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IL SARCOFAGO ETRUSCO DI TORRE SAN SEVERO ECC.
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Fra i fittili sono rappresentati:
a) Vasi rozzi di terra giallastra o rossiccia a
grosse pareti, d'industria locale; e nello forme di
oinochoai, anfore, balsamarietti, patere frammentario,
orcetti, ciotoline ecc. (fig. 3; cfr. n. 11-19).
skyphos con piede ed anse inverse (')• patera con
marca a palmetta impressa nel fondo ecc. Il più grosso
esemplare di questa classe è un orcetto pseudo-cilin-
drico frammentato (fig. 3; cfr. n. 2-4).
c) Vasi dipinti ordinari d'imitazione attica do-
Fig. 4. - Frammenti di vasi dipinti raccolti nella tomba del sarcofago di Torre San Severo.
Si tratta dunque di ceramiche ordinarie d'uso
domestico che abbondano generalmente nelle tombe
a camera del Chiusino e del Volsiniese del sec. III-II
a. Cr. ; ma che non sono del tutto ignote nelle
tombe del IV sec, e persistono fino al periodo sil-
lano. Esse insomma, isolatamente prese, non posseg-
gono un decisivo valore cronologico.
b) Vasi campani a vernice nera lucentissima
con riflessi metallici, per lo più di piccole dimensioni,
e in diretta dipendenza anche per le forme da similari
vasi attici del sec. IV: tazze frammentarie, un elegante
vuti a fabbriche locali. Si tratta di frammenti solo
in piccola parte ricomponibili, con decorazioni eseguite
nella tecnica a f. r.; i più notevoli sono: resti di un
grande cratere con anse a volute dipinte in bianco e
rosso (fig. 3, n. 10); resti riferibili ad un'anfora con
figure femminili generiche spalmate di bianco, una
delle quali regge un alàbastron (fig. 4, n. 1); altro
(') Cfr. per la forma e l'inserzione delle anse lo skyphos
attico con f. r. e basso piede, pubblicato dal Pellegrini nel suo
Catalogo dei vasi greci dipinti delle necropoli felsinee, pag. 219,
n. 524, fig. 136.
IL SARCOFAGO ETRUSCO DI TORRE SAN SEVERO ECC.
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Fra i fittili sono rappresentati:
a) Vasi rozzi di terra giallastra o rossiccia a
grosse pareti, d'industria locale; e nello forme di
oinochoai, anfore, balsamarietti, patere frammentario,
orcetti, ciotoline ecc. (fig. 3; cfr. n. 11-19).
skyphos con piede ed anse inverse (')• patera con
marca a palmetta impressa nel fondo ecc. Il più grosso
esemplare di questa classe è un orcetto pseudo-cilin-
drico frammentato (fig. 3; cfr. n. 2-4).
c) Vasi dipinti ordinari d'imitazione attica do-
Fig. 4. - Frammenti di vasi dipinti raccolti nella tomba del sarcofago di Torre San Severo.
Si tratta dunque di ceramiche ordinarie d'uso
domestico che abbondano generalmente nelle tombe
a camera del Chiusino e del Volsiniese del sec. III-II
a. Cr. ; ma che non sono del tutto ignote nelle
tombe del IV sec, e persistono fino al periodo sil-
lano. Esse insomma, isolatamente prese, non posseg-
gono un decisivo valore cronologico.
b) Vasi campani a vernice nera lucentissima
con riflessi metallici, per lo più di piccole dimensioni,
e in diretta dipendenza anche per le forme da similari
vasi attici del sec. IV: tazze frammentarie, un elegante
vuti a fabbriche locali. Si tratta di frammenti solo
in piccola parte ricomponibili, con decorazioni eseguite
nella tecnica a f. r.; i più notevoli sono: resti di un
grande cratere con anse a volute dipinte in bianco e
rosso (fig. 3, n. 10); resti riferibili ad un'anfora con
figure femminili generiche spalmate di bianco, una
delle quali regge un alàbastron (fig. 4, n. 1); altro
(') Cfr. per la forma e l'inserzione delle anse lo skyphos
attico con f. r. e basso piede, pubblicato dal Pellegrini nel suo
Catalogo dei vasi greci dipinti delle necropoli felsinee, pag. 219,
n. 524, fig. 136.