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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0085

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157

CDMA.

158

Per le esposte ragioni è meglio di rinunziare ad
xina classificazione cronologica delle 36 sepolture Osta.
Il materiale di tombe preelleuiche del Museo di Na-
poli, come quello di ogni altra necropoli o stazione
preistorica, va studiato nel suo complesso, in rap-
porto con quello di altre necropoli o stazioni pa-
rallele; solo da questo confronto scaturiscono i rap-
porti di antecedenza e di conseguenza. I vasi con le
loro decorazioni, ogni forma di arma, di fibula e di
oggetto ornamentale, hanno una loro storia, rappresen-
tata dalla evoluzione della forma, che il più delle
volte non si compì nella stessa regione dove l'oggetto
fece la sua prima manifestazione. I popoli si spostano
come si spostano i commerci, e, per conseguenza, og-
getti che troviamo in una data regione alle prime fasi
della loro evoluzione morfologica, ci presentano le
fasi ulteriori in altre regioni. Questa indagine, con-
dotta con metodo obbiettivo, chiarisce i rapporti fra
le popolazioni dell' Italia nel periodo che precede im-
mediatamente l'epoca storica, e ci prepara a ben con-
trollare la tradizione storica. Il metodo che io seguirò
è quindi ben diverso da quello che presentemente un
benemerito studioso, il Pinza ('), ha adottato nel trat-
tare l'arduo tema delle origini della civiltà del ferro
in Italia. Le denominazioni di * facies* conservatrice
e « facies » progredita poggiano sul presupposto di una
evoluzione parallela in tutte le regioni dell'Italia, con
elementi comuni a tutte, se no non saprei intendere
la parola « conservatrice ». Ma l'esperienza dei fatti
insegna, che i precedenti di certe forme e di certe de-
corazioni non si trovano per lo più in una medesima
regione, dove queste si manifestano, bensì in altre.
Queste relazioni di antecedenza e di conseguenza, con
ispecinle riguardo alla geografia dei luoghi, sono quelle
che ci additano il cammino della civiltà e ci fanno
distinguere quella che è evoluzione interna dalle in-
fluenze esterne. Col metodo del Pinza si verrebbe a
rinunziare ad elementi fondamentali della indagine
cronologica. Ogni modificazione di forma e di ornato
è indizio di una causa efficiente, la quale si esplica
entro limiti di tempo e di spazio. Non nego che i
centri meno esposti alle influenze commerciali rima-

nessero indietro a quelli più esposti: anzi do grande
importanza a questa condizione naturale. Ma la facies
conservatrice dei paesi ritardatari in fatto di civiltà è
sempre relativa al momento in cui essi entrano in
una fase di civiltà, i cui precedenti dobbiamo spesso
ricercare fuori di quella data località che ci presenta
la facies conservatrice. Nè credo che le due facies
possano riscontrarsi in un medesimo tempo nello stesso
centro di popolazione, poiché non concepisco che in
un periodo di civiltà così avanzato, come quello che
suol denominarsi della prima età del ferro, in un
gruppo di popolazione, sia pure di elementi etnici
diversi, come quella dei sette colli, talune famiglie
svolgessero la loro vita a facies conservatrice, altre a
facies progredita. Se le due facies coesistevano, do-
vremmo trovarne gli elementi confusi presso tutte le
famiglie che costituivano il centro di popolazione.
Ma quando nei sepolcreti di Roma o di qualsivoglia
altra regio:ie trovo tombe con evidente aspetto di ar-
caismo accanto ad altre con oggetti di forme più
evolute, l'aspetto diverso deriva per me da differenza
cronologica. Per la qual cosa mi tengo con quelli
che studiano lo svolgimento della civiltà nella età
del ferro, seguendo lo sviluppo graduale delle forme
nel più ampio senso della parola, sia rispetto ai tipi
di tombe coi relativi usi funebri, sia rispetto al con-
(enuto di esse. Seguendo questo metodo, 1' Undset ebbe
a fare una sintesi, veramente mirabile, della civiltà
del ferro in Italia, sintesi che, a mio modo di vedere,
resta sempre salda nelle sue linee fondamentali (').

Non mi si rimproveri che io apra qui una paren-
tesi, la quale mi è imposta dalla natura stessa del-
l'argomento che imprendo a trattare. Le origini di
Clima preellenica rappresentano una manifestazione
di civiltà, che sta in rapporto con quella di tutta la
penisola italiana in un dato periodo di tempo, il quale
alla sua volta è connesso al periodo antecedente della
età del bronzo. Se i miei convincimenti intorno alla
origine della civiltà del bronzo e del ferro in Italia
fossero conformi a quelli di altri studiosi che mi
hanno preceduto nel difficile còmpito, sarei ben lieto
di coordinare le mie idee a qualcuno dei sistemi scien-

(') Monumenti primitivi di Roma e del Lazio antico, in
Jl/onum. ant. Lincei, XV, pp. 370 sgg.

(') L'antichissima necropoli tarquiniese, in Ann fnstit.,
1885, p. 5.
 
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