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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Rellini, Ugo: La caverna di Latrònico: e il culto delle acque salutari nell'età del bronzo
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0289

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56!»

6. Coltello monotagliente. Tav. I, tig. 4.

Ha il manico fuso e incrostato. È disegnato ca-
povolto. La lama, strettissima, è quasi diritta; il
manico t'uso, incavato e grande, con le punte estreme
divaricate, era incrostato come nel tipo bitagliente
sopra detto.

7. Coltello pugnale monotagliente, serpeggiante.
Tav. I, fig. 3.

È una bella lama, grande, di perfetta fusione, de-
corata, non è incrostata, e lascia travedere il tono
fulvo del bronzo. Ha il filo sottile e la costola ro-
busta. La decorazione, su entrambe le facce, presso
la costola, consiste in una fila di puntini, e in una
serie di lineette curve incise. Non si conosce la strut-
tura del manico.

Anche questa foggia è propria delle terramare e
continuò in epoche seguenti, probabilmente derivando
dalle più antiche fogge bitaglienti. Un esemplare di
Peschiera, figurato dal Montelius, è decorato con due
linee incise presso la costola; similissima, se non
identica, è la decorazione di un altro delle palafitte
di Peschiera, conservato nel Preistorico di Roma, pur
figurato dal Montelius (1).

Coltelli serpeggianti si ebbero, dopo la prima età
terramaricola, ma pur simili a questi, ad es. dal ri-
postiglio di S. Francesco di Bologna, da sepolcri di
Novilara, di Ortucchio, di Castel Gandolfo ecc. del
1° per. del ferro, di Moncucco e di tìste, alquanto
più tardi ecc. (2).

8. Ago crinale e spillone. Tav. II. figg. 3. 12.

Son due oggetti di differente foggia. L'ago cri-
nale ha la testa terminata in un disco appiattito,
e sotto reca un ingrossamento cilindroide con due nodi
laterali e striature trasversali o annulature sottili.
Gli spilloni con capocchia grande e piana son fre-
quenti nelle terramare lombarde, specialmente nel
Cremonese, nel Bresciano come appare dalle belle
serie del Preistorico di Roma. Testa appiattita a
disco, in qualche caso inoltre ornato da nodi sem-
plici o costolature fortemente sporgenti, presentano
diversi esemplari del Garda, figurati dal Montelius (3).

570

Il secondo esemplare termina a riccio, ed ha nel-
l'occhiello un anellino infilato. Trova riscontro nel-
l'esemplare del Pianello che è però privo dell'anel-
lino infilato.

Questi aghi crinali o spilloni per vestiario, sono
tra i più numerosi e caratteristici oggetti delle ter-
ramare, e importa rilevarne la presenza alla Pertosa,
poiché pochissimi ne son noti, come avverte il Colini,
delle regioni centrali e meridionali.

9. Rotelle. Tav. I, fig. 7.

Le rotelle, di bronzo, d'osso o di corno, adope-
rate come teste d'aghi crinali, son tra i notissimi
oggetti delle palafitte e terramare orientali. Di bronzo,
la stipe ne ha dato un solo esemplare, con sei raggi
diritti, e però più antico di qualche foggia a raggi
piegati. La prova definitiva del loro uso è data dal
cinerario etrusco antropomorfo, pubblicato dal Milani,
che reca, oltre gli orecchini, una rotella enea, nel nodo
della chioma (').

10. Rasoio quadrangolare. Tav. I, fig. 6.

Ha la lama piena, col caratteristico incavo al
vertice: invece del manico ha un largo codolo a lin-
guetta.

Dalle palafitte del Garda è anche uscito un rasoio
quadrangolare a lama piena, con incavo al vertice,
con codolo largo il quale, inoltre, reca due chiodetti.
Ma cotesto esemplare, sia per il modo del manico,
sia per la speciale decorazione, è forse alquanto più
tardo e si riferisce ai giorni in cui su quelle stesse
palafitte giungeva la fibula micenea. Anche il Colini
riprendendo recentemente in esame con larghezza di
indagine le scoperte fatte in proposito, considera
questo di Peschiera sul Garda, come alquanto poste-
riore (2). Altro rasoio quadrangolare a lama rettan-
golare inornato, si conserva nel Preistorico di Roma
sotto il n. 64293.

Dall' interno della caverna è pur uscito un rasoio
a lama quadrangolare superiormente sottile e diritta,
senza incavo, come uno di grandezza doppia della
necropoli a incinerazione di Timmari : l'esemplare
della Pertosa ha un lungo manichetto ripiegato a

LA CAVERNA DI LATRÒNICO ECC.

(') Montelius, Civilisation etc, I, tav. V, fig. 11; tav. IX,
fig. 19.

(2) Montelius. Civilisation, II, tav. 147, fig. 9; tav. 42,
fig. 12; tav. 139, figg. 9, 10, 11, 14; tav. 51, figg. 18,19.

(3) Montelius, Civilisation. I, tav. 7.

(*) Milani, Monumenti etruschi iconici d'uso cinerario,
estratto dal Museo italiano di antichità classica, diretto da
D. Coraparetti, voi I, puntata 3a, tav.Villi a, figg. 14, 14a, 143.

(2) Pigorini, fi. P. !.. XX, 1894. tav. I, fig 6. — Colini,
B.P.I., XL, 1911, pag. 161 sg.
 
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