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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Galli, Edoardo: Il sarcofago etrusco di torre San Severo: con quattro scene del ciclo Trojano
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0027

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IL SARCOFAGO ETRUSCO Di TORRE SAN SEVERO ECC.

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medesima spoglia belluina e con lungo scettro avvolto
da un serpente in alcune pitture di tombe a camera,
come in quella volsiniese dei Sette Camini, in quella
cornetana dell'Orco, e forse anche in quella degli

Fig. 25. — La coppia infernale (Plutone e Proserpina) nel
lato A del sarcofago di Torre San Severo.

Scudi pure di Corneto, tutte e tre assegnabili — se-
condo i più recenti studi — al sec. IV a. C. ('). Egli

giata in un chitone lungo, con orecchini analoghi a
quelli dei demoni laterali e con un serpentello ergen-
tesi sul suo capo, come si rilevò anche in questi ultimi.
È questo un particolare che esclude ogni altra spiega-
zione, e mette in chiara luce la sua natura catactonica.

Dalla loro presenza nasce poi un problema, a cui
bisogna rispondere prima di proseguire; e cioè se i
due personaggi che rispondono perfettamente alla ten-
denza etnisca, artistica e culturale, debbono conside-
rarsi come una aggiunta simile per es. al Caronte e
alla creduta Lasa ( Vanth) della tomba di Vulci, ov-
vero come frutto di contaminazione e di trasforma-
zione di figure già esistenti sul modello originario e
male interpretate dal copiatore. La quasi identità tra
l'immagine di Agamennone e di Plutone consiglie-
rebbe ad accettare senz'altro quest'ultima tesi ; ma
non è altrettanto facile di giungere alla medesima

Fig. 26. — La coppia infernale (Plutone = aita e Proserpina = phersipnei) dipinta su una parete

della tomba tarquiniese dell'Orco.

peraltro non è solo a presenziare alla macabra scena,
perchè ha al fianco la sua sposa infernale, Proserpina
(etrusco: Phersipnai e Phersipnei) (fig. 25), proprio
come sulla pittura tarquiniese della tomba dell'Orco
(fig 26) e su quella orvietana dei Sette Camini. Non
occorrono infatti molte parole per identificare con Pro-
serpina la prima figura, femminile, di sinistra, drappeg-

conclusione noi riguardi di Proserpina. Prima che fosse
noto lo stamnos falisco edito in Ausonia, tre erano i
monumenti con simili rappresentazioni che esibivano
delle figure femminili: le ciste Napoleone UIC) e
Révil con Minerva, e l'anfora di Canosa con ben cin-
que donne assistenti ai funerali di Patroclo, contro la
narrazione omerica del canto XXIII che non ne meu-

(') Per la tomba orvietana dei Sette Camini, cfr. Conesta-
bile, Pitture murali ecc., tav. XI; Milani, Guida, I, pag. 291-2.
Per quella tarquiniese dell'Orco e per l'altra degli Scudi vedi
bibliografìa ed esegesi in Ducati, Pittura funeraria ecc.

Cfr. ancbe la statua di Hades ( Plutone) sedente, con lupo
accanto, nella villa Borghese : Banmeister, Dcnkmàler, pag. 1120.

(') In questa inoltre accanto a Minerva vcdesi la Vittoria:
cfr. descrizione del Brunii in Ann. Inst., 1862, pag 5-22; JÌfon.
Inst., VI-VIL, tav. LXI-LXIV,

Il Savignoni (Ausonia, V-1910-pag. 142) vede nella Lasa
Vanth della pittura di'Vulci la Vittoria, clie considera come
elemento del modello originario greco.
 
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