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Ghislanzoni, Ettore: Il rilievo gladiatorio di Chieti
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9316#0309
547 IL RILIEVO GLA
nistro la panna quadrata, la quale vedesi fram-
mentata presso il suo piede sinistro. L'atteggia-
mento cascante della persona ci dice chiaramente che
egli è stato ferito: la testa è piegata in avanti, il
busto non è bene eretto; perfino la gamba destra,
sulla quale egli pianta, non è del tutto diritta; il
i
Fig. 4. — Particolare del braccio destro del gladiatore 3.
ATORIO DI CHIETI 543
Scauro a Pompei ('); quivi però il laccio forma una
specie di punto a croce.
La galea ha un cimiero molto alto, che sorge fra
due lunghe penne, delle quali conservata è soltanto
quella aderente al fondo del rilievo: ma pure quella
che sorgeva sulla tempia sinistra del gladiatore, seb-
bene spezzata, può essere facilmente e sicuramente
ricostruita, perchè si conservano le attaccature sul
cimiero stesso e sulla cornice dove poggiava la punta
della penna (fig. 6). Il cimiero termina in una testa
di grifo ed è decorato di corte piume. Questa forma
di elmo è assai comune nei gladiatori di tale arma-
rio. 5. — Particolare della gamba destra del gladiatore 5.
braccio destro, la cui mano è nascosta, cade in ab-
bandono.
La posizione di questo gladiatore e lo stato di
conservazione buono in questo punto della pietra ci
permettono di osservare alcune particolarità dell'ar-
matura. I grandi gambali sono stretti per mezzo di
un laccio che forma uno zig-zag (vedi fig. 5). In modo
simile sono allacciati i gamhali del gladiatore trace
della seconda coppia da sinistra del monumento di
tura, mentre d'ordinario, assai diversa è quella delle
galee dei sanniti, come abbiam visto e avremo occa-
sione di notare. Traci di altri rilievi e anche di que-
sto nostro hanno galea simile: ricordo qui fra gli altri
l'importante monumento dove è ritratto il famoso gla-
diatore di tale armatura, M. Antonins Exochus (2).
(') Mazois, Ruines de Pompe/i, voi. I, tav. XXXII.
(*) Fabretti, Col. Tra/., p. 256; Daremberg et Saglio,
op. cit„ II n p. 1587 fig. 3583.
nistro la panna quadrata, la quale vedesi fram-
mentata presso il suo piede sinistro. L'atteggia-
mento cascante della persona ci dice chiaramente che
egli è stato ferito: la testa è piegata in avanti, il
busto non è bene eretto; perfino la gamba destra,
sulla quale egli pianta, non è del tutto diritta; il
i
Fig. 4. — Particolare del braccio destro del gladiatore 3.
ATORIO DI CHIETI 543
Scauro a Pompei ('); quivi però il laccio forma una
specie di punto a croce.
La galea ha un cimiero molto alto, che sorge fra
due lunghe penne, delle quali conservata è soltanto
quella aderente al fondo del rilievo: ma pure quella
che sorgeva sulla tempia sinistra del gladiatore, seb-
bene spezzata, può essere facilmente e sicuramente
ricostruita, perchè si conservano le attaccature sul
cimiero stesso e sulla cornice dove poggiava la punta
della penna (fig. 6). Il cimiero termina in una testa
di grifo ed è decorato di corte piume. Questa forma
di elmo è assai comune nei gladiatori di tale arma-
rio. 5. — Particolare della gamba destra del gladiatore 5.
braccio destro, la cui mano è nascosta, cade in ab-
bandono.
La posizione di questo gladiatore e lo stato di
conservazione buono in questo punto della pietra ci
permettono di osservare alcune particolarità dell'ar-
matura. I grandi gambali sono stretti per mezzo di
un laccio che forma uno zig-zag (vedi fig. 5). In modo
simile sono allacciati i gamhali del gladiatore trace
della seconda coppia da sinistra del monumento di
tura, mentre d'ordinario, assai diversa è quella delle
galee dei sanniti, come abbiam visto e avremo occa-
sione di notare. Traci di altri rilievi e anche di que-
sto nostro hanno galea simile: ricordo qui fra gli altri
l'importante monumento dove è ritratto il famoso gla-
diatore di tale armatura, M. Antonins Exochus (2).
(') Mazois, Ruines de Pompe/i, voi. I, tav. XXXII.
(*) Fabretti, Col. Tra/., p. 256; Daremberg et Saglio,
op. cit„ II n p. 1587 fig. 3583.