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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Galli, Edoardo: Il sarcofago etrusco di torre San Severo: con quattro scene del ciclo Trojano
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0013

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17

IL SARCOFAGO ETRUSCO DI TORRE SAN SEVERO ECC.

18

frammento con parte di un cavaliere marciaute a d. ;
altro ancora con figura maschile nuda in piedi (lìg. 4,
n. 3); boccale (olpe) di media grandezza, con grosse
spirali scure su fondo rosso (tig. IJ», n. 5); grazioso
askos frammentario a foggia di anitra, di tipo assai
raro in questo periodo (') (fig. 3, n. 7); skyphos pure

e) Alcuni frammenti di vasi d' impasto impuro,
rozzissimo e nerastro, di tipo quasi primitivo ma —
può dirsi — comuni in ogni tempo.

Di ceramiche plastiche non vi furono raccolti che
due soli frammenti:

/') Testina di grifo policroma (') d'applicazione,

Fig. 5. — Tipi di vasi fittili raccolti nella tomba del sarcofago di Torre San Severo.

frammentato con grosse palmette sotto le anse, piccola
anitra (?) ad ali spiegate, e testa femminile di profilo
a sin. negli spazi fra le due palmette (fig. 3, n. 6).

Questi materiali non hanno in sè particolare im-
portanza, ma concorrono a chiarire la giusta cronolo-
gia del sarcofago; essi infatti poiché sono rappresen-
tati più o meno largamente in tutte le grandi raccolte
di vasi, furono spesso presi in esame e riferiti concor-
demente, nei cataloghi illustrativi, alla seconda metà
del IV-I11 sec. a. C. (2).

d) Orcio di bucchero tardo ordinario, con ansa.

riferibile ad un grande recipiente ornato tutt'in giro
con molte di simili protomi, come certi rari vasi di
argilla o in calcare del periodo arcaico etnisco (*)
(fig. 3, n. 8, e fig. 55 nell'ultima pagina).

g) Frammento d'orlo con bustino femminile a
rilievo, riferibile ad una piccola pelvis o ad un vaso
a larga bocca, di argilla giallastra (fig. 3, n. 9).

È questo l'unico pezzo che' può richiamare l'in-
dustria volsiniese dei vasi plastici argentati.

Con tali fittili, dei quali nell'annessa tavola (fig. 5,
nn. 1-15) sono riprodotti a contorno i vari tipi, erano
associati :

(') I ra i vasi arcaici non mancano eseni]ii del genere:
cfr. J. Sieveking e lì. Hack], KOnigl. Vasensammlung su lilùn-
chen, pag. 86, fig. 84.

(*) Vedansi: <i. Pellegrini, 0]). cit., pag. LI; Walter*, Calai.
Vases. Br. AIus. IV', pag. 21-22, il quale li fa arrivare fino al
III-II sec. a. C. ; Pottier, Cai. des vases antìques, I, pag. 50 sg.

Monumenti Antichi — Vol. XXIV.

(') Su questa testa di terracotta sono evidentissime le
tracce di carminio e di cobalto, separatamente usati in qualche
punto e nella maggior parte della superficie fusi insieme, come
indica il color pavonazzo.

(2) Cfr. Montelins, La riv. jt/im. en Italie, I-B, tav. 228.
 
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