DOI Artikel:
Mosso, Angelo: Ceramica neolitica di Phaestos e vasi dell'epoca minoica primitiva
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9316#0105
173
E VASI DELL'EPOCA MINOICA PRIMITIVA
174
perforata orizzontalmente. Il bordo sporge all'esterno. si trovò che il neolitico comincia alla profondità di
Tutto il vaso ha bel colore rosso mattone con buona m. 1,60, e la roccia vergine compare a m. 2,90. Qui
cottura. Una bacinella simile più pìccola, col raggio alla profondità di m. 1,70 trovammo la fìg. 31 d'im-
di soli 12 centim., ha il bordo colorato in rosso ed è pasto grossolano a superficie levigata, alta 5 centim.
fatta con terra più chiara. Era i grossi vasi ricordo È una figura umana, con un collo lungo, la bocca
certe olle del diametro maggiore di 40 centim., spesse spalancata, la fronte sfuggente. È probabile che tale
6 e 7 min., lavorate a stralucido sulla superficie esterna figura si impiantasse sull'orlo o sul ventre di un vaso,
e che avevano certamente una forma globosa. Nelle epoche minoiche e micenee la decorazione
La mancanza del tornio non impediva di fare di due anse con figure umane, o di animali, fu uno
grandi vasi col diametro di 40 centim., spessi solo dei motivi più comuni.
A B C D
Pia. 29.
6 rum., ben cotti, di forma globosa, colla superficie Nei vasi si facevano aperture circolari e fori più
lucente. Un frammento di boccale fatto con terra gros- o meno grandi per semplice decorazione; lo vediamo
solana era colorato con grosse linee verticali color nel manico rappresentato nella fìg. 32. Si tratta di un
marrone. È inutile ricordare agli intelligenti quanto
sia importante per lo studio della ceramica neolitica
3
Fig. SO.
Fig. 31.
in Italia il trovare in Creta le stesse forme di vasi manico robusto che ha lo spessore di 20 centim. nella
dentro strati dei quali conosciamo con incertezza parte inferiore vicina all'apertura. Era impiantato sul
minore la cronologia. bordo del vaso e fatta la solita curva inscrivasi pro-
babilmente sull'omero del vaso. Fu lavorato a stecca
§ 2.
come si vede ancora dai colpi nella figura. L'argilla
Anse e manici. di co]ore krui]0 è ben cotta. Quest'apertura che attra-
La grande maestria raggiunta nell'arte figulina versa il manico alla sua base non presenta alcuna
lavorando la ceramica senza tornio, appare evidente utilità e dobbiamo considerarla come la forma em-
nei primi tentativi fatti nell'età neolitica, per decorare brionale di aperture consimili, ma più grandi, che tro-
con figure le stoviglie. Tolto il pavimento nel vano 34 vansi nei manici del Pulo che appartengono eziandio
E VASI DELL'EPOCA MINOICA PRIMITIVA
174
perforata orizzontalmente. Il bordo sporge all'esterno. si trovò che il neolitico comincia alla profondità di
Tutto il vaso ha bel colore rosso mattone con buona m. 1,60, e la roccia vergine compare a m. 2,90. Qui
cottura. Una bacinella simile più pìccola, col raggio alla profondità di m. 1,70 trovammo la fìg. 31 d'im-
di soli 12 centim., ha il bordo colorato in rosso ed è pasto grossolano a superficie levigata, alta 5 centim.
fatta con terra più chiara. Era i grossi vasi ricordo È una figura umana, con un collo lungo, la bocca
certe olle del diametro maggiore di 40 centim., spesse spalancata, la fronte sfuggente. È probabile che tale
6 e 7 min., lavorate a stralucido sulla superficie esterna figura si impiantasse sull'orlo o sul ventre di un vaso,
e che avevano certamente una forma globosa. Nelle epoche minoiche e micenee la decorazione
La mancanza del tornio non impediva di fare di due anse con figure umane, o di animali, fu uno
grandi vasi col diametro di 40 centim., spessi solo dei motivi più comuni.
A B C D
Pia. 29.
6 rum., ben cotti, di forma globosa, colla superficie Nei vasi si facevano aperture circolari e fori più
lucente. Un frammento di boccale fatto con terra gros- o meno grandi per semplice decorazione; lo vediamo
solana era colorato con grosse linee verticali color nel manico rappresentato nella fìg. 32. Si tratta di un
marrone. È inutile ricordare agli intelligenti quanto
sia importante per lo studio della ceramica neolitica
3
Fig. SO.
Fig. 31.
in Italia il trovare in Creta le stesse forme di vasi manico robusto che ha lo spessore di 20 centim. nella
dentro strati dei quali conosciamo con incertezza parte inferiore vicina all'apertura. Era impiantato sul
minore la cronologia. bordo del vaso e fatta la solita curva inscrivasi pro-
babilmente sull'omero del vaso. Fu lavorato a stecca
§ 2.
come si vede ancora dai colpi nella figura. L'argilla
Anse e manici. di co]ore krui]0 è ben cotta. Quest'apertura che attra-
La grande maestria raggiunta nell'arte figulina versa il manico alla sua base non presenta alcuna
lavorando la ceramica senza tornio, appare evidente utilità e dobbiamo considerarla come la forma em-
nei primi tentativi fatti nell'età neolitica, per decorare brionale di aperture consimili, ma più grandi, che tro-
con figure le stoviglie. Tolto il pavimento nel vano 34 vansi nei manici del Pulo che appartengono eziandio