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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 21.1912

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Taramelli, Antonio: La necropoli punica di Predio Ibba: a S. Avendrace, Cagliari (scavi del 1908)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9317#0031

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LA NECROPOLI PUNICA DI PREDIO IBBA

A S. AVENDRACE, CAGLIARI (SCAVI DEL 1908)

PARTE PRIMA

CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA NECROPOLI DI PREDIO IBBA

CAPITOLO PRIMO.

Sito e giacimento della necropoli di predio Ibba,
a S. Avendrace, e cenni sulle precedenti
esplorazioni della necropoli caralitana.

Le nostre notizie sulla topografia della Calaris pu-
nica si possono anche oggi ridurre a quanto venne anni
or sono riassunto dal chiar. prof. Pais ('), il quale,
ricordando le ricerche del Lamarmora, dello Spano,
del Crespi sull'antica città, mentre espone come una
ipotesi, appoggiata sulla costumanza dei Fenici di col-
locare le loro fattorie alle estremità più sporgenti dei
promontori e delle penisolette, che Calaris fosse stata
preceduta da uno scalo più antico, Fenicio, posto
alquanto più ad est, nel promontorio di S. Elia, ri-
tiene che più tardi i Fenici occuparono la collina

(*) Ettore Pais, La Sardegna, prima del dominio romano
(Mem. dell'Acc. dei Lincei, 1881, p. 78 dell'estr. ; Lamarmora,
Voyage en Sardaigne, voi. II, Antiquité, p 354; Spano, Ball.
Arch. Sardo, anno II, pp. 53, 57; Crespi, Bull. Arch. Sardo,
VIII, p. 9 e tavola annessa.

Monumenti Antichi — Vol. XXI.

ove oggi si trova l'attuale Cagliari, in posizione più
riparata ed ove il mare presentava un approdo più
facile e più sicuro.

Ma dell'antica città punica più non rimangono che
le cisterne, scavate nella roccia delle colline, specie
tutto attorno all'Anfiteatro (') e nell'Orto Botanico,
elementi abbastanza importanti, ma insufficienti per
darci una luce sulla forma e sulle disposizioni della

(') Cisterne scavate nella roccia furono segnalate in molta
quantità; secondo lo Spano sarebbero da riferirsi all'età punica
quelle scavate nel masso a forma di bottiglia, con le pareti ri-
vestite da uno spesso e resistente intonaco di pozzolana di
colore violaceo, di cui si ebbero traccie e presso l'Anfiteatro
(Crespi, loc. cit., p. 9) e nella valle ove ora esiste l'Orto Bo-
tanico, in prossimità dello anfiteatro stesso (Spano, Scoperti
di antichità, avvenute neWanno 1872, p. 14): non mi pare
però elemento sufficiente a giudicare sull'epoca delle cisterne
la loro forma, che è quella richiesta dall'opportunità di con-
servare l'acqua fresca ed è presso a poco quella usata in tutti i
tempi. Quasi tutte le colline cagliaritane sono del resto perfo-
rate da serbatoi; anche recentemente, in Castello, demolendosi
il locale del Convento di S. Caterina per dar luogo al fabbri-
cato delle Scuole Comunali di quel quartiere, si ebbe un paic
di quelle cisterne a forma di bottiglia, che secondo lo Spano
sarebbero puniche, e che perciò darebbero un elemento nuovo
per la topografia antica della città.

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