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IL RILIEVO GLADIATORIO DI CHIETI

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insieme alla gran quantità di blocchi di calcare di
cui erano fatte le pareti del monumento.

Io ho però trovato ancor sul posto un frammento
di questa cornice (fìg. 14), formata di una gola rien-
trata, di dentelli obliqui e di una mensola, che so-
stiene il cornicione sporgente. L"inclinazione dei den-
telli corrisponde perfettamente alla inclinazione degli
spioventi del timpano. Questo frammento di cornice
era certo nello spiovente sinistro. Cornici con mensola
così fatte non comportano che editici di ordine corinzio
e composito; non è quindi arrischiato ritenere che

E di questo mi persuado ancor più se considero
le dimensioni di quelle lastre e l'incavo circolare nel
mezzo, in cui probabilmente si innestava la colonna
o la sua speira.

Ma non queste sole prove abbiamo che il monu-
mento doveva avere un pronao con colonne.

Dallo scavo uscirono pure grandi massi rettango-
lari i quali nelle Notizie degli Scavi sono riconosciuti
come « forse pertinenti a stereobate », e due lastroni
rettangolari di m. 1,63 X 0,66 X 0,24, i quali « nella
loro faccia principale mostravano in rilievo una riqua-

Fig. li. — Frammento di cornice del monumento di Cliieti.

appunto di uno di questi due ordini fosse il monu-
mento.

Pur troppo noi non sappiamo neppure se uno di
quei sotte frammenti di cornicione avesse i dentelli
diritti invece elio obliqui, giacché in tal caso saremmo
sicuri che così fatta cornice era pure sotto il fron-
tone: ma di ciò non è ragionevole dubitare giacché
essa, a quel che io so, non può mancare.

Fra gli avanzi rinvenuti troviamo ricordati {') pur
« due abachi (sic!), con incavo circolare nel mezzo,
di m. 0,48 X 0,48 ». Ma se queste lastre erano per-
fettamente quadrate, come ci dice il breve cenno delle
Notizie degli Scavi, non abachi dobbiamo ritenere
che fossero (giacché il capitello corintio o composito
non comporta un tale abaco), ma le piccole basi su
cui poggiavano e sorgevano colonne.

(') Notìzie defili Scavi, 1887, p. 297.

dratura, ornata internamente di rosoni nei quattro an-
goli e di una grande cornice romboidale, in mezzo a
cui risalta un altro rosone più grande » (l). Ricono-
sceremo facilmente in questo lastrone una parte del
soffitto del pronao del monumento: un monumento se-
polcrale di Pompei (4), per citare un bel esempio, ci
presenta lastroni pertinenti al soffitto del pronao, de-
corati in modo analogo, ma dobbiamo dire con molto
maggiore eleganza che nel lastrone del nostro mo-
numento.

Da uno di questi avanzi da me fotografato, e da
un abbozzo fatto sul posto durante lo scavo (:!), è

(*) Nelle Notizie degli Scavi è menzionato uno solo di
questi lastroni. Ma il cav. V. Zecca, che è pure autore della
breve relazione delle Notizie, in un suo rapporto al Municipio
di Chieti dice che i lastroni erano due ed uguali.

(2) Mazois. Ruines de Pompeji, voi. I, tav. VI.

(3) Questo abozzo, con precise indicazioni di misure, debbo
 
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