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STAZIONE PREISTORICA DI COPI'A NEVIOATA

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bene col tornio, mentre quella locale è fatta tutta a
mano, dobbiamo ammettere non si tratti di una ce-
ramica locale. La colorazione con linee rosse o brune
si trova esclusivamente in Sicilia e nella valle del
Sarno, presso Napoli ('); ma tale ceramica è diversa
e non può confondersi con questa di Coppa Nevigata.

§ 6-

Raffronti cronologici.

Non sappiamo quanta parte di terra siasi aspor-
tata sulla collina, dagli agenti atmosferici. Il sig.
Boschi mi assicurò di aver visto duo anfore in posi-
zione verticale, che affioravano col collo infranto. Man-
candoci il dato della denudazione, accetto la cifra di
m. 1,50 per lo strato che io ritengo miceneo. Tale
spessore dobbiamo metterlo in raffronto colla rima-
nente altezza, ed in modo speciale collo spessore del
terreno nell'età del bronzo, che supera i m. 2. La
quota di circa m. 1,50 mostra come l'influenza della
civiltà micenea durasse per un tempo assai lungo ;
nessun luogo d'Italia, che abbia imitato i vasi mi-
cenei, poteva dare uno strato di cocci dello spessore
di un metro e mezzo. Su questo grave problema man-
chiamo fin ad ora di dati positivi, e studi ulteriori
recheranno forse un po' di luce nella cronologia. Si è
portato al XII secolo avanti l'èra la comparsa delle
fibule in Italia (2), e pare siano d'accordo gli archeo-
logi che la civiltà micenea scomparisse verso il mille
a. C.

La copia notevole dei vasi micenei può anche ser-
vire come indizio per apprezzare l'intensità del com-
mercio, nell'Adriatico.

La scoperta del ferro a Coppa Nevigata si accorda
colla tendenza generalo di elevare sempre più le date
che nel principio degli studi paletnologici eransi tenute
troppo basse. Il Chierici disse che in cinque luo-
ghi (;!), nella provincia di Reggio Emilia, sni depo-
siti delle terremare stendesi lo strato della prima età
del ferro. Per la Spagna il principio dell'epoca del
ferro fu messo dal Déchelette fra il 600 e il 400
a. C. (4), ma è probabile che tale data verrà cor-

(') Patroni, Bullellino paletn. Hai, XXVIF, 1901, p. 44.

(a) Orsi, Bull, paletn Hai., XVII, 1891, p. 174.

(3) Bull, paletn. Hai.. Ili, 1877.

(*) Revue archéologique, XII, 1908, p. 405.

retta, perchè troppo bassa; infatti in Italia, il ferro
compare nelle tombe del periodo di Villanova e di-
venta via via più comune nei cimiteri posteriori delle
Provincie meridionali, e finisce per avere a Torre del
Mordillo la prevalenza sul bronzo (').

L'abbondanza degli oggetti di bronzo, il pane di
rame, le forme per fondere, i numerosi frammenti di
metallo, che forse erano residui della fusione, le cu-
spidi delle lancio che hanno ancora attaccate le bave
del metallo, quali scappavano nei getti per le fessure
dalle forme (delle quali cose parlerò in seguito) pro-
vano che qui visse una popolazione industriosa, e che
siamo capitati sopra un'officina nella quale prepara-
vansi oggetti di bronzo e di ferro.

Le origini del ferro erano tanto obliate, che
Plinio stesso, nella sua storia naturale, non ne fece
cenno. Gli scavi di Coppa Nevigata riempiono in
parte la grave lacuna che esisteva nella storia della
metallurgia.

CAPITOLO IV.
Ceramica degli strati superiori.

§ 1-

/ grandi vasi trovati in una capanna.

Ho detto che la ceramica micenea giunge fino a
m. 1,15 dalla superficie; volendo tener calcolo dei
dati raccolti dal sig. Achille Boschi e delle tracce
evidenti della denudazione che subì la superficie della
collina, ammisi uno spessore di m. 1,50 per lo strato
miceneo. Non ho potuto fissare con uguale approssima-
zione dove finisca l'età neolitica e cominci quella del
bronzo. Sarei però inclinato, dalle ossevazioni fatte sul
terreno vergine di dare solo m. 0,80 allo strato neo-
litico, cosicché rimarrebbero m. 2,15 per l'età del
rame e del bronzo, fino allo strato miceneo.

Sul lato occidentale nel luogo segnato I della
tav. I, a m. 0,65 di profondità dalla superficie tro-
viamo un pavimento di terra giallognola e sopra di

(') Pifjorini. Necropoli della Torre del. Mordillo (Notizie
scavi, 1888, p. 240); L'età del bronzo e la prima età del ferro
nell'Italia meridionale {Bull, paletn. ital. 1901, p. 12).
 
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