasi nei conglomerati del
fiume Naro; in esso era incluso un ciottolo di are-
naria colorata in bigio. L'artista scavò nel sasso una
accetta di pietra. Dalla parte opposta a quella che
vedesi nella fig. 50 la pietra è scheggiata, e dalla
rottura si comprende che staccavasi il manico. L'accetta
è immanicata nel senso dello scuri, cioè col tasrlio in
direzione parallela al manico. Il bordo quadrato che
scorre intorno al ciottolo che rappresenta l'accetta fu
eseguito con grande finitezza, e l'angolo netto col
 
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