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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Galli, Edoardo: Il sarcofago etrusco di torre San Severo: con quattro scene del ciclo Trojano
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0032

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5S

li. SARCOFAGO ETRUSCO DI TORRE SAN SEVERO ECC.

..li

territorio orvietano riferibile al sec. VI-V a. C. (fig. 30),
e in altre analoghe più recenti (sec. IV) della re-
gione suvanense, alcuni membri lapidei delle quali
appunto con rostri zoomorfì si conservano nel Museo
Archeologico fiorentino (tìg. 31) (').

e i modelli che taluni monumenti funerari ci olirono,
concorrono a darcene una conoscenza abbastanza si-
cura ('). Oltre i frammenti angolari a protomi ani-
mali, che ho più sopra ricordati, conviene richia-
mare — per l'illustrazione completa di simili tombe

ci

È evidente poi clic il sepolcro architettonico in
forma di tempietto rappresenti la dimora del defunto,
reso sacro dalla morte; così come il tempio è il do-
micilio della divinità. Tale concetto che trova la sua
esplicazione più antica nelle note urne cinerarie ita-
liche a capanna di tipo stramineo e del periodo vil-
lanoviano, persiste ed anzi assume forme più definite
in Etruria dal secolo V in giù. Disgraziatamente
nessun sepolcro costruttivo di questo tipo giunse in-
tero fino a noi ; ma i frammenti decorativi conservati

(!) Cfr. Milani, Guida, l, pag. 160 e 295-6 ; II, tav. XL VIII-2.

— lo schema della porta espresso a rilievo su alcuni
cippi quadrilateri della bassa Etruria (territorio fe-
rentano) (cfr. fig. 32) (2). e sopra una singolare urna
in neutro di Tuscania del sec. II-l a. C. conservata
nel Museo Archeologico di Firenze (tig. 33). Nessuno
vorrà negare che su di essi si volle intenzionalmente
esibire la facciata della tomba, concepita come tempio
sacro al defunto. Ma se anche ciò non bastasse, un

(') Cfr. per es. le tombe rupestri di Norchia e Viterbo,
riprodotte dal Montrlius, op. cit., II-B, tav. 305-6.
(*) Cfr. E. Galli, Not. se, 1908, pag. 374.
 
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