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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Ducati, Pericle: La sedia Corsini
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0229

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LA SEDIA CORSINI

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ad essere fusiforme con alette laterali. Il tipo di scudo
ellittico si ha nella stele euganea del Museo Maffeiano
di Verona (l) e, passando all' Italia meridionale, esso
ci appare in pittura funeraria osca (2).

È vero che tale scudo è in monumenti che senza

versità di Lipsia(*) e varie figurine di terracotta(2). Ma
un Gallo non è certamente il guerriero della stele di
Castiglioncello che pubblico (fig. 9) ad opportuno con-
fronto coi guerrieri della sedia Corsini (3) ; pigmei sono
i guerrieri di una kelebe volterrana di Monteriggioni (4)

dubbio rappresentano guerrieri Galli, nelle statuette
bronzee edite dal Paribeni, nella moneta di Rimini
dalle stesso dotto edita (3) ed altrove. Cito, per esempio,
una kelebe etnisca dell'Instituto archeologico della Uni-

(') Maffei, Museum Veronense, tav. II, 1; Pauli, Aiuta-
tisene Forschungen. Ili, pag. 53, n 259; Nachod, op. cit,
pag. 50, n. 29.

(2) Jahrbuch des Inslituls, 1909, pag. 104, n. 7, tav. 9. 1
(Weege): da Capila nel Museo C rapano. Il Weege (ivi, pag. 144
e seg.) asserisce che questo scudo apparisce nel Sannio e nella
Campania e che passa come scutum circa il 300 a Roma (si cfr.
(i. Korte in Gòttingisehe gelehrte Anzeiger, 1913, pag. 258,
che in tal modo nega che siano gallici gli scudi su due tazze
calene, per cui si veda Pagenstecher, Die calenische Relief-
keramik, pag. 88, n. 135).

(3) Op. cit, pag. 285, fig. 8; Carrocci, Monete dell'Italia
antica, tav. LIX, 2 e tav. LXXXII, 26.

Monumenti Antichi — Vol. XXIV.

e di una seconda kelebe del Museo di Bologna (5) ;

(') Jahreshefte des ósterr. arch. Tnstitutes, 1903, pag. 189
e seg., fig 86 (Studniczka) : è la rappresentazione di un duello
tra un cavaliere Gallo ed uno Etrusco.

(2) Si veda, per esempio, Winter, Die Typen der figùr-
lichen Terrakotten, IT, pag. 384, 6, 11 e pag. 385, 1 ; Schu-
macher, Katalog des ròm. gerrn. Central-Museums, Verzeich-
nis der Abgùsìe mit Gallier-Darstellungen, 191], pag. 19
e seg. Si cfr. due terrecotte di Myrina, in Bull, decorr. hell,
1885, pag. 490, tav. XI, e Bienkowski, op. cit., fitrg. 156-158.

(■') Proviene dalla necropoli di Castiglioncello designata
come etrusco-romana ed assegnata ai sec. III-II av. Cr. dal
Milani (Il lì. Museo ecc., pag. 286); non è di alabastro, come
ivi è detto dal Milani, ma di marmo ordinario con venature
azzurrastre. Debbo la fotografia all'amico dott. E. Galli del
Museo di Firenze.

(4) Bienkowski, op. cit, fìgg. 44-45, pag. 30 e seg. (pel
Bienkowski il guerriero rappresentato è un Gallo).

(s) Pellegrini, Catalogo dei vasi antichi dipinti del Museo

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